Diverse sedi
Bologna

Biografilm Festival 2008
dal 10/6/2008 al 14/6/2008
051 2195311
WEB
Segnalato da

Ufficio Stampa Biografilm Festival



approfondimenti

Andrea Romeo



 
calendario eventi  :: 




10/6/2008

Biografilm Festival 2008

Diverse sedi, Bologna

Un itinerario attraverso i territori della produzione biografilmica mondiale: film in anteprima e retrospettive. La IV edizione del Festival e' caratterizzata dalla varieta' di tematiche che accomunano la selezione dei film e da diversi percorsi trasversali che lo accompagnano. I fil rouge che attraversano questa edizione sono: la ricerca della felicita', la New York della Factory, la musica e i suoi protagonisti e le lotte mai sopite per la liberta' d'espressione, la memoria e la verita'.


comunicato stampa

Biografilm Festival – International Celebration of Lives

I Percorsi e le tematiche di Biografilm 2008:
la ricerca della felicità, la New York Factory,
la musica e i suoi protagonisti.

La IV edizione di Biografilm Festival è caratterizzata dalla varietà di tematiche che accomunano la selezione dei film e da diversi percorsi trasversali che accompagnano l’intero festival. “Mi è ormai evidente – dice Andrea Romeo, direttore artistico del festival – che ogni anno ci sono temi ricorrenti che attraversano come onde la selezione: ben trecento opere ci sono arrivate da oltre quarantadue paesi. E’ come se in tutto il mondo si sviluppasse una sensibilità comune che porta molti film a condividere temi e sapori.” I fil rouge che attraversano Biografilm Festival 2008 sono: la ricerca della felicità, la New York della Factory, la musica e i suoi protagonisti e le lotte mai sopite per la libertà d’espressione, la memoria e la verità.

La musica e i suoi protagonisti
L’energia e la scienza
La ricerca della felicità
La satira e il senso della vita
La New York Factory
Gli sguardi femminili
Libertà d’espressione, memoria e verità
L’immaginazione al potere

La musica e i suoi protagonisti

Torna, anche quest’anno, uno dei temi preferiti dal pubblico bolognese e soprattutto dai giovani, la musica, che diventa uno dei molteplici fili conduttori del festival, capace di unire le persone e creare vibrazioni positive. Un viaggio alla scoperta dei grandi del rock: dai Pink Floyd ai Led Zeppelin, da Jimi Hendrix a Nico, dai Joy Division a Scott Walker per conoscere e rivedere i concerti più belli e indimenticabili della musica contemporanea.

Grazie ai film di Peter Whitehead - perfetti lavori di sintesi e tecnica cinematografica - che hanno polverizzato le barriere tra cinéma vérité, documentario, psichedelia e cinema d’autore, si potranno rivivere le emozioni dei grandi concerti. Peter Whitehead è stato infatti uno dei pochi filmmaker fidati e apprezzati dalle rock band tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ‘70, questo gli ha permesso di accedere, attraverso canali privilegiati, al cuore pulsante della scena musicale inglese, catturandone i momenti più vibranti e leggendari. Esemplari sono i suoi music promos con Nico e gli straordinari ritratti musicali di Pink Floyd, Led Zeppelin e Beach Boys.
La retrospettiva Tonite Let’s All Make Love in London: omaggio a Peter Whitehead, secondo progetto congiunto tra Bellaria Film Festival e Biografilm Festival, offre per la prima volta in Italia una filmografia completa del regista inglese. In programma, oltre ai capolavori più celebrati di Whitehead come Tonite Let’s All Make Love in London e The Fall, numerose rarità provenienti dall’archivio del regista. Un’occasione unica per recuperare Charlie is My Darling, mitico documentario sulla tournée irlandese dei Rolling Stones, ad oggi ancora invisibile per la battaglia legale che coinvolse la band e il loro manager Allen Klein. Si potranno inoltre vedere gli ultimi due lavori di Whitehead, realizzati negli anni Settanta, e il documentario/intervista firmato da Paul Cronin, folgorante biografia del più grande regista d’avanguardia del Regno Unito.

