Galleria Il Ponte
Firenze
via di Mezzo, 42b
055 240617 FAX 055 5609892
WEB
Daniel Rothbart
dal 22/5/2008 al 19/6/2008
16-19.30, chiuso sabato e festivi

Segnalato da

Semiotic Street Situations




 
calendario eventi  :: 




22/5/2008

Daniel Rothbart

Galleria Il Ponte, Firenze

Music of the Spheres. La mostra e' caratterizzata da alcune nuove sculture dell'artista e prende il nome da un'immagine sulla composizione del cielo descritta da Dante nel Paradiso. Si riferisce alla geometria, alla musica, al misticismo, alla meditazione/mediazione e all'amore di Dante per Firenze.


comunicato stampa

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A cura di Enrico Pedrini

Interventi degli artisti Alessandro Castiglioni (Gallarate, 1984), Zoè Gruni (Pistoia, 1982), Renato Ranaldi (Firenze, 1941), Mimmo Roselli (Roma, 1952) e quanti tra il pubblico desiderino partecipare.

La Galleria Il Ponte, all'interno del ciclo Close up, presenta nello spazio lunge, in parallelo con l'esposizione di Paolo Cotani Chorus line - fino al 27 giugno - le opere dell'artista Daniel Rothbart Musica delle Sfere. La mostra é caratterizzata da alcune nuove sculture dell'artista appese al muro o appoggiate sul pavimento e prende il nome da un'immagine sulla composizione del cielo descritta da Dante nel I canto del Paradiso, ispirata ai Pitagorici. Si riferisce alla geometria, alla musica, al misticismo, alla meditazione/mediazione e all'amore di Dante per la città di Firenze.

L'opera di Rothbart esce dall'autoreferenza "dell'arte per l'arte", per diventare motore culturale capace di far affiorare nuove potenzialità e funzioni per l'arte stessa: non si risolve in una forma ma diviene operatività di una pratica artistica che si sostituisce alla rappresentazione e alla semplice appropriazione della realtà e della natura. A tal fine da alcuni anni Daniel Rothbart porta con sé, nel corso di viaggi in vari paesi del mondo, una serie di venti ciotole metalliche di diverse dimensioni.
L'artista dispone in questi luoghi le ciotole e documenta l'azione mediante delle fotografie. Gli oggetti, grazie all'intervento di fattori esterni e non previsti, vengono "riempiti di significati transitori e aprono a differenti significazioni e spostamenti inattesi del senso".

Infatti in molte occasioni, come in questa alla galleria Il Ponte, egli ama provocare una vera performance, sia con le persone - artisti o critici - invitate, sia col pubblico che spontaneamente vi partecipa. Rothbart intitola questa performance Mediazione/Meditazione. Questa azione viene guidata dall'artista stesso, che filma i vari interventi. Il dispositivo che la genera é una grande ciotola di alluminio con all'interno un batacchio, elementi costanti presenti nella scena delle sue perfomance. I due oggetti forniti dall'artista e la presenza della videocamera diventano quindi i componenti obbligatori di ogni prestazione, ma forniscono al tempo stesso l'occasione di mettere in libertà ed in cortocircuito la creatività dei singoli partecipanti. In tale dispostivo i termini Mediazione/Meditazione entrano in dialettica tra loro, e messi a confronto si evidenziano a vicenda.

La "meditazione" é l'opposto del concetto di "mediazione" o pacificazione e il significato di quest'ultima caratterizza la precedente: la "meditazione" avviene per mezzo della pacificazione con sé stessi e con la "mediazione" fra corpo e anima.

Meditation/Mediation indaga i rapporti tra oggetto e contesto e tra identità differenti, cioé l'artista, l'opera, il pubblico, lasciando imprevista e ogni volta da ridefinire la fisionomia del progetto complessivo.

