Arcivernice
Cagliari
via Baylle 115
347 0967910
WEB
Mabi Sanna
dal 30/4/2008 al 13/5/2008
mar-dom 18-20,30

Segnalato da

Sandro Sulis




 
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30/4/2008

Mabi Sanna

Arcivernice, Cagliari

Tra il rito e il quotidiano. Le 14 opere che compongono la mostra sono tecniche miste di medie dimensioni (quasi tutte su carta) dedicate a Sant'Efisio e, in particolare, alla processione del ritorno del Santo. A cura di Massimo Antonio Sanna.


comunicato stampa

a cura di Massimo Antonio Sanna

La ricorrenza del 1° maggio a Cagliari ha una valenza prettamente religiosa ed è senz’altro l’evento che vede la partecipazione diretta e indiretta di più persone in tutta l’isola. Rilevante da diversi anni, anche da un punto di vista mediatico, non è un caso che sia oggetto d’interesse da parte di molti operatori culturali. Giungiamo così a descrivere un altro evento che riguarda Sant’Efisio, una mostra di pittura, la seconda in ordine cronologico dopo quella del 2007, di una pittrice, Mabi Sanna, che ora dedica la sua ricerca al culto del Santo e alla relativa processione.

I dipinti in questione non vogliono però essere una ricerca antropologica e non hanno valore agiografico; questa teoria di opere fissa una piccola parte di una rappresentazione che si ripete da secoli. Sono fragmenta di un percorso che è sempre lo stesso e sempre diverso. Focalizzano attimi, situazioni particolari e momenti ufficiali di quel rito religioso e popolare che è uno dei principali caratteri distintivi della città di Cagliari.

Tecniche miste che, occhieggiano al Novecento sardo, ma non perché trattino di una manifestazione in costume, bensì per la fissità delle forme e per le subitanee esplosioni di azzurri e di rossi. I quadri offrono altresì contrasti evidenti: nel tema, quando vengono raffigurati episodi anticlassici che sono quasi dei fuori scena, come le donne che parlano, e nella forma quando i soggetti in primo piano (e i loro costumi) sono materici in un ambiente che spesso è indistinto, indefinito perché solo abbozzato.

14 opere di medie dimensioni caratterizzate da una sintesi di disegno e colore, quasi narrative di un quotidiano speciale dove accadono delle piccole eccezioni nelle azioni del rito di sempre. La sintesi cromatica porta Mabi Sanna ad usare praticamente o prevalentemente solo i colori primari, e spesso il giallo è sostituito, come nel gotico, dall’oro.

Oro che maschera i lineamenti dei partecipanti nascondendone la fisionomia. Ma questo è un gioco ambivalente delle parti: vuol dire che non è importante chi siano tali personaggi, essi rappresentano tutti coloro che nei secoli hanno seguito il simulacro. E, contemporaneamente, questo espediente stilistico in primo luogo nobilita letteralmente i figuranti, in secondo luogo ci ricorda ciò che Maschera voleva dire per gli antichi romani e per i giapponesi. Sembrerà un’ironia, ma Maschera significa persona. Massimo antonio sanna

Inaugurazione Giovedì 1 Maggio 2008 alle ore 11.30

Arcivernice
via Baylle 115, Cagliari
mar-dom - dalle 18,00 alle 20,30
ingresso libero

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