L’intera giornata del 15 giugno, inoltre, sarà incentrata su una delle figure più carismatiche della storia del rock: il “diamante pazzo”, “il cappellaio matto”, il fondatore dei Pink Floyd, Syd Barrett. Attraverso il film Pink Floyd in London di Peter Whitehead, suo grande amico, e con l’aiuto del nipote Jan Barrett, si cercherà di dare un quadro nitido della vita di questo estroso artista.
Sarà invece il regista Grant Gee ad accompagnare gli spettatori alla scoperta del percorso musicale dei Joy Division nell’omonimo documentario. I fotogrammi racconteranno la storia dei quattro ragazzi di Manchester dalla fondazione della band nel ’76, fino alla loro celebrazione come punto di riferimento per moltissimi gruppi musicali.
Ma anche la musica d’autore riceve attenzione durante il festival, con Glass: A Portrait of Philip in Twelve Parts di Scott Hicks, uno sguardo inedito e ricco di sfaccettature sulla vita di uno dei compositori più innovativi della nostra epoca.
FILM La musica e i suoi protagonisti

Mercoledì 11 giugno | 19.30 | Sala Lumière 1
Omaggio a Peter Whitehead
Incontro con Peter Whitehead
Tonite Let’s All Make Love in London (UK/1967/70’) di Peter Whitehead.
Non un documentario in senso stretto ma una straordinaria visione, caleidoscopica e impressionistica, della Swinging London. Dal titolo di una poesia di Allen Ginsberg, un “Pop Concerto” in sette movimenti sulla rivoluzione culturale inglese. Con la partecipazione di John Lennon, Michael Caine, Julie Christie e Lee Marvin. E il commento sonoro dei giovanissimi Pink Floyd.

Mercoledì 11 giugno | 21.30 | Sala Lumière 2
Selezione ufficiale
Glass: A Portrait of Philip in Twelve Parts (Australia/2007/112’) di Scott Hicks
Un ritratto intimo e autentico del compositore Philip Glass, che spazia tra vita familiare, creazione artistica e ricerca spirituale, arricchito dai racconti di artisti e collaboratori quali il pittore Chuck Close, Woody Allen e Martin Scorsese. Uno sguardo inedito e ricco di sfaccettature sulla vita di uno degli artisti più innovativi della nostra epoca.

Giovedì 12 giugno | 19.30 | Sala Lumière 1
Omaggio a Peter Whitehead
Charlie is My Darling: the Rare Rolling Stones on Tour (UK/1966/54’) di Peter Whitehead
Un film leggendario e invisibile, di culto assoluto. Presentato al Mannheim Film Festival nel 1966, “Charlie is My Darling” fu presto sepolto da una triste battaglia legale tra i Rolling Stone e Allen Klein e non venne mai distribuito. Whitehead pedina la band per tre giorni, tra Belfast e Dublino, dopo l’uscita del loro primo grande successo americano: “(I Can’t Get No) Satisfaction”.
A seguire:
Wholly Communion (UK/1965/33’) di Peter Whitehead
Londra, 11 giugno 1965. La Royal Albert Hall è gremita in ogni ordine di posto. “Wholly Communion”, il film che ha lanciato la carriera di Peter Whitehead, cattura lo storico incontro tra i poeti Beat americani e inglesi. Indimenticabili le performance di Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti, Gregory Corso e Adrian Mitchell.

Venerdì 13 giugno | 19.30 | Sala Lumière 1
Omaggio a Peter Whitehead
The Benefit of the Doubt (UK/1967/60’) di Peter Whitehead
Peter Brook e la Royal Shakespeare Company in “US”, un’opera semi-improvvisata contro la guerra in Vietnam. Una delle prime sperimentazioni in Inghilterra sulla scia delle nuove tecniche attoriali elaborate da Artaud, Living Theatre e Grotowsky. Il film alterna le riprese dello spettacolo alla manifestazione davanti all’Ambasciata Americana di Grosvenor Square.
A seguire:
The Beach Boys in London (UK/1967/20’) di Peter Whitehead
Un raro documento della tournée inglese dei Beach Boys. Della partita non faceva parte Brian Wilson, cuore e anima della band, rimasto a Los Angeles per terminare le registrazioni di “Smile”, il disco che avrebbe dovuto risolvere definitivamente la sfida con i Beatles. Bruce Johnston affianca Mike Love, Al Jardine e Carl e Dennis Wilson.

