Dentro l'ignoto. Opere ispirate dalle potenzialita' di visualizzazione offerte dalle nuove tecnologie multibeam, ossia fasci di onde acustiche che disegnano i fondi oceanici. Una sezione scientifica/ divulgativa mostra le tecniche impiegate. Nell'ambito della Giornata Mondiale degli Oceani.
L'8 giugno 2008, alle ore 17.00, nell'ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale degli Oceani, verrà inaugurata presso la Città della Scienza di Napoli la mostra artistico/scientifica "Dentro l'Ignoto", di Marina Iorio, artista e ricercatrice del CNR, riguardante le nuove tecnologie di visualizzazione dei fondi oceanici.
La mostra è dedicata al ricercatore russo Petr Mikhejchik scomparso tragicamente nell'agosto del 2007, in seguito all'affondamento della Nave/Oceanografica Thetis del CNR, che fù speronata dalla Nave/Portacointainer MSC Heleni.
Tale mostra unica nel suo genere rientra pienamente nello spirito dei sistemi dei Science centre e dei Musei scientifici interattivi quali per esempio l'"Exploratorium. The museum of science, art and human perception" di S.Francisco o il Science Museum di Londra, dove l'arte contemporanea dà il contributo alla sperimentazione di nuove forme di comunicazione scientifica e diventa uno degli elementi innovativi nell'ambito delle mostre temporanee e della didattica informale della scienza promosse all’interno di queste strutture.
La mostra è composta di due sezioni una artistica, dove saranno presenti diverse opere d'arte ispirate dalle potenzialità di visualizzazione che offrono le nuove tecnologie multibeam, ossia fasci di onde acustiche che disegnano i fondi oceanici, ed una scientifica/ divulgativa delle nuove tecnologie impiegate per tali visualizzazioni.
Il 3 agosto del 2008 la mostra sarà presente in Sicilia, presso l'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero - Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAMC-CNR), sezione di Mazara del Vallo, nell'ambito della giornata commemorativa per la scomparsa di Petr Mikhejchik e l'affondamento della nave Thetis.
La mostra sarà corredata dal catalogo "Scienza come Arte, l'estetizzazione della Tecnica nell'opera di Marina Iorio" edito dalla SILVANA editoriale.
L'estetizzazione della Tecnica nell'opera di Marina Iorio
Nell'arte di Marina Iorio l'estetizzazione della Tecnica arriva a un punto di svolta. L'opera accoglie - come solo possono fare le Muse inquietanti - le onde risalenti dai movimenti invisibili sotterranei, come echi di ritorno di tempi immemoriali. L'artista si fa attrattore visivo di un processo di affioramento di tempi sepolti, accorda il posto che merita ai movimenti tettonici ritornanti, che danzano nel presente, alla traiettoria delle onde, alle vibrazioni sonore che fanno vibrare le immagini e le forme che non esistono se non entro flussi di energia in un gioco permanente di deformazione e trasformazione: le immagini devono tutto all'immediatezza come all'ubiquità di flusso delle onde sonore, che percorrono in tempo reale lo spazio virtuale del medium tecnologico.
L'arte si confronta con un evento che la prende in contropiede in un modo sconosciuto alla modernità.
Nella nostra condizione postmoderna il problema dell'arte non è più quello - moderno - del rapporto con la riproducibilità tecnica : è la constatazione che il nuovo, l'esperienza, il reale passano attraverso la griglia dei nuovi medium tecnologici. La Tecnica impone strumenti per l' estensione/manipolazione della visualizzazione provocando - nel post-moderno - il trionfo della simulazione e del virtuale. La Tecnica come Poiesis crea degli universi radicalmente nuovi potenziando la visione per esplorare i segni vertiginosi dell'origine della Terra. Ma la potenza di aprire un mondo è la proprietà della bellezza. Questo evento è inedito e forse l'unico nome che si può dare all'opera di Marina Iorio è davvero quello di arte postmoderna.
Marcello Viva
L’8 giugno - Giornata Mondiale dell’Oceano - prende spunto dalle problematiche ambientali emerse dal Vertice della Terra di Rio de Janeiro (1992) e da quello più recente di Johannesburg (2002) e ha lo scopo di sensibilizzare e informare il pubblico sul problema del futuro degli oceani, coinvolgendolo in attività concrete a livello locale.
La Fondazione Idis – Città della Scienza aderisce all’iniziativa mondiale proponendo ai suoi visitatori un fitto programma di eventi fra cui
* “Dalla parte degli squali”, incontro con il professor Danilo Russo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II di Napoli
* laboratori didattico – creativi per i visitatori più piccoli
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Inaugurazione 8 giugno 2008, alle ore 17.00
Citta' della Scienza
via Coroglio 104 (80124) Napoli
Lunedì - Sabato 9 - 17 Domenica 10 - 19