Il progetto si compone di 2 lavori a parete: Casa Malaparte (Day) e Casa Malaparte (Night). Il soggetto e' un'icona dell'architettura modernista italiana. Progettata e realizzata a Capri alla fine degli anni '30 dall'architetto Libera, fu 'tagliata a propria dimensione' dallo scrittore Curzio Malaparte.
La Collezione Maramotti inaugura, con questa mostra, uno spazio progettuale che ospita opere realizzate da giovani artisti. Gli artisti invitati producono e presentano lavori che divengono poi parte della collezione.
Prende così corpo un progetto che fonde le pratiche di acquisizione e di accrescimento del patrimonio iconografico con quelle della condivisione nella sua fruizione. Pattern room, così è titolato lo spazio, è il locale dove in passato -quando l’edificio era fabbrica di produzione- venivano realizzati modelli e prototipi.
Dimensione progettuale e sperimentazione accomunano la vocazione di questo luogo, dal passato ad oggi.
Casa Malaparte, il progetto realizzato da Enoc Perez per la Collezione Maramotti, si compone di due grandi lavori a parete, realizzati a olio: Casa Malaparte (Day) e Casa Malaparte (Night).
Il soggetto è una vera icona dell’architettura modernista italiana.
Progettata e realizzata a Capri alla fine degli anni Trenta dall’architetto Libera, fu intensamente “tagliata a propria dimensione” dallo scrittore Curzio Malaparte che la denominò “casa come me”.
Il progetto si pone in continuità con la ricerca, avviata dall’artista portoricano nella seconda metà degli anni Novanta, sulle architetture degli anni ‘20/’50 e su come queste siano state trasfigurate, dall’immaginario collettivo, in forme/metafore sociali di potere, di fascinazione, di bellezza in un’epoca pregna di ottimismo verso il futuro. Ma i suoi dipinti evocano, nel contempo, la disillusione per un sogno svanito e la consistenza “puramente fantasmatica e mentale delle immagini”.
Anche in questa mostra le figure che Perez estrae dal sociale fotografico o filmico per “agire pittura” rimandano ad una interrogazione sul ruolo odierno della pittura stessa e sulla sua capacità di rinnovamento.
La pittura di Enoc Perez è il risultato di un procedimento complesso. Il trasferimento del colore sulla tela avviene senza l’uso dei pennelli, partendo da una serie di bozzetti disegnati a matita sulla carta: singoli schizzi per ogni colore che l’artista userà per il dipinto. Successivamente l’artista applica uno strato di colore sul retro del foglio, colore che viene successivamente trasferito sul retro della tela mediante ricalco del disegno. Il procedimento è comparabile al monoprint, una particolare stampa meccanica, arricchita da una complessa manualità nel processo di realizzazione dell’opera. Ricche immagini si sviluppano gradualmente dai molti strati, creando effetti ruvidi e abrasi sulla superficie che, pur preservando una ricca texture del colore, assumono un carattere fortemente evocativo, enfatizzano una sorta di “nostalgia” del materiale.
La mostra temporanea è accompagnata da un catalogo con un testo critico di Mario Diacono.
Enoc Perez è nato a San Juan, in Puerto Rico, nel 1967.
Attualmente vive e lavora a New York. Del 2007 è una importante mostra personale al MCA di Miami. Sue mostre personali sono state organizzate a New York, Boston, Los Angeles, Londra e Parigi. Ha partecipato nel 1996 alla V Bienal Internacional de Pintura a Cuenca e, nel 1995, alla Quinta Bienal de la Habana.
Inaugurazione venerdì 6 giugno 2008 ore 18.00, alla presenza dell’artista.
Collezione Maramotti:
Via Fratelli Cervi 66, 42100 Reggio Emilia
La mostra, ad ingresso libero, è visitabile dal 7 giugno 2008 al 26 ottobre 2008 negli orari di apertura della collezione permanente.
Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30;
sabato e domenica 9.30 – 12.30 e 15.00 – 18.00.
Dal 31 luglio al 25 agosto chiusura estiva.