A seguire:
The Perception of Life (UK/1964/19’) di Peter Whitehead
Un bellissimo documentario scientifico, un quadro su come la biologia si sia evoluta parallelamente al progresso tecnologico. Realizzato nel museo e nei laboratori della Cambridge University, dove Whitehead era stato studente. “The Perception of Life” è stato filmato utilizzando tre secoli di microscopi, compreso lo strumento che svelò a Francis Crick la struttura del DNA.

Sabato 14 giugno | 19.30 | Sala Lumière 1
Omaggio a Peter Whitehead
The Fall (UK/1969/110’) di Peter Whitehead
Considerato da Whitehead il suo film più importante, “The Fall” è un’opera di straordinario valore cinematografico e una riflessione incisiva e personale sull’America di fine anni Sessanta. Girato interamente a New York, dall’ottobre 1967 al giugno 1968, “The Fall” raccoglie le testimonianze di Robert Kennedy, Paul Auster, Arthur Miller, Robert Rauschenberg e molti altri.

Sabato 14 giugno | 22.30| sala lumière 2
Selezione ufficiale
Joy Division (UK-USA/2006/97’) di Grant Gee
Nel 1976 quattro ragazzi di Manchester fondano una band, i Joy Division. Trent’anni dopo sono un punto di riferimento per molti musicisti di successo. La storia di un incrollabile sodalizio musicale, raccontata attraverso performance, foto personali e registrazioni inedite e con la presenza straordinaria dei membri della band.

Domenica 15 giugno | 19.30 | Sala Lumière 1
Omaggio a Peter Whitehead
Led Zeppelin: Live at the Royal Albert Hall (UK/1970/102’) di Peter Whitehead
Registrato sei mesi dopo l’uscita del secondo album dei Led Zeppelin, un perfetto esempio di cosa dovrebbe essere un “concert film”. Grande tecnica di ripresa e montaggio. Né credits né titoli di testa: un’ora e quaranta di una band al proprio picco espressivo, con un formidabile assolo di trenta minuti dell’indimenticabile John Bonham.
A seguire:
Rock and Pop Films (UK/1965-1969/70’) di Peter Whitehead, estratto
“Se ho inventato i videoclip? Non credo proprio!”. Eppure come non vedere nei lavori di Peter Whitehead con i Dubliners e gli Small Faces i perfetti antesignani dei video musicali? Il programma include i film realizzati con Jimi Hendrix (“Hey Joe”) e Nico (“I’m Not Sayin”), e altre rarissime sorprese provenienti dall’immenso archivio del regista.

Domenica 15 giugno | 21.30 | Sala Lumière 1
Syd Barrett
Pink Floyd London ‘66-’67 (UK/1967/30’) di Peter Whitehead
Dedicato all’amico Syd Barrett, il film è un collage di tre diverse esibizioni dei Pink Floyd: una session ai Sound Techniques Studios; un concerto sul palco dell’U.F.O. Club, centro nevralgico della scena psichedelica; e la partecipazione al “14 Hour Technicolor Dream”, leggendaria maratona di pittura, musica e luci che vide tra i protagonisti John Lennon e Yoko Ono.
A seguire:
The Pink Floyd & Syd Barrett Story (UK/2001/49’) di John Edginton
Prodotto originariamente nel 2001 per la BBC, il prezioso documentario raccoglie, oltre ad alcune rare apparizioni televisive e filmati amatoriali, testimonianze degli amici e dei collaboratori più vicini a Syd Barrett: oltre a tutti i Pink Floyd e al "quinto Floyd" Bob Klose, troviamo Mick Rock, Jerry Shirley, Duggie Fields, Peter Jenner, Robyn Hitchcock e l'ex-Blur Graham Coxon.
Proiezione di rari documenti filmati su Syd Barrett

Domenica 15 giugno | 11.00 | Sala Lumière 1
Anticipata stampa e accreditati
Domenica 15 giugno | 19.00 | Sala Lumière 1
Biografilm 2008
Scott Walker: 30 Century Man (UK-USA/2006/95’) di Stephen Kijak
Scott Walzer, l’Orson Welles dell’industria discografica, come ama definirsi lui stesso è una delle figure più enigmatiche e rispettate del rock. Il film celebra il suo percorso artistico attraverso le testimonianze di David Bowie, Brian Eno e i Radiohead. Indimenticabili le immagini in studio della lavorazione dell’ultimo album.

