Elizabeth Aro
Nanni Balestrini
Milena Barberis
Chiara Demelio
Paola Fiorido
Loredana Galante
Eliana Galvani
Silvia Levenson
Maura Garau
Moreno Gentili
Gigirigamonti
Valeria Magli
Sara Magni
Running Mannarrelli
Andrea Mattoni
Michelangelo Jr
Claus Miller
Maria Mulas
Ali Nasseriddine
Silvia Palombi
Mariuccia Secol
Jean Toche
Alberto Tognola
Michelle Vasseur
Marlene Winkes
Milli Gandini
"Gli artisti invitati (alcuni molto giovani) ad esprimersi su muri parole e silenzio useranno tali elementi sommandoli o sottraendoli fra loro in una opinabilissima matematica ottenendone risultati aleatori da riportare comunque, quali ipotesi non ancora valutate, sul registro per le indagini del disastro planetario."
A cura di Milli Gandini
Elizabeth Aro, Nanni Balestrini, Milena Barberis, Chiara Demelio, Paola
Fiorido, Loredana Galante, Eliana Galvani, Silvia Levenson, Maura Garau,
Moreno Gentili, Gigirigamonti, Valeria Magli, Sara Magni, Running
Mannarrelli, Andrea Mattoni, Michelangelo Jr, Claus Miller, Maria Mulas, Alì
Nasseriddine, Silvia Palombi, Mariuccia Secol, Jean Toche, Alberto Tognola,
Michelle Vasseur, Marlene Winkes.
A Marlov
La bella e nota storia, qui solo accennata quale ispiratrice di questa nuova
collettiva dello Spazio Anfossi, è la storia dell¹estetica del silenzio
adottata dall¹ormai universalmente riconosciuto artista musicista fluxus
John Cage. Negli anni 50, Cage per la sua composizione 4¹33¹¹,durante una
permanenza in Italia, situa il suo concerto in un teatro (forse il Lirico di
Milano), ma non suona non si muove provocando un silenzio che a poco a poco
viene spezzato dal mormorio del pubblico, cigolio di poltrone, colpetti di
tosse e infine da una valanga di proteste a cui non risponde. Cage risponde
invece perfettamente a Mike Bongiorno a Lascia o raddoppia concorrendo sul
tema dei funghi e vincendo quanto gli basta per tornare negli Stati Uniti.
S¹intrattiene amabilmente con il presentatore e salutandolo dice io
parto ma vi lascio la mia musica² . La risposta di Mike è da inscriversi tra
le sue gaffe più riuscite: peccato sarebbe meglio il contrario.
Infine, senza ascrivere all¹opera d¹arte intenzioni oggettive, rimane sempre
la verità incontrovertibile della percezione:la positività di qualunque
esperienza in ogni suo momento. Non soltanto esso (il silenzio) esiste
in un mondo pieno di parole e di suoni, ma ogni singolo silenzio assume la
propria identità come lasso di tempo perforato dal suono.(In questo senso,
la bellezza del mutismo di Harpo Marx si deve in gran parte al suo essere
circondato da chiacchieroni sfrenati). *
D¹altra parte e senza troppo insistere sull¹ampiamente vituperato sistema
mediatico, sul bombardamento di parole capaci di creare muri astratti più
pesanti della pietra perché fatti di avidità, ci rendiamo conto che noi
andiamo verso una situazione babelica, verso una confusione mondiale. Credo
che il mito della torre di Babele sia un mito mediatico primario. Non ci
sono molti miti della tecnica paragonabili a questo Tutti i muri son
destinati a cadere**
Infine i muri personali psicologici tanto debilitanti nei rapporti con
l¹altro, con il vicino, con l¹amore. ..
Gli artisti invitati (alcuni molto giovani) ad esprimersi su muri parole e
silenzio useranno tali elementi sommandoli o sottraendoli fra loro in una
opinabilissima matematica ottenendone risultati aleatori da riportare
comunque, quali ipotesi non ancora valutate, sul registro per le indagini
del disastro planetario.
* Susan Sontag Interpretazioni tendenziose 1975 Einaudi Editore Torino
** Paul Virilio - Intervista sul web
Immagine: Nanni Balestrini
inaugurazione Giovedì 5 giugno h 19
Spazio Anfossi
viale Montenero,76 (entrata via Anfossi) - Milano
Orari galleria: Lu-Ve 15-19 e su appuntamento