Artista per il design. Con partiture geometriche, luci, superfici maiuscole e minuscole, l'artista ha sperimentato le piu' diverse arti, tecniche e materie: dal gioiello all'arazzo, dalla pittura alla scultura, dall'oro alla lana. Mostra a cura di Aldo Ricci.
a cura di Aldo Ricci
Dal 19 aprile al 18 maggio 2008 la Galleria Sottana del MIAAO si trasformerà eccezionalmente in Guest Room, ospitando la mostra Diana Baylon-artista per il design, inserita nel calendario di Torino 2008 World Design Capital, patrocinata dall’ADI, promossa dalla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Torino.
Diana Baylon, eclettica artista del design dagli anni ’60 a oggi, amica di Lucio Fontana, Alberto Burri, Bruno Munari, ha sperimentato con temeraria sensibilità il volo e la velocità. Figlia del mitico aviatore Dante Pagnotta e poi moglie di Beppe Baylon, anch’egli aviatore, Diana ha sigillato nelle sue opere la tensione dell’acrobazia, la vibrazione della luce, la potenza dell’ombra -riflesso del corpo che si stacca dal suolo per esplorare lo spazio.
Con partiture geometriche, luci, superfici maiuscole e minuscole, l’artista ha sperimentato le più diverse arti, tecniche e materie: dal gioiello all’arazzo, dalla pittura alla scultura, dall’oro alla lana, dall’alluminio alla pietra, dal plexiglas al marmo, dalla carta alla parola… Al MIAAO un’ampia retrospettiva approfondirà ogni aspetto della produzione artistica ‘totale’ della Diana Baylon “creativa” e “progettista”. Nella Galleria Sottana del Museo il curatore Aldo Ricci intende celebrare, con un’operazione in linea col contesto espositivo, “la libera espressività creativa ‘applicata’ alla progettazione di complementi d’uso, pezzi al momento d’eccezione ‘destinati/destinabili’ comunque alla serie”, come ha affermato Anty Pansera nel suo testo introduttivo al catalogo di mostra, pubblicato da Silvana Editoriale. Catalogo al quale partecipano con interventi sulla vita e l’opera dell’artista: Philippe Daverio, Lucrezia de Domizio, Giuliano Serafini, Lara-Vinca Masini, Marta Casati ed altri.
L’esposizione è dunque un’occasione per celebrare e legittimare l’opera di un’artista del design globale e ante-litteram, troppo spesso ingiustamente dimenticata, che non caso ora diviene ospite d’onore in un luogo di studio, e culto de La sindrome di Leonardo. Artedesign in Italia 1940-1975
(che è anche titolo un libro del direttore del MIAAO, Enzo Biffi Gentili, specialista in materia).
In occasione dell’inaugurazione, sabato 19 aprile alle ore 18,30 nella Galleria Sottana del MIAAO, il laboratorio “Le Ombre” del Primo Liceo Artistico Statale di Torino, metterà in scena una breve performance dal titolo La soglia dell’infinito: una “porta” per introdurre il pubblico all’opera magistrale di Diana Baylon.
Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi MIAAO
Via Maria Vittoria 5 - Torino
Orario: dal martedì al venerdì ore 16.00 – 19.30; sabato e domenica ore 11.00 – 19.00; lunedì chiuso
ingresso libero