Lunedì 16 giugno | 19.30 | Sala Lumière 1
Omaggio a Peter Whitehead
Daddy (UK-Francia/1973/85’) di Peter Whitehead
Iniziato come un documentario sulla scultrice francese Niki de St Phalle, Daddy si trasformò in una fantasia sui tentativi di una donna di esorcizzare l’influenza del padre. Mia Martin e de Saint Phalle, le due protagoniste di questa sciarada gotica e surreale, sfogano le loro sfrenate fantasie sul vecchio patriarca, interpretato da Rainer Diez.

Martedì 17 giugno | 17.30 |Sala Lumière 1
Omaggio a Peter Whitehead
In the Beginning Was the Image: Conversations with Peter Whitehead (UK/2006/196’) di Paul Cronin
Fotografie, film, interviste televisive, home movies: Cronin traccia un complesso ritratto di Peter Whitehead, muovendosi tra passato e presente, quotidianità ed esigenze creative, piaceri della carne e ricerca spirituale. In the Beginning Was the Image non è una semplice biografia, ma una vera e propria indagine di un percorso esistenziale, di un’identità che si trasforma.

Mercoledì 18 giugno |19.30 | Sala Lumière 1
Omaggio a Peter Whitehead
Fire in the Water (UK/1977/90’) di Peter Whitehead
A requiem for the 60s: un regista, che non crede più che il cinema possa cambiare il mondo, si ritira nelle Highlands con la fidanzata per lavorare al suo ultimo film. Mette mano ai materiali, mentre la ragazza si allontana nella campagna scozzese. La Swinging London, i Rolling Stones, The Fall, la guerra in Vietnam: nel suo lavoro c’è tutto il cinema di Peter Whitehead.

L’energia e la scienza

Biografilm 2008 è generatore e recettore di Energia: le energie mentali, vitali, solari e visive si concentrano in questi cinque giorni per originare potenza creativa – pulita e rinnovabile. Il Festival attingerà energia vitale non solo da tutti gli esempi che il passato offre (come l’entusiasmo elettrico che percorreva le folle ai concerti), ma tenterà anche di riflettere, in termini quanto mai attuali, sull’importanza che l’energia riveste nel futuro di noi tutti. L’utilizzo dell’energia alternativa sarà tema dominante e sarà analizzato sia nelle sue componenti etiche sia nelle sue potenzialità scientifiche e tecniche: termini come sostenibile, rinnovabile, pulita saranno oggetto di dibattito e divulgazione. Per dare un’idea delle prospettive che questo tipo di energie possono offrire al mondo, Leonardo Maugeri - Direttore Strategie e Sviluppo dell’Eni SpA – presenterà il volume “Con tutta l’energia possibile” (Sperling & Kupfer) ed aggiornerà, in tempo reale e con l’aiuto del pubblico di Biografilm, le pagine di Wikipedia relative ai combustibili fossili e alle fonti di energia alternative.

Altro ospite, percorso da positiva ed inesauribile energia, è Margherita Hack, una delle menti più brillanti e vivaci della comunità scientifica italiana, che ha saputo divulgare un’etica che abbraccia tout court ecologia, politica e società. La Hack trascende i confini nazionali, non solo è una grande scienziata italiana ma è anche una grande testimone del XX secolo che si è distinta per creatività e libertà di pensiero. La vita, il carisma e l’ironia di questa donna saranno raccontati attraverso le immagini de Il Secolo Lungo di Marina Catucci e Roberto Salinas.

La figura che chiude questo dinamico circolo, virtuoso ed energico, è Enrico Mattei, il manager che sfidò le potenti compagnie USA, l’uomo di potere che ebbe forti capacità decisionali sia in campo imprenditoriale che politico. Dopo il 2005, Biografilm torna ad occuparsi di una delle più grandi ed influenti figure del ‘900 italiano e lo fa attraverso le pagine scritte da Giuseppe Accorinti, ex amministratore di Agip Petroli, che nel libro “Quando Mattei era l’impresa energetica – io c’ero” (Hacca) racconta, con testimonianze ricche ed appassionate, l’esperienza lavorativa e umana a fianco di Mattei.

FILM L’energia e la scienza

Mercoledì 11| 20.00| Sala Lumière 2
Selezione ufficiale, fuori concorso
Il secolo lungo (Italia/2007/52’) di Marina Catucci, Roberto Salinas
Anteprima mondiale
Margherita Hack non è solo ricercatrice di fama internazionale, ma anche divulgatrice di un’etica tout court. In questo documentario si racconta in modo intimo e spontaneo, con il suo consueto carisma e la sua penetrante ironia. Un percorso affascinante, tra vissuto personale e memoria storica di un secolo, il XX, tanto straordinario quanto terribile.
Sarà presente Margherita Hack


Giovedì 12 |18.00-22.00 |Wiki Village
Wiki Workshop – Presentazione del libro di Leonardo Maugeri “Con tutta l’energia possibile” (Sperling & Kupfer)
Coordinamento a cura di Wikimedia Italia, Associazione per la diffusione della conoscenza libera
Wiki Workshop con un ospite d’eccezione. Leonardo Maugeri, autore del libro Con tutta l’energia possibile (Sperling & Kupfer), incontrerà il pubblico di Biografilm per aggiornare assieme le complesse pagine di Wikipedia relative ai combustibili fossili e alle fonti alternative. Un’ottima occasione per farsi un po’ di chiarezza su un tema di cui tutti parlano, spesso a proposito.

Domenica 15 |16.00 | la Feltrinelli
Presentazione del libro di Giuseppe Accorinti “Quando Mattei era l’impresa energetica – io c’ero” (Hacca)
Introduce: il direttore di Biografilm Andrea Romeo
Dopo avergli dedicato un focus nel 2005, il Festival torna sulla biografia di Enrico Mattei. Una figura chiave per capire la storia dell’Italia del ‘900. L’ex amministratore di Agip Petroli, Giuseppe Accorinti, che con Mattei ha lavorato, gli dedica un libro appassionato e ricchissimo di testimonianze; sulle tracce di una visione che non finisce mai di stupire per la sua lungimiranza.

La ricerca della felicità

Sin dal primo vagito l’essere umano avverte un senso di mancanza, di insoddisfazione. Non conta l’entità dell’oggetto o del pensiero di cui sentiamo il bisogno, non importa se desideriamo un gelato alla panna o una casa che possa ripararci: ogni età, ogni condizione esistenziale è sempre e comunque alla ricerca di qualcosa che possa riempire un vuoto. Questo qualcosa, che assume significati diversi per ogni individuo, è da sempre chiamato Felicità. La felicità risulta quindi essere una parola sotto la quale vengono racchiusi i più disparati desideri.
Biografilm vuole raccontare così attraverso un ventaglio di pellicole molto diverse tra loro l’eterogeneità di desideri che guidano le azioni e i pensieri degli esseri umani alla ricerca di una “fantomatica felicità”.

Un film come Finding kraftland mette in risalto il lato bizzarro, leggero e ludico dei desideri - una felicità capace di sentirsi appagata tra montagne russe e giochi da tavolo - mentre Getting Home, film del regista Zhang Yang, pur nella sagace ironia narrativa, individua come nucleo sostanziale della felicità assolvere al proprio ruolo e seguire, contro ogni difficoltà, i propri imperativi.

La felicità può realizzarsi nell’appropriazione di qualcosa che la natura non ci ha fornito: è il caso della pellicola Hear and Now in cui un’attempata coppia, grazie ad un intervento chirurgico, sperimenta per la prima volta il senso di cui sempre era stata sprovvista: l’udito. La ricerca della felicità è anche negli esperimenti di società ideale narrati da Children of the Sun che racconta l’esperienza controversa dei kibbutz israeliani. La felicità è ricordare il proprio padre o scordarsi di un amore troppo grande, il primo tema è sviluppato da Adam Grenier, acclamato attore de Il diavolo veste Prada che fa il suo ingresso a Biografilm in veste di regista, mentre il secondo tema è narrato da Michel Gondry in Eternal sunshine of the spotless mind con Jim Carrey e Kate Winslet.

FILM La ricerca della felicità

Mercoledì 11 | 18.00 | Sala Lumière 2
Shot in the Dark (USA/2007/85’) di Adam Grenier
Anteprima italiana
Il grande pubblico lo ha visto sugli schermi in Il diavolo veste Prada, ma pochi sanno che ha recentemente esordito dietro la macchina da presa. Adrian Greiner si libera dai ruoli attoriali per raccontare se stesso e il suo viaggio da NY all’Ohio sulle orme del padre. Una storia toccante e diretta