Urban Chiaroscuro. I nuovi lavori fotografici dell'artista, realizzati con la tecnica di collage digitale, traggono spunto dalle Carceri d'Invenzione di Giambattista Piranesi, ricostruite frammento per frammento con centinaia di scatti di edifici reali e contemporanei di Roma, Londra e Parigi.
I nuovi lavori fotografici di Emily Allchurch traggono spunto dalle Carceri
d'Invenzione di Giambattista Piranesi, le incisioni pubblicate per
la prima volta nel 1749 in cui il famoso architetto veneziano ricreava,
prendendo ispirazione dalle architetture dell'antica Roma, straordinari
ed inquietanti luoghi immaginari.
Con la sua caratteristica tecnica di collage digitale, l'artista
ricostruisce frammento per frammento alcune delle tavole di Piranesi
sostituendo le architetture fantastiche degli originali con centinaia
di scatti di edifici reali e contemporanei di Roma, Londra e Parigi.
Il singolo lavoro costituisce quindi un ibrido del patrimonio
architettonico e urbanistico di ciascuna città.
Scegliendo le Carceri come immagini guida, Emily Allchurch ha
saputo cogliere e sottolineare l'assoluta attualità di questa serie
straordinaria, nata dal genio di Piranesi come una traduzione nello
spazio delle tensioni che accompagnarono il mondo antico verso una
nuova era, come una meticolosa rappresentazione dell'inquietudine e del
senso di oppressione vissuti da un mondo alla vigilia di un passaggio
epocale, come una lungimirante prefigurazione della realtà delle nostre
capitali.
La modernità dell'originale rende quindi straniante ed estremamente
coinvolgente l'accuratissima operazione di interpretazione fotografica
e la sostituzione del passato con il presente.
Gli scenari visionari di Emily, claustrofobici ma allo stesso tempo
illimitati, si offrono allo spettatore con tutti i loro dettagli mai
casuali come una meditazione visuale sulla vita nelle metropoli
contemporanee.
Ne nasce una inevitabile riflessione sul clima di angoscia e paura che
si respira nelle nostre città e sulla conseguente presenza prevaricante
della tecnologia di sorveglianza.
L'atmosfera è resa ancor più minacciosa dall'utilizzo drammatico, quasi
teatrale del chiaroscuro: le città ideali di Emily diventano proiezioni
metafisiche delle nostre paure, dove la luce e il colore appaiono come
una via di fuga da seguire, come una nota di ottimismo.
Emily Allchurch (1974) vive e lavora a Londra.
Mostre (selezione): Model city, Alberta College of Art & Design,
Calgary; Britain in Pictures Museum of Film & Photography (BBC
Commission), Bradford Lumière, transparence, opacité, Nouveau Musée
National de Monaco; Celeste Art Prize. The Well, Old Truman Brewery,
Brick Lane, London; Metropolitanscape, Olimpiadi Program of Culture
Turin; Storie Urbane, Settimana della Fotografia Europea Reggio Emilia;
La Ciudad Radiante, Bancaja Foundation Valencia; Sky Lights,
Britart.com Display Whitechapel Gallery London.
Inaugurazione: giovedì 8 maggio, dalle 18
Galleria Galica
viale Bligny, 41- Milano
Orari: martedì - venerdi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 14.00 alle 19.00
Ingresso libero