Astravagari. L'artista, nel suo esplorare pittorico, si muove tra miti, mode, credenze, simboli, convenzioni, e compone una sorta di zodiaco domestico. Il suo lavoro parte da un divagare sull'astronomia.
La mostra di Maria Teresa Gavazzi a Valencia, nello spazio American Prints curato dalla Galeria Jorge Alcolea di Madrid, parte da un divagare sull’astronomia: costellazioni trasformate in oggetti quotidiani. Così l’artista, nel suo esplorare pittorico, vaga tra miti, mode, credenze, simboli, convenzioni, e compone una sorta di zodiaco domestico, un concatenarsi di cose e di animali: amuleti, ciondoli, vele, aeroplani, bestie, sempre in movimento, che siano appese o trascinate, a formare una mappa di abitudini e ossessioni del nostro tempo.
E’ un mondo di allusioni delicate quello di Maria Teresa Gavazzi, giocato sull’ironia, come nella serie dei Campi da Tennis, dove un gallo corteggia la sua gallina che se ne sta placidamente appollaiata in bilico sulla rete di metà campo, o dove la Madonna di Valencia, protettrice della città, invece che portata in processione, oscilla appesa a un filo in uno spazio indefinito, ninnolo portafortuna più che sovrana e salvatrice. Il significato non è mai letterale, ma suggerisce un punto di vista, e tende a spostare l’orizzonte di continuo, tra realtà e gioco dell’arte: un aereo che trascina un fumetto rosso dove sta scritto GAGOSIAN, potente e onnipresente gallerista americano, è La chioma di Berenice; un grafico del dipartimento Risorse Umane diventa una ragnatela al cui centro è imprigionata la Musca, una costellazione dell’emisfero meridionale; una sedia che rotola cadendo nel mare allude alla leggenda di Cassiopea, dea di rara bellezza, seduta sull’omonima costellazione che gira e si capovolge.
Al centro c’è la pittura, senza leziosità, fatta di gesti, forte, viva. Anche là dove viene usato il collage, come nei Fashion Charm, gli inserti, ritagliati da pubblicità o servizi di moda, integrano il discorso del colore.
In mostra una serie di quadri di medio e grande formato insieme a una decina di dittici e trittici, e a un gruppo di piccoli formati, prevalentemente collage su tela.
Maria Teresa Gavazzi, é nata a Milano, ha passato l’infanzia in Brasile, ha studiato pittura all’Accademia di Brera a Milano, fusione del ferro all’Art Institute di Chicago e ritratto in Fotoreportage al London College of Communication. Attualmente vive e lavora a Londra.
Ha esposto in diverse gallerie e spazi istituzionali, come la Triennale di Osaka, Palazzo Bricherasio a Torino, Palazzo Reale a Milano e il Nederlands Foto Museum a Rotterdam.
American Prints
C/Cisar 10 - Valencia