Almagul Menlibayeva
Ottonella Mocellin
Nicola Pellegrini
Fabiola Naldi
Alessandra Pioselli
Quinto appuntamento del progetto, a cura di Fabiola Naldi e Alessandra Pioselli, che propone i video accoppiati di artisti italiani e stranieri sul tema della rielaborazione del tempo. E' ora la volta di Almagul Menlibayeva che mostra "As the oil burns" su rituali in Kazakhstan, e di Ottonella Mocellin + Nicola Pellegrini con "La citta' negata", una storia palermitana.
Il MAMbo è lieto di presentare il quinto appuntamento di TIME CODE,
progetto a cura di Fabiola Naldi e Alessandra Pioselli. Fino al 12 giugno
2008 sono previsti altri tre momenti dedicati al video, durante i quali
saranno presentate altrettante accoppiate di artisti italiani e stranieri
che, attraverso i loro lavori, si sono soffermati sull'analisi e la
rielaborazione di diversi codici temporali.
Dopo il successo dei precedenti incontri con gli artisti Loulou Cherinet,
Kjersti Sundland, Pavel Braila, Roberta Piccioni, Oliver Kochta Kalleinen,
Tellervo Kalleinen, Alejandro Vidal, Knut Asdam, Moser + Schwinger, è ora
la volta di Almagul Menlibayeva (Almaty, Kazakhstan,1969) e Ottonella
Mocellin (Milano, 1966) + Nicola Pellegrini (Milano 1962), che
presenteranno il loro lavoro insieme alle curatrici nella sala conferenza
del MAMbo giovedì 17 aprile alle ore 18.30.
I video rimarranno in visione negli spazi del museo fino al 4 maggio 2008.
Almagul Menlibayeva
As the oil burns, 2007
Il video mostra l'esecuzione di un rituale tenuto da uno sciamano e da due
donne lungo una strada asfaltata sullo sfondo di un paesaggio in fiamme.
Girato in Kazakhstan, documenta l'incendio, realmente accaduto, di una
conduttura di petrolio nella steppa. Anche in questo video l'artista, nata
nel paese dell'Asia Centrale, narra storie e situazioni del suo contesto
d'origine, che riguardano in particolare lo sciamanesimo, la potenza del
corpo femminile, i rituali connessi alla natura, l'impatto dell'uomo
sull'ambiente contemporaneo.
Almagul Menlibayeva è nata nel 1969 a Almaty in Kazakhstan. Vive e lavora
tra Berlino e Amsterdam.
Nelle sue video-performances, spesso incentrate sulla rappresentazione
dell'identità femminile, utilizza un linguaggio poetico che fonde la
potenza simbolica delle pratiche sciamaniche della sua terra d'origine con
l'immaginario socio-culturale più contemporaneo del mondo globalizzato. Il
suo sguardo sul femminile, innocente e non stereotipato, si pone in
costante equilibrio tra tradizione e modernità e ricostruisce una
ritualità della vita dove le donne sono portatrici di nuovi valori.
Nel 2007 ha esposto nel Padiglione dell'asia Centrale in occasione della
Biennale di Venezia.
Ottonella Mocellin + Nicola Pellegrini
La città negata, 2006
Il video racconta la storia di Santo e Peppino, due amici non vedenti
dalla nascita. Accompagnando i due artisti in un viaggio attraverso
l'oscurità e alla scoperta della loro città, Palermo, Santo e Peppino
intrecciano le loro storie raccontando della propria vita, del proprio
modo di sognare e di vedere il mondo. Girato nell'Orto Botanico di
Palermo, luogo magico e sospeso, il video si presenta come una narrazione
doppia. Santo e Peppino svelano una città fuori dagli schemi, l'esperienza
del quotidiano, ricordi privati e fatti pubblici. L'assenza della vista si
risolve nella presenza di una ricchezza di stimoli e codici attraverso cui
comprendere in altro modo la realtà.
Santo e Peppino non narrano direttamente. Sono i due artisti, Ottonella e
Nicola, che prestano la loro voce ai due protagonisti. Seguendo un
percorso iniziato da tempo in cui è privilegiato l'aspetto sonoro, il
video è costruito seguendo la voce e scarnificando il linguaggio visivo.
Le immagini restituiscono una Palermo fuori fuoco e rallentata. La città
negata fa parte di una serie di progetti dei due artisti basati su una
riflessione sui rapporti interpersonali e che nascono dal desiderio di
raccontare storie altrui attraverso la propria voce e il proprio corpo.
L'intenzione dei due artisti è quella di creare, attraverso la
condivisione, un'area di scambio legata alla sfera dell'emotività in cui
arte e narrazione possano essere considerate come doni reciproci.
Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini sono nati a Milano rispettivamente
nel 1966 e 1962.
Lavorano sia individualmente che in coppia. Le installazioni, i video, le
fotografie e le performance, dal carattere decisamente narrativo e
cinematografico, si svolgono come racconti articolati di immagini e testi,
attorno alla complessa sfera delle relazioni affettive, dell'instabilità e
della precarietà emotiva. Caratteristica del loro lavoro è l'attenzione
all'ascolto, al recupero di storie vissute e di frammenti di vita
quotidiana proprie e altrui, che vengono restituiti allo spettatore grazie
ad un processo di immedesimazione.
giovedì 17 aprile Sala Conferenze h. 18.30
Gli appuntamenti di TIME CODE:
8 maggio 2008, ore 18.30: Sara Rossi e Martin Sastre
29 maggio 2008, ore 18.30: Riccardo Benassi e Shona Illingworth
12 giugno 2008, ore 18.30: Pierre Coulibeuf e Simonetta Fadda
Immagine: Almagul Menlibayeva, I will never forget this - Photo from the video - 2005. Courtesy Galerie Davide Gallo, Berlino
martedì - domenica dalle 10 alle 18
giovedì dalle 10 alle 22
lunedì chiuso
Ingresso gratuito
MAMbo segnala
sabato 19 aprile
Biblioteca ore 11.00
Vite d'artista" lettura laboratorio dedicata a Frida Kahlo
Percorso per bambini da 8 a 11 anni
Gruppi di minimo 10 e massimo 15 bambini
Costo Euro 5,00 a bambino
Durata dell'incontro: 2 ore circa
prenotazioni: mamboedu@comune.bologna.it
Mostre in corso:
LUIGI ONTANI
a cura di Gianfranco Maraniello
fino al 4 maggio 2008
Ingresso:
intero Euro 6.00
ridotto Euro 4.00
Collezione Permanente:
SpazioGAM
Focus on Contemporary Art
Ingresso gratuito
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14 - Bologna