Primo Piano Arte Studio
Vicenza
(Contra' S. Barbara 21)
0444 544037 FAX 0444 544037
WEB
Marta Petrucci
dal 2/5/2008 al 17/5/2008
mer-ven 15-19; sab e dom 16- 20; mattino di gio e sab 10 - 13
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Marta Petrucci



 
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2/5/2008

Marta Petrucci

Primo Piano Arte Studio, Vicenza

Personale di pittura. L'artista interpreta l'acqua attraverso giochi di colori, semplificandoli in trasparenze e accostandoli tra loro con quel tocco ludico che contarddistingue la sua ricerca artistica.


comunicato stampa

La Galleria Primo Piano Arte Studio di Vicenza, ha voluto riproporre Marta Petrucci per una esposizione di acquerelli, rendendo note così le due diverse tecniche espressive (l’altra è l’olio) con cui l’artista ama confrontarsi. Tra i tanti lavori proposti dalla Petrucci ne sono stati selezionati trenta, stabilendo un percorso che dia risalto all’evoluzione stilistica in un arco di tempo tra il 2005 e il 2008. Si scorge tra le opere dell’autrice la diversa sensibilità compositiva che in taluni casi si organizza quasi rigorosamente a definire uno spazio; in altri casi, soprattutto negli acquerelli del periodo più recente, si passa ad una sensibilità interpretativa che diviene intraprendente: in tutta scioltezza la composizione sgorga simile all’acqua, in una libertà di situazioni cromatiche che si spingono ai giochi delle macchie e delle nitide limpidezze, come le acque di una fontana.
L’acqua è un elemento con il quale ci si presta al gioco, ma soprattutto è uno tra gli elementi della terra che meglio si identificano nella donna.

Marta Petrucci interpreta l’acqua attraverso giochi di colori, semplificandoli in trasparenze e accostandoli tra armonie di spensierato colorismo, a volte piacevolmente accarezzato dalle sfumate lievità acquerellate, a volte azzardato con tinte più decise, ma sempre con quel tocco di appartenenza al gioco che si riverte in una sensazione di tenerezza: l’acqua ristagna, fluttua, ondeggia, rigonfia, sgorga, zampilla e si riversa in rigoli e cascate, riflette i colori, in alcuni casi tintinna suoni ripetuti, in altri rumoreggia impetuosamente scrosciando trasparenze luminose. L’acqua è anche musica. In questo caso l’autrice ha voluto accompagnare l’esposizione con le atmosfere suggerite dall’opera pianistica di Maurice Ravel “Jeux d’eau”, una melodia che si propone di rappresentare scene di “Giochi d’acqua”, da cui il titolo della mostra.

Nelle opere di Marta Petrucci, da sempre affascinata dall’acqua, esiste un linguaggio integrato a quello della natura, e più precisamente di quando la luce elabora infiniti riflessi, si evolve in fluorescenze cromatiche, lumi e vibrazioni di arcobaleni. Un fenomeno analogo a quello dei raggi quando entrano in una pozza limpida e riflettente un’atmosfera cristallina, che si evolve in un pulviscolo di luce e colore, in ventagli dinamici di luminosità.

Acquerelli. Nulla cambia e tutto muta nelle superfici astratte. All’inizio sono scansioni di cromatismi, sostenuti da una spartizione dello spazio da forme elittiche, da segni di curvature, forme originarie di intuitive aree di colore, definite da un profilo secondo un intento compositivo, dal lontano richiamo architettonico.
Sono slanci dinamici, agili e flessibili, da stretta onda ritmica, su una superficie di trasparenti colori, insediati dalla luce. È l’esito di sentimento iniziale, che via via diventa sempre più profondo e che aumenta sul trepido richiamo della natura, intuita sul movimento dell’acqua e della musica, natura ed arte, perfette affinché la fantasia cromatica si racchiuda in suggerimenti di forma.

È questo, ancora, un primo sentire di Petrucci, intuitivo nelle scansioni delle curve sottili, simultanee nello sviluppo di uno spazio bidimensionale, regolato da margini definitivi risolto per un campo senza centro, imprevisto nell’estensione delle immagini delle linee e nella ripartizione che le rinserra.
Ora, in questi ultimi guazzi, tutto si risolve nello spazio indeterminato ed esteso. Un abbandono a figure bidimensionali immediate, di una pittura sciolta nella vivacità del ritmo, felicissima nella scoperta delicata di forme circolari e linee curve fluide, soli e lune, attraversate da un variato mosaico sfumato di morbidi superfici. Piccoli formati da luoghi dell’invenzione, risposte alla sensibilità e al pensiero in spazi instabili urgentemente dipinti su pagine attraversate da punti focali intensi, squillanti blu e verdi, arrivi di gialli imponenti e poi soffi di viola. Improvvisi “giochi d’acqua”: ora concentrati, ora diluiti, gioiosamente sospesi nella lucentezza.

Inaugurazione: sabato 03 maggio alle ore 18:30

Primo Piano Arte Studio
(Contra' S. Barbara 21) Vicenza
Orari di apertura: dal mercoledì al venerdì 15 - 19;
sabato e domenica 16 - 20; mattino di giovedì e sabato 10 - 13;
ingresso libero

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