In mostra celebri ritratti dell'attrice italiana sui set dei film che ha interpretato. Per piu' di sessant'anni ha attraversato la storia d'Italia dai telefoni bianchi al Neorealismo al decollo della televisione dimostrando un talento e uno stile davvero rari.
Il 3 maggio 2008 si inaugura presso la “7.24x0.26 Gallery” di Pier Giuseppe Moroni a Milano, la quarta ed ultima mostra su alcune delle attrici italiane che hanno contribuito attivamente al successo del nostro cinema nel mondo. Dopo Monica Vitti, Virna Lisi e Silvana Mangano, un’altra straordinaria attrice: Alida Valli.
Nata a Pola nel maggio del 1921, molto giovane si trasferisce a Roma per frequentare il neonato centro sperimentale di cinematografia. Nel ’39, ancora adolescente, esordisce in due commedie dei “telefoni bianchi” dirette da Max Neufeld: “Mille lire al mese”e “Assenza ingiustificata”. La sua precoce popolarità è legata ad un volto di porcellana, occhi azzurri, capelli “lisci a soffio di vento”che la trasforma nella fidanzatina ideale.
Il successo giunge con il ruolo drammatico di Luisa Maironi in “Piccolo Mondo Antico”che Mario Soldati le offre nel 1941, dove è capace di incarnarsi nel dolore materno. Del ’42 la famosa scena in cui canta “l’amore no” un grande successo dell’epoca in “Stasera niente di nuovo” di Mario Mattoli. Nel ’46 poco prima che Ingrid Bergman sbarcasse in Italia, Alida Valli intraprende il percorso inverso.
Lavorerà con Hitchcock nel “Caso Paradine” e nel ’48, rientrata in Europa, sarà diretta da Carol Reed in “The Third Man” affiancata da Orson Wellws e Joseph Cotten. Nel ’54 ottiene vasti consensi con l’interpretazione drammatica dell’espressione colpevole della contessa Serpieri in “Senso” di Luchino Visconti. Protagonista nel “Grido“ di Michelangelo Antonioni, affianca alla sua intensa attività cinematografica lavori teatrali che le danno modo di mostrare il suo grande stile e le sue notevoli capacità espressive.
Tra le interpretazioni più interessanti: la “Veneziana” Anonimo del Cinquecento nel 1981, la “Fiaccola sotto il moggio” (Gabriele D’Annunzio ’83), e “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams nel 1991. Nel ’61 è una delle prime dive a capire la potenzialità della televisione, ma a trasformarla in una icona è nel ’67 Pasolini che la arruola nell’ “Edipo Re”, poi Bernardo Bertolucci nel ’70 per “la strategia del ragno” e nel ’76 con “Novecento” .
Ma c’è tempo anche per “Suspiria” di Dario Argento e per i grandi cast internazionali come “Cassandra Crossing” (’77) e “Semana Santa” di Danquart nel 2002. Vincitrice del premio Duse, del David alla carriera nel ’91 e del Leone d’oro al Festival di Venezia nel ’99.
Alida Valli, attrice dotata di grande sensibilità e di una bellezza solare e sofisticata, per più di sessant’anni ha attraversato la storia d’Italia dai telefoni bianchi al Neorealismo al decollo della televisione, ha dimostrato un talento e uno stile davvero rari, ha saputo impersonare ruoli molto diversi, che hanno reso famosi il suo volto, la sua delicatezza e la sua grande recitazione mantenendo sempre uno stile comportamentale che l’ha distinta e resa unica, fino alla sua morte avvenuta a Roma nel 2006 .
Durante il vernisage verrà presentato il volume fotografico che raccoglie l’intero ciclo delle 4 mostre.
Inaugurazione 8 maggio 2008 dalle 18.30 alle 21
7.24 X 0.26 Gallery
Via San Pietro all’Orto 26 Milano
ingresso libero