Lia Rumma (vecchio spazio)
Milano
via Solferino, 44
02 29000101 FAX 02 29003805
WEB
Re-Designed
dal 14/4/2008 al 14/5/2008
mar-sab 11-13, 15-19
02 29000101
WEB
Segnalato da

Galleria Lia Rumma




 
calendario eventi  :: 




14/4/2008

Re-Designed

Lia Rumma (vecchio spazio), Milano

Le opere selezionate discutono la complessa relazione tra l'arte e l'oggetto e le diverse possibilita' che essa puo' aprire nel campo della riflessione artistica. Attraverso citazioni e spunti piu' o meno espliciti, le opere in mostra riflettono incursioni frequenti tra arte e design o assumono l'oggetto e la sua immagine come tema di analisi. Lavori di Joseph Kosuth, Marzia Migliora, Michelangelo Pistoletto, Haim Steinbach, Vedovamazzei, Dre' Wapenaar e Christopher Williams.


comunicato stampa

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In occasione del Salone del Mobile la Galleria Lia Rumma di Milano presenta una mostra collettiva che raccoglie importanti opere di artisti appartenenti a diverse generazioni: Joseph Kosuth, Marzia Migliora, Michelangelo Pistoletto, Haim Steinbach, Vedovamazzei, Drè Wapenaar e Christopher Williams. Con approcci e intenzioni diversi, le opere selezionate discutono la complessa relazione tra l’arte e l’oggetto e le diverse possibilità che essa può aprire nel campo della riflessione artistica. Attraverso citazioni e spunti più o meno espliciti, le opere in mostra riflettono incursioni frequenti tra arte e design o assumono l’oggetto e la sua immagine come tema di analisi.

Showertent (1997) di Drè Wapenaar è una struttura/scultura dotata di funzione e funzionalità specifiche. Combinando elementi di design e architettura le opere di Wapenaar alludono agli archetipi della vita associata, e rappresentano una riflessione sulle modalità con le quali gruppi di persone e singoli individui si relazionano.

Marzia Migliora nel lavoro ...Sono sgusciato dalla tua pienezza senza lasciarti vuota perchè il vuoto l’ho portato con me... (2007) prende spunto da un vaso di piccole dimensioni in ceramica e smalto kaleidon progettato da Gio Ponti. Con la sua forma rotonda che ricorda il disegno di una pancia che accoglie e contiene, il vaso diventa immagine archetipica della fertilità suggerendo all’artista una riflessione poetica sui legami affettivi.

Julian Opie è presente con un’opera Untitled del 1988, una scultura che simula un oggetto comune, un termosifone, dalla forma essenziale e indefinita. Nelle sculture di quegli anni, Opie riproduce forme anonime e indefinite che rimandano a oggetti generici, celle frigorifere, bacheche, bocche d’aerazione. Lampada in prospettiva (1962-82) di Michelangelo Pistoletto, è un’opera della serie degli specchi, sulla cui superficie è riprodotta una lampada. L’oggetto è utilizzato come elemento scenografico di un’opera che riflette e celebra la reciprocità tra arte e vita. Little Thonet (2008) di Vedovamazzei rappresenta invece un detournement oggettuale: una vecchia sedia Thonet è esposta in una teca di plexiglass dopo essere stata modificata, impossibile da usare, con lo schienale reso orizzontale, non più funzionale.

Le opere di Haim Steinbach sono costituite da oggetti trovati, prelevati dalla realtà quotidiana e collocati su dei ripiani, in relazione ad oggetti di natura diversa. La sua ricerca si focalizza sull’oggetto e la sua presentazione con un’attenzione speciale alle dinamiche di esposizione che si esplica nell’attenzione agli accostamenti cromatici e ai rimandi formali relativi alla posizione, dimensione, funzione e movimento. In mostra una mensola Omaggio ad Armando Testa (1996). La serie di 4 fotografie del 1996 di Christopher Williams ritraggono la macchina da scrivere Olivetti modello Valentine disegnata da Ettore Sottsass. Attraverso la fotografia l’artista statunitense approccia la realtà con sguardo freddo e analitico, focalizzando l’attenzione sulla presenza anonima degli oggetti comuni, macchine e oggetti industriali, ripresi nella loro presenza oggettiva e realistica. Di Joseph Kosuth sarà esposto un lavoro recente Clear words Clear sight (2008) dove la riflessione sull’arte è anche riflessione sullo spazio.

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To mark the forthcoming Milan Furniture Fair, the Lia Rumma Gallery in Milan is pleased to announce the opening of a collective exhibition which brings together works by artists of different generations: Joseph Kosuth, Marzia Migliora, Michelangelo Pistoletto, Haim Steinbach, Vedovamazzei, Drè Wapenaar and Christopher Williams. With different approaches and intentions, the selected works examine the complex relationship between art and the object and the different possibilities that this can create in the field of artistic thought. By means of fairly explicit references and ideas, some of the works on display reflect the frequent crossovers between art and design or take the object and its image as the theme of analysis.

Showertent (1997) by Drè Wapenaar is a structure/sculpture with specific functions and functional characters. By combining elements of design and architecture, Wapenaar’s works allude to the archetypes of associated life, and represent a reflection about the ways in which groups of people or individuals interact with each other. Marzia Migliora, with the work ...Sono sgusciato dalla tua pienezza senza lasciarti vuota perché il vuoto l’ho portato con me... (2007), takes her inspiration from a small vase made of ceramic and kaleidon glaze designed by Gio Ponti. With its round form that evokes the drawing of an accommodating and containing belly, the vase becomes the archetypal image of fertility, leading the artist to make a poetic reflection on emotional relationships.

Julian Opie’s work is represented by a sculpture Untitled of 1988 that simulates an ordinary object, a radiator, with an essential form. In his sculptures made during this period, Opie reproduces anonymous, undefined forms that refer to generic objects, such as refrigerators, display cabinets and air vents. Lampada in prospettiva (Lamp in perspective, 1962-82) by Michelangelo Pistoletto is a work from the series of mirrors, on whose surface a lamp is reproduced. The object is used as a scenic element of a work that reflects and celebrates the reciprocity between life and art. Little Thonet (2007) by Vedovamazzei represents an example of an object detournement: an old Thonet chair is exhibited in a plexiglass showcase; the chair has undergone alterations that would make it impossible to use, with the back being placed horizontally so that it is no longer functional.

The works of Haim Steinbach are made of casually found objects taken from everyday life and arranged on shelves in relation to objects of a different nature. His research focuses on the object and its presentation, focusing on the dynamics of display reflected in the attention shown towards chromatic combinations and formal references related to position, dimension, function and movement. The exhibit contains a shelf dedicated to Armando Testa of 1996. The series of four photographs of 1996 by Christopher Williams depict the Valentine model of the Olivetti typewriter designed by Ettore Sottsass. Using photography, the American artist approaches reality with a cold, analytical gaze, focusing his attention on the anonymous presence of everyday objects, machines and industrial objects, depicted in their objective, realistic presence. A recent work by Joseph Kosuth entitled Clear word Clear sight (2008) will be displayed in which reflection about art becomes a form of reflection on space as well.

Immagine Dre Wapeenar, "Showertent", 1997.

Inaugurazione martedì 15 aprile 2008, ore 18.30

Galleria Lia Rumma
Via Solferino 44, 20121 Milano
orario della galleria: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
ingresso libero

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Ferdinando Vassallo
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