Un perpetuo invito al viaggio. La mostra comprende l'esposizione de "La Quadreria d'arte con la sua storia del paesaggio e una piccola antologica di tutto l'operato dell'artista, che fa del grottesco e dell'ironia la sua arma principale. A cura di Roberto Borghi.
a cura di Roberto Borghi
Giannetto Bravi, artista e geologo a conoscerlo si rimane affascinati, per il gusto
ironico con cui usa condurre la propria esistenza. E non si potrà non concordare
che la simbiosi "Artista-opera d'arte" è pressocchè totale. La sua arma è il
grottesco e l'ironia e la sua attenzione creativa verso i luoghi e la gente del
Vesuvio ha un lungo cammino iniziato nel 1969 e è tutt'ora in corso.
La mostra comprenderà l'esposizione de " La Quadreria d'arte " con la sua storia
del paesaggio nella galleria Maria Cilena e una piccola antologica di tutto il suo
operato, presso lo studio.
" Un perpetuo invito al viaggio" è l'itinerario interminabile di studio e piacere
che Giannetto Bravi compie e racconta da anni con le sue cartoline. Il suo viaggio
è un percorso all'interno del suolo e insieme all'interno della storia
dell'arte.Dal panorama dato a quello costruito e viceversa
(.) Nei famigerati book shop, che per un minimo di orgoglio patrio continuo a voler
chiamare librerie, ha fatto incetta delle cartoline con cui ha realizzato le opere
in mostra: assemblaggi - piuttosto contenuti per numero di pezzi e dimensioni - di
riproduzioni di opere d'arte non sempre famose e neppure belle, che tuttavia, nel
loro insieme tendenzialmente fluviale e illimitato, hanno la pretesa di fornire uno
spaccato suggestivo e magniloquente di svariati secoli di produzione artistica. Il
vero soggetto dei più recenti lavori di Bravi non è infatti l'opera d'arte, né la
sua riproduzione di benjaminiana memoria, e nemmeno la sua micragnosa
mercificazione, ovvero la sua riduzione a gadget mal realizzati e di cattivo gusto.
Il vero soggetto della dettagliata e ossessiva operazione che va sotto il nome di
Quadreria d'arte è proprio lui, il museo, griffato o scalcinato che sia, purché
consenta di stare al riparo dalla vita. (.)
Museo Bravi: Da ormai qualche anno il museo è la nuova frontiera dell'architettura.
Edifici più o meno innovativi, fastosi ed eclatanti spuntano un po' dovunque con lo
scopo di celebrare, nell'ordine, il genio del progettista, la lungimiranza degli
amministratori pubblici che ne hanno voluto la costruzione, la città o il territorio
in cui sono collocati, l'arte che ospitano al loro interno. Di questi musei
griffati, che sembrano fatti apposta per esibire le pregevoli rifiniture dei loro
book shop e delle loro caffetterie, Giannetto Bravi ne ha visitati a decine, forse
persino a centinaia, compiendo lunghe flânerie in Italia così come in parecchie
nazioni d'Europa. Il museo è un luogo che offre imperiture e gradevoli certezze,
insieme a possibilità di escursioni cronologiche, di viaggi in un passato da
smontare e rimontare attraverso le sue propaggini editoriali rappresentate dalle
cartoline. Può darsi che, per approfondire ulteriormente il senso della Quadreria,
sia opportuno rievocare un ben preciso contesto culturale. Bravi ha respirato il
clima degli anni Settanta, in cui la riscoperta del museo come fonte di ispirazione
è stata una moda diffusa e spesso letale, che ha generato mostruose deformazioni
della pratica artistica come il citazionismo, l'anacronismo...
Sono però convinto
che la sua passione per il museo scaturisca da motivi del tutto biografici: dalla
sua anima di flâneur, di instancabile turista dell'arte alla ricerca di nuovi
capolavori, ma soprattutto dalla sua vocazione all'enciclopedismo, che deriva in
fondo dall'ansia di ordinare, di catalogare e in questo modo fermare e possedere il
tempo. La Quadreria d'arte è una sorta di museo dei musei, un museo à la carte, un
museo d'asportazione. Al suo interno non sono presenti minuziosi apparati didattici,
né sfavillanti soluzioni d'allestimento e nemmeno book shop o caffetterie. Il museo
Bravi non è forse all'avanguardia, ma offre più di altri il vero confort che è
lecito aspettarsi da un museo: protegge dalla consunzione delle mode, dà la
sensazione che l'arte sia una dimensione fuori dal tempo.
(.) Roberto Borghi
Giannetto Bravi è nato a Tripoli nel 1938. Vive e lavora a Cislago (Va). Tra le sue
ultime mostre citiamo le personali presso la Galleria Milano di Milano nel 2003,
presso la Galleria Dina Carola di Napoli nel 2005 e presso il Museo di Capodimonte a
Napoli nel 2007. Ulteriore materiale sul sito
http://www.giannettobravi.it
Inaugurazione Mercoledì 2 aprile alle ore 18
Galleria Maria Cilena
Via Carlo Farini, 6 - Milano
Orario galleria: martedì/venerdì 15,30 /19 e/o su appuntamento
Ingresso libero