Chiesa dei S.S. Lorentino e Pergentino
Arezzo
via Cavour, 188
0575 24694

Aldo Rota
dal 8/5/2008 al 14/6/2008
tutti i giorni 10-13 e 15-19

Segnalato da

Antonella di Tommaso



approfondimenti

Aldo Rota



 
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8/5/2008

Aldo Rota

Chiesa dei S.S. Lorentino e Pergentino, Arezzo

Buio - Luce. Nelle sue opere pittoriche l'artista ha sviluppato un potente linguaggio astratto fatto di segni. Energiche pennellate di colore danno vita ad una struttura ricca di rimandi alla serie di pittogrammi.


comunicato stampa

''L'attuale esposizione oltre a mostrare i lavori più recenti, offre l'opportunità di spingere il nostro sguardo oltre le tele. Ogni volta che Rota ci offre la possibilità di percepire ed apprezzare una nuova visione, ne otteniamo una speciale consolazione. La sensazione è sempre una nuova esperienza di trama e di colore: lo spazio del dipinto narra l'intimo dissidio tra l'idea, le diverse dichiarazioni cromatiche e la manipolazione del colore ed è questo che più ci convince. '' (V. de Circasia).

La Chiesa dei Santi Lorentino e Pergentino ospita la mostra ''Buio, luce'', prima monografica ad Arezzo dell'Artista che attraverso circa 20 nuove installazioni pittoriche creerà un unicum in un ideale abbraccio con la rinnovata Chiesa.

L'esposizione si avvale del patrocinio della fraternità dei laici ed è a cura di Francesca Pini Victor De Circasia il catalogo della mostra, bilingue, edito da Artnews, è corredato dai testi di Francesca Pini, e Victor de Circasia.

La mostra
A differenza di altri artisti contemporanei europei, Aldo Rota, non ha mai preso parte a movimenti europei. La matrice della sua pittura si trova nell'arte dell'espressionismo astratto americano — si pensi a certi suoi dipinti bianchi, attraversati da imperiose e potenti scie nere - e l'informale europeo.

Come sottolinea Osvaldo Patani, ''nelle sue tele non c'è e non si trova nostalgia della vecchia pittura con immagini marcate, perché luì le ravviva con trasformazione coloristica astratta sviluppata laboriosamente nel lavoro con spatole, pennelli di martora, gocciolature e mani forti e segnate da “oltre la pittura”, per occhi da intenditore.

A volte si sente una lontana parentela americana della metà del Novecento (Pollock). ''
Il titolo della mostra ''Buio, luce'', nasce dal costante bisogno dell'Artista di esplorare un sogno di indipendenza e dal suo desiderio di libertà di forma e contenuti nell'espressionismo astratto e nel segno d'espressione.
Novità della mostra ''Buio, luce'', è un nuovo approccio all'uso del bianco e del nero come colori caratteristici delle più recenti opere esposte a Milano e Roma. L'opera di Aldo Rota è fuori da ogni convenzione artistica ed è libera da rigidi schemi spaziali raggiungendo forme di espressione altamente liriche.

Rota ha sviluppato un potente linguaggio astratto fatto di segni. Energiche pennellate di colore creano cerchi, triangoli, forme libere, che danno vita ad una struttura ricca di rimandi alla serie di pittogrammi di una composizione musicale. Nelle composizioni astratte, l'amore di Rota per la musica è evidente.

Linee bianche e nere fluttuano su piani diversi di colore imprimendo un ritmo melodico fuori dagli schemi dell'astrazione geometrica. L'artista utilizza linee eleganti e sinuose per circoscrivere lo spazio della tela; le stesse diventano variazioni musicali che evocano armonie corali.

L'opera di Rota, arricchita da un bagaglio culturale frutto di tanti viaggi, è densa di richiami ed analogie visive fra arte, architettura e musica a cui si aggiunge la conoscenza del disegno basato su principi estetici associati all'espressionismo astratto della scuola americana. A questo, si aggiunge un profondo interesse per la creatività dei bambini considerata da Rota una enorme fonte di ispirazione.

Il suo lavoro è caratterizzato dall'uso di impasti colorati, pigmenti puri e antichi, materiali inusuali. Per Aldo Rota la tela o la tavola appoggiate al muro o stese per terra sono come una arena in cui dibattersi, lottare e agire portando la sua orchestrazione cromatica all'estremo.

''In altre parole, Rota non obbedisce alle leggi scientifiche che governano il trascorrere del tempo nel mondo reale; di conseguenza il suo lavoro conserva le caratteristiche del naturale passaggio del tempo in natura: lui addirittura riesce a costruire una storia di stratificazioni di pigmenti e strati di colore. E la nostra capacità sensoriale può venire indotta a leggere come frammento di natura un pezzo della sua pittura. E ' una strategia per creare qualcosa di vero. Ogni singola tela si autodefinisce e racconta una storia completa. '' (V. de Circasia).

Inaugurazione della mostra Venerdi 9 Maggio alle ore 18

Chiesa dei S.S. Lorentino e Pergentino
via Cavour, 188 - Arezzo
Tutti i giorni
Orario : 10 - 13 / 15 - 19
Ingresso libero

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