Sergio Ragalzi
dal 17/4/2008 al 17/5/2008
Segnalato da
17/4/2008
Sergio Ragalzi
Delloro Arte Contemporanea Roma, Roma
Voliere. Gli spazi della galleria prendono la forma di un vivaio dove vengono cresciute le ultime creature dell'artista, costringendo lo spettatore a districarsi in una vera e propria foresta di gabbie.
Voliere con degli ospiti abbastanza particolari. Sergio Ragalzi invade gli spazi della Galleria Delloro con una moltitudine di bombe intrappolate, costringendo lo spettatore a districarsi in una vera e propria foresta di gabbie; Gli spazi della galleria prenderanno la forma di un vivaio dove vengono cresciute le ultime creature dell’artista.
Le voliere custodiscono il più pericoloso essere prodotto dal progresso involutivo dell’uomo: sono bombe lucide, ambigue, accattivanti, forse anche addomesticate dall’umanità, ma comunque bombe.
Le creature-bombe dell’ artista torinese sono degli esseri che crescono, che si nutrono, bombe che allo stesso tempo sono frutto artificiale dell’uomo ma anche strumento di fecondazione, sono nel contempo risultato e origine.
Le ultime opere di Ragalzi sembrano quindi perdere sempre di più le fattezze antropomorfe, quasi fossero riuscite definitivamente ad emanciparsi dal loro creatore. Le bombe si sono ormai imposte come il tema dominante dell’ultima produzione dell’artista, ripetute in maniera determinata e sistematica quasi a sfiorare l’ossessione, esse occupano prepotentemente lo spazio delle opere su carta, delle tele, delle superfici più inaspettate, fino ad acquistare una tridimensionalità tale da dovere essere rinchiuse in delle voliere, per renderle mansuete e temporaneamente inoffensive.
Nello spazio espositivo di via del Consolato verrà proposta una duplice installazione che si svolgerà su entrambi i livelli della galleria, in concomitanza con un'altra mostra dedicata interamente a Sergio Ragalzi negli spazi del palazzo seicentesco sede della galleria Allegretti nel cuore di Torino.
La mostra sarà l’occasione per presentare un insolito multiplo, il primo curato dall’artista, concepito in un materiale difficile, la gomma industriale, insolito e assolutamente artificiale come d’altronde ciò che rappresenta.
Sergio Ragalzi nasce a Torino nel 1951. Il suo vero e proprio esordio sulla scena dell’arte italiana avviene nel 1984, prendendo parte ad Extemporanea, la mostra che consacra la riapertura degli spazi espositivi della Galleria L’Attico, a Roma; galleria che gli dedica negli anni a venire, con cadenza costante, numerose mostre personali. In seguito espone frequentemente alla Galleria Franz Paludetto di Torino e al Castello di Rivara. Nel 1997, a seguito della sua partecipazione al Premio della Camera dei Deputati, una sua opera viene acquistata ed entra a far parte della collezione della Camera, la quale nello stesso anno gli dedica un catalogo e una mostra personale. Più recentemente tiene la personale Genetica 2093 da Grossetti Arte Contemporanea di Milano e nel 2007 ha luogo la sua mostra antologica a Castellamonte. Vive e lavora in campagna, fuori Torino, a San Giusto Canavese, in uno studio che svela forse ciò che di più è celato nel nostro cammino.
Galleria Delloro
Via del Consolato, 10 - Roma
Ingresso libero