Villa Pomini
Castellanza (VA)
via Don Luigi Testori, 14
0331 777472
WEB
Made to measure
dal 24/4/2008 al 10/5/2008
da martedi a venerdi 17 -19 sabato e festivi: 15- 19, domenica 10-12,30 e 15-19

Segnalato da

Giorgio Benatti




 
calendario eventi  :: 




24/4/2008

Made to measure

Villa Pomini, Castellanza (VA)

Una collettiva multisettoriale di giovani artisti promettenti: Pasquale Gadaleta, Tommaso Chiappa, Matteo Antonimi, Stefano Spera, Emilia Smiderle, Sara Montani e altri ancora. Presenta Luciano Inga-Pin.


comunicato stampa

Questa è la mia 87° mostra in uno spazio pubblico ed anche questa non tradisce di un solo millimetro la determinazione di rappresentare la contemporaneità non solo dell'arte, ma della vita stessa, della società che rappresentiamo o, meglio, che siamo costretti a rap­presentare, spesso nostro malgrado. Da sempre, da quando ho iniziato ad occuparrnene quotidianamente, ho volutamente rinunciato alle grandi lezioni del passato, al restauro delle ideologie, a frequentare vecchie pinacoteche o musei fatiscenti come se dovessi poi presentarrni all'ennesimo esame di maturità.

Fin da piccolo, inventandomi persino linguaggi nuovi, inesistenti, ho cercato di appropriarrni esclusivamente del presente, di vivere giorno per giorno in mezzo alle etnie più diverse, studiando e analizzando ciò che quelle ore mi offrivano. In poche parole: non ho mai tradito per un solo istante il presente, con le sue emozioni, le sue delusioni.

Anche qui voglio presentare il presente, soprattutto il messaggio delle nuove generazioni; la loro libertà di esprimersi, senza scontrarsi con l'ipocrisia dominante, di truccarsi anche quando non ce ne sarebbe bisogno, di fare musica anche quando è solo rumore. Rimpian­gere poi il passato è semplicemente inutile: è come mangiare tutti i giorni la solita minestra, incontrare gli stessi amici, non uscire dal proprio quartiere. E Londra, New York, Berlino dove li metti?

Se non proprio fisicamente, la nuova generazione dell'arte un treno, un aereo, finisce per prenderlo con la fantasia, gironzolando con i siti, ascoltando gli altri che ci sono andati veramente, andando più frequentemente al cinema, a teatro, riempiendosi di immagini -un paio di miliardi al giorno come minimo. Ognuno è come se si proponesse di oltrepassare le differenze, di annientare con qualunque mezzo il vuoto esistenziale. Non per niente in campo artistico si sfruttano tutte le tecniche possibili, nessuna esclusa, pur di raggiungere un possibile, dignitoso traguardo e facendo persino eseguire l'opera da altri, da un gruppo di tecnici, dall' altra parte del continente. Noti artisti del pennello sono coadiuvati da due, tre, dieci assistenti che dipingono per loro. Qualcuno, Kiefer per esempio, ha una sua propria azienda di spedizioni. Perché meravigliarsene ?

Vere scuole d'arte come in passato, piaccia o no, l'arte di oggi è diventata un vero e proprio oggetto di comunicazione e per questa sem­plice ragione segue tutte le leggi, nessuna esclusa, del medialismo. Come ha sottolineato più volte Gabriele Perretta, siamo arrivati alla visione del molteplice: un solo personaggio sulla scena non ci basta più. Come capita spesso a teatro, ad un certo punto occorre un colpo di fulmine, la sarabanda di un combattimento, perché il pubblico riprenda a battere le mani.

Se adesso prendiamo in rassegna i nostri ospiti, c'è quasi da stupirsi. Alcuni hanno compiuto da poco ventenni come Pasquale Gadaleta (1988) e Michele D'Agostino (idem) e stanno riscuotendo un successo incredibile sia di pubblico che di mercato. La loro ironia piace. Ma a ruota, a solo tre, quattro anni di distanza, come Tommaso Chiappa (1983) o Stefano Spera (idem) e Matteo Antonimi (1984) se­guono tre eccellenti pittori con una serie di immagini da mozzafiato, tanto è ormai la loro abilità per inquadrare il soggetto, sviluppare un'entusiasmante evoluzione cromatica legata soprattutto al gusto dei nostri tempi. Giovanissimo anche Emanuele Resini (1980) che uni­sce la sua vocazione artistica a quella educativa all'interno di centri specializzati per il recupero del linguaggio.

Passiamo oltre, qui incontriamo Emilia Smiderle (1968) che presenta quattro lavori fotografici scattati recentemente a Londra, la capi­tale mondiale dell'arte contemporanea che ha surclassato sia New York che Parigi, per l'audacia delle sue rassegne pubbliche e il co­raggio di un paio di mecenati.

La Smiderle passa in rassegna la vita londinese, i suoi negozi, la moda e il progressivo cambiamento delle ultime generazioni con un'ana­lisi veramente sorprendente. Del resto anche Luigi Dellatorre (1953) da anni, e spesso in perfetta solitudine, ha tenuto d'occhio la città, 1'evoluzione tipicamente urbana con lavori che finalmente vengono ammirati ovunque, per non parlare di Carmelo La Gaipa (1953) che per molti anni ha preferito conoscere il mondo, vivere letteralmente alla giornata in situazioni estremamente precarie, senza abbando­nare la sua protesta contro l'ipocrisia della società dominante con i suoi sacchi della spazzatura.
In un altro contesto incontriamo Emilio Savinetti (1951) della provincia di Benevento che ebbe subito un successo internazionale e che poi abbandonò volutamente per dedicarsi alla complessità del nostro corpo, al suo esistere con noi e dentro di noi.

Chi è Sara Montani, classe 1951. Un'artista che ha dedicato se stessa alle problematiche femminili, in parte ancora irrisolte, con una ca­parbietà, ma al tempo stesso con un'ironia davvero rare.
Comunque non conta più ormai l'età, né il sesso, né il luogo d'origine. L'artista è un essere come un altro che vive, lavora in mezzo agli altri e partecipa a ciò che viene definita - forse paradossalmente -l'evoluzione della specie, al ruolo puramente biologico dell'esistenza stessa. Ci dici poco?
Milano, 15 marzo 2008 - LUCIANO INGA-PIN

Si ringrazia il Sindaco e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Castellanza per aver permesso la realizzazione di questa mostra ''fatta su misura''.
G.PAGANINI

Villa Pomini
via Don Luigi Testori, 1 - Castellanza (VA)
Orario: da martedì a venerdì dalle 17 alle 19 sabato e festivi: dalle 15 alle 19, domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19
Ingresso libero

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