Daniel Rothbart nasce a Stanford, California, nel 1966. Studia scultura alla Rhode Island School of Design e consegue la laurea alla Columbia University. Nel 1990 vince la borsa di studio Fulbright per l'Italia. Le opere di Rothbart sono esposte in collezioni pubbliche e private comprese quelle del Museo d'Arte Moderna di New York e la Fondazione Orsini di Milano. Progetti recenti includono mostre alla Galleria Andrea Meislin e Exit Art di New York e al Centro per l'Arte Contemporanea Hudson Valley di Peekskill. Rothbart é autore di due libri e lavora come Contributing Associated Editor per la rivista NYArts dal 1998. Ha participato a numerosi artists's residencies internationali e gli é stata conferita una borsa di studio dalla New York Foundation for Arts. Il suo progetto Meditazione/Mediazione é il soggetto di un libro di prossima uscita di Carla Subrizi pubblicato dalla Fondazione Baruchello di Roma. Un catalogo ragionato delle opere dell'artista, curato da Enrico Pedrini, sta per essere pubblicato da Ulisse e Calipso di Napoli. Daniel Rothbart vive e lavora a New York.

Ufficio stampa
Susanna Fabiani e-mailto susy@galleriailponte.com

Inaugurazione venerdì 23 maggio ore 18.30
Performance Meditation/Mediation ore 19.30

Galleria Il Ponte
via di Mezzo, 42/b - Firenze
orario: 16/19.30 - chiuso sabato e festivi

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The Galleria Il Ponte is pleased to present Music of the Spheres an exhibition of new sculpture and performance work by American artist. Daniel Rothbart. The exhibition opens on Friday May 23 with an opening reception from 6:00 to 8:00 p.m. and runs through June 20, 2008. Both a scholar and an artist, Rothbart's work heralds a departure from self-reference de l'art pour l'art, opening the way for new functions, potential and directions in conceptual art. Myth and memory become dynamic points of departure, reinforcing spirituality as a way to formalize new cultural discourse. Jewish mysticism influenced the development of post-war American art, and in this artist¹s work, it forms the basis of a personal mythology.

Rothbart¹s sculpture embodies a surreal poetic drawn from the realm of myth, and his imagery develops out of the historical sedimentation of life experience and scholarship. His fantastic world of myth prompts one to reconsider the sacred as a point of interaction where icons and symbols converge and undergo changes of meaning. Rothbart's work opposes currents in contemporary art bound to irreversibility in science (genetics and cloning) and information superhighways, but is decidedly timely. Semiotic Street Situations, a term invented by Rothbart, becomes the stage where symbolic, social, and cultural exchanges occur and the street defines a metaphorical space of rapports and relationships between people in movement.

Governed by neither forms nor rules, Rothbart's art grows out of an intuitive process, which supplants representation and the simple appropriation of nature or reality. Memory in this artist's work is neither reactionary nor unduly private, but grows out of Rothbart¹s need to bury his hands in sediment of identity and culture. To this end, he carries twelve vessel sculptures in metal of differing dimensions when he travels all over the world. The vessels are arranged in tableaux and documented (as well as mediated) with photography. In the words of Carla Subrizi, The objects, thanks to the intervention of unpredictable outside factors, are filled with transient meanings that open them to new interpretations and effectively shift their meaning as signifiers.

On many occasions the artist provokes interaction with the vessels, be it with people he invites to collaborate or with members of the public who spontaneously respond to the work. Rothbart, who calls this project Meditation/Mediation, documents these encounters with video and photography. The interaction between collaborators and the vessel sculptures, which are sounded with a metal striker, forms the premise of each work. Rothbart furnishes the sculpture and mans a videocamera to document each vignette, paradoxically liberating and conditioning the creativity of each participant. The elements of meditation and mediation enter into dialectic with one another, as meditation outwardly seems the opposite of mediation. The goal of meditation, however, could be characterized as attaining a state of inner peace. In "Meditation/Mediation," this is realized through a process of mediation between the body and the spirit.

-Enrico Pedrini

Music of the Spheres features new sculpture for the wall and floor by Daniel Rothbart. The exhibition takes its name from an idea in Dante Alighieri¹s Divine Comedy that was inherited from Pythagoras. It refers to geometry, music, mysticism, Meditation/Mediation and Dante's beloved city of Florence. On the May 23 at 7:30 p.m. there will be a series of live Meditation/Mediation interventions in the gallery. Artist / collaborators include Alessandro Castiglioni (Gallarate 1984), Zoè Gruni (Pistoia 1982), Renato Ranaldi (Florence 1941) and Mimmo Roselli (Rome 1952).

Opening Reception: Friday May 23, 2008: 6:00 ­ 8:00 p.m.

Galleria Il Ponte
via di Mezzo, 42/b - Firenze
Free admission

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