Agostino Arrivabene
Maurizio Bottoni
Giuseppe Colombo
Aaron Demetz
Alessandro Kokocinski
Maya Molero Kokocinski
Enrico Robusti
Giorgio Scalco
Giovanni Tommasi Ferroni
Gilberto Algranti
Alberto Agazzani
Una selezione di 19 opere che prende spunto dal progetto "Antologia della figurazione contemporanea" a cura di Gilberto Algranti e Alberto Agazzani. Le visioni surreali di Bottoni, Arrivabene, Tommasi Ferroni, le figure grottesche di Robusti, le danzatrici di Scalco, gli onirici ritratti di Molero e Kokocinski, le ricerche di Colombo, le sculture di Demetz.
La Galleria Arteutopia presenta una esclusiva selezione di 19 opere di varie dimensioni di importanti maestri della nuova figurazione italiana.
Pur immersi nel pensiero debolissimo della "modernità" milanese, dove le variopinte moltitudini consumano in fretta e con vago stordimento massicce dosi di arte e aperitivi, festivals e fiere dentro e fuori i saloni, la Galleria Arteutopia presenta una intensa e suggestiva selezione di opere figurative che prende spunto dal coraggioso progetto "Antologia della figurazione contemporanea" a cura di Gilberto Algranti e Alberto Agazzani (SKIRA-3 volumi-2006/2007).
Nove gli artisti esposti in Galleria: ARRIVABENE, BOTTONI, COLOMBO, DEMETZ KOKOCINSKI, MOLERO, ROBUSTI, SCALCO, TOMMASI FERRONI. Diciotto dipinti di varie misure e una scultura, dove il denominatore comune è il talento, la carica espressiva e la necessità di entrare nel dettaglio come perfezione formale e tensione morale.
Le visioni magiche e surreali di Bottoni, Arrivabene, Tommasi Ferroni, le figure grottesche ed improbabili di Robusti come le squisite e leggerissime danzatrici di Scalco o gli onirici ritratti di Molero Kokocinski mettono il visitatore davanti alla difficile pratica del pensiero.
Scrive Algranti: "per Giorgio Scalco il racconto non è mai enfatico... la tela ospita la narrazione come una storia..., indugiando su alcuni dettagli salienti che vogliono confermare la propensione a non transigere mai dal pensiero profondo che la sospinge. (...) e per Agostino Arrivabene " la figura rimane padrona della scena creando uno strano connubio tra elementi cosmici e onirici in continua evoluzione...
Il giovane Giuseppe Colombo è un talento in evoluzione, "una paziente indagine della realtà oggettiva" mentre per Giovanni Tommasi Ferroni "tutto è elaborato da una raffinata ricerca formale che trae le sue origini nella visione, nella favola e nella leggenda sopravvissuta ed eterna". Come i volti sospesi di Maya Molero Kokocinski che recupera l'elemento simbolico alla ricerca di significati " che tuttavia sembrano allontanare il dramma del superfluo".
Ampia la selezione di Enrico Robusti, dove la provocazione formale distorce la tela come in incubo di specchi concavi e convessi nella rappresentazione surreale e violenta della quotidianità, al limite del paradosso.
L'austera e quasi gotica "Vanitas" di Maurizio Bottoni, il bellissimo e struggente "Bajo el calor de la luna" del grande maestro Alessandro Kokocinski e l'incantevole e vivace ragazzino dai capelli rossi scolpito nel legno da Aron Demetz completano una mostra di grande valore artistico e di forti emozioni.
Biografie
AGOSTINO ARRIVABENE
Nato a Rivolta d'Adda nel 1967, si diploma nel 1991 all'Accademia di Belle Arti di Brera. Dedicatosiallo studio dei grandi maestri della pittura, della scultura e dell'incisione, arriva a recuperare tecniche pittoriche ormai cadute in disuso. Tiene la sua prima mostra personale nel 1992, a Rivolta d'Adda, mentre esordisce all'estero nel 1998, a New York.. Dopo numerose esposizioni personali e collettive, è coinvolto da Sgarbi nei prestigiosi progetti "Il Male" e "L'inquietudine del volto".
MAURIZIO BOTTONI
Nato a Milano nel 1950, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera. Approfondisce da autodidatta le sue conoscenze, studiando le opere antiche e i trattati sulle tecniche pittoriche: riscopre così la pratica della preparazione artigianale dei materiali. Dalla sua prima esposizione alla Galleria Bottoni di Milano, nel 1981, le sue opere raccolgono sempre un grande successo. Attualmente si dedica a opere di ampio respiro come paesaggi ideali, nature morte e ritratti di animali.
GIUSEPPE COLOMBO
Nato a Modica nel 1971, si avvicina alla pittura tentando di imitare i quadri appesi alla parete di casa. Compie studi artistici a Comiso, e poi a Urbino, mentre1989 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma. Due esperienze si rivelano fondamentali per la sua carriera di pittore: l'appartenenza al "Gruppo di Scicli" e la collaborazione con Gruccione, Roccasalva e Sarnari nel realizzare il tondo per il teatro Garibaldi di Modica.
ARON DEMETZ
Aron Demetz nasce nel 1972 in Italia a Vipiteno, Bolzano.
Il suo percorso creativo parte di solito da un' intensa attività disegnativa, dinamica e quasi espressionista, che via via viene sublimata nel procedimento plastico fino alla purezza "quattrocentesca" delle sue figure scolpite, curatissime nell'impostazione e nei passaggi chiaroscurali e valorizzate il più delle volte da una misurata policromia.
La sua attività espositiva inizia nei primi anni Novanta, con mostre in Germania e in Italia, ma la notorietà arriva con alcune partecipazioni a importanti collettive, come la mostra Italian Factory (Venezia-Strasburgo 2003) e Da Tiziano a De Chirico, la Ricerca dell'Identità, curata da Vittorio Sgarbi a Cagliari e a Palermo. Nel 2004 partecipa alla XIV Quadriennale- Anteprima Torino, pubblica un catalogo antologico e vede una delle sue sculture acquisite dal Senato della Repubblica per la collezione permanente di Palazzo Madama. Del 2005 sono le due personali più recenti, presso la Galleria "Forni" di Bologna e il "Polittico" di Roma.
ALESSANDRO KOKOCINSKI
Nasce in Italia a Porto Recanati (Macerata) nel 1948. Dal 1949 al 1972 trascorre la sua vita in diversi paesi del Sudamerica. La sua prima mostra personale la tiene infatti in Cile, nel 1970. Ha allestito esposizioni personali in prestigiose gallerie italiane tra cui L'Agrifoglio di Milano, la Davico di Torino, la Gradiva di Roma. Fra le principali rassegne d'arte contemporanea cui l'artista ha partecipato ricordiamo quelle tenute presso il Museo d'Arte Moderna di Santiago del Cile (1969, 1971), "Il Volto di Cristo", Sala Sinodo in Vaticano (1975), la X Quadriennale di Roma (1979).
MAYA MOLERO KOKOCINSKI
Nasce in Cile nel 1970, figlia del pittore e scultore Alessandro Kokocinski e dell'attrice Prudencia Molero. Respira arte fin dalla più tenera infanzia, e un anno sabbatico a Londra prima dell'università le apre gli occhi sulla sua vocazione per l'arte. Convinta che l'arte non debba ripartire da zero, si volge alla riscoperta delle radici della pittura. Dopo aver partecipato a numerose esposizioni, nel 2006 vince la 57ª edizione del premio Michetti, curato da Philippe Daverio, con l'opera Passi Lontani.
ENRICO ROBUSTI
Nasce a Parma nel 1957. Dopo gli studi classici e una laurea in Giurisprudenza, si dedica allo studio della tecnica pittorica seicentesca, con riferimento alle opere di Van Dick e Rubens. Nei suoi quadri parla dell'umanità intera, della sua miseria, della sua inadeguatezza e dei mascheramenti che mette incessantemente in scena per nasconderla. E lo fa con l'artificio retorico del paradosso e dell'allitterazione, dell'eccesso e della caricatura. Robusti ha esposto dal 1986 ad oggi in gallerie di tutta Italia.
GIORGIO SCALCO
Nasce a Schio (Vicenza) nel 1929 e si dedica privatamente allo studio della pittura. Fino al 1960 lavora come architetto-scenografo a Cinecittà, mentre negli anni successivi riprende la mai trascurata attività di pittore, iniziando una regolare attività espositiva. Nel 1981 inizia la collaborazione con la Galleria Forni di Bologna con la quale espone in gallerie italiane ed estere, con più di cento mostre personali. Nel 1999 è presente alla prima mostra di pittura italiana a Shangai.
GIOVANNI TOMMASI FERRONI
Nasce a Roma nel 1967, in una famiglia di artisti da generazioni. Sin da bambino dimostra una notevole propensione per il disegno, e, dopo gli undici anni, inizia a frequentare lo studio del padre Riccardo. La sua prima personale risale al 1991, presso la galleria "il Gabbiano" di Roma, e nello stesso anno espone alla fiera internazionale di Chicago. Negli anni successivi le sue opere vengono presentate in mostre collettive e personali in Italia e nel mondo, fino all'ampia mostra antologica al museo "Jan van der Togt" di Amstelveen (Olanda).
Ufficio stampa: CLARART - Claudia Ratti
Tel. 039 272 1502 claudiaratti@clarart.com
Inaugurazione 9 aprile ore 18.30
Galleria Arteutopia
via Gian Giacomo Mora, 5 Milano
Orari: da martedì a sabato 10.30-13.00 e 15.00-19.30
chiuso domenica e lunedì
Ingresso libero