Francesco Arena
Federico Bebber
Nicola Bettale
Dellacla'
Damiano Fasso
Tea Giobbio
Dario Lanzetta
Maria Luisa Marchio
Carolina Lio
Un progetto espositivo di fotografia e video, che vede protagonisti 8 giovani artisti. Tema della mostra e' la definizione e ridefinizione della leggerezza e della pesantezza come falsi contrari, cosi' come Milan Kundera li propone nel suo famoso romanzo-saggio.
a cura di Carolina Lio
Francesco Arena
Federico Bebber
Nicola Bettale
Dellacla'
Damiano Fasso
Tea Giobbio
Dario Lanzetta
Maria Luisa Marchio
"Una sola cosa è certa: l'opposizione pesante-leggero è la più misteriosa
e la più ambigua tra tutte le opposizioni. (Milan Kundera)"
La galleria 911 presenta, dal 12 Aprile al 02 Maggio, una mostra fotografica che vede protagonisti otto giovani
artisti sotto la curatela di Carolina Lio. Tema del progetto è la definizione e ridefinizione della leggerezza e della
pesantezza come falsi contrari, così come Milan Kundera li propone nel suo famosissimo romanzo-saggio
“L'insostenibile leggerezza dell'essere”.
Temi come la vita, la morte, la malattia, la guerra, la bellezza e la crudeltà, la violenza e l'ironia, l'erotismo e
la sofferenza, vivono sospesi in un'atmosfera fluida che li rende un continuum l'uno dell'altro, tasselli dello stesso
mosaico imprescindibile che compone l'esistenza umana, dove nessuna parte ha davvero più peso dell'altra. E dove
quindi il concetto di pesantezza perde il proprio senso e levita, privato di gravità, nel vortice a volte insostenibile di
eventi che travolgono e stravolgono il nostro mondo e il nostro destino.
Su questa ambiguità Kunderiana, una vera e propria filosofia del dubbio, ci si interroga ricerca dopo ricerca
artistica, camminando come equilibristi sul sottile confine che separa il leggero dal pesante, cercando di capire quale
dei due occupa il polo negativo e quale quello positivo da situazione a situazione. E trovando come risultato a volte la
rivelazione più imprevista, il contrario rispetto a quanto il senso comune ci suggerirebbe. Che la morte e la malattia
non sono meno impregnati di vita che la più struggente delle storie d'amore. Che la violenza e la solitudine possono
essere due righe della stessa poesia. Che il caos e il silenzio sono egualmente opprimenti, ma ad un peso prossimo allo
zero, perché l'umanità ha sempre più forza di quella che è convinta di avere.
Catalogo in galleria o richiedibile via posta
Inaugurazione della mostra Sabato 12 Aprile alle ore 18.00
Galleria d'Arte Contemporanea 911
via del Torretto 48, 19121 La Spezia
orari di apertura: dal Lunedì al Sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30