L'artista dipinge scene all'aria aperta o rappresentazioni di realta' quotidiane "fissate" in quell'istante. Spiagge deserte o bagnasciuga con pochi bagnanti in un'atmosfera sospesa, silenziosa, senza tempo. L'opera e' solitamente dipinta in studio, ma l'immagine viene fermata fotograficamente e questo gli consente quel filtro necessario a creare "il distacco".
La pittura di Elena Carozzi è ricca di riferimenti impressionisti (gli autori con cui ha maggiormente dialogato sono Bonnard, Vuillard, Pirandello, Savinio ed il nonno Gian Carozzi).
L’artista dipinge scene all’aria aperta o rappresentazioni di realtà quotidiane “fissate” in quell’istante. Spiagge deserte o bagnasciuga con pochi bagnanti in un’atmosfera sospesa, silenziosa, senza tempo.
L’opera è solitamente dipinta in studio, ma l’immagine viene fermata fotograficamente e questo gli consente quel filtro necessario a creare “il distacco”.
“……..lavoro con la spatola, metto, tolgo, rimpasto ……..mi sembra di lavorare come uno scultore…….” . Opera su tele grezze dalla trama spessa, a volte dipinge piccoli e vecchi frammenti di tela di lino, a volte cartoncini o fogli fragilissimi. Dipinge con materia corposa dai toni giocati su sapienti piccole variazioni oppure una pittura fatta di acqua dove l’immagine è appena svelata. Sempre una materia composta di colore e luce su di un supporto a volte intravisto.
“…Nei lavori dedicati a spiagge deserte, sdraio e cabine consumate dal sole incalzante, ombrelloni colorati – aperti e affiancati a comporre inaspettate forme geometriche che rimandano all’astrazione – l’artista cattura e comunica le atmosfere di un luogo suggestivo e incontaminato….” (E. Gravagnuolo)
“…….Sono le spiagge dell’ultima propaggine della Liguria, dove il fiume Magra incontra il mare all’ombra delle Alpi Apuane, quelle che Elena dipinge ed in cui sovente porta i suoi figli a fare il bagno, osservandoli giocare in acqua o sulla riva; quelle spiagge che al tramonto e a fine stagione si spopolano lasciando vuote le lunghe file degli ombrelloni, sorta di evanescenti presenze plastiche che saturano lo spazio avvolto da una rarefatta e malinconica atmosfera metafisica.” (Lara Conte).
L’esposizione raccoglie una cinquantina di opere di formati e tecniche diverse. Saranno esposte inoltre alcune nature morte: studi facenti parte di una serie dipinta nel 2004.
Elena Carozzi è nata a Milano nel 1967. Vive e lavora a Sarzana.
INAUGURAZIONE: Sabato 10 Maggio 2008 ore 17
Galleria Cristina Busi
via Martiri della Liberazione 195/2 Chiavari (GE)
10/12 – 16/19,30 Chiuso l’intera giornata del lunedì e la mattina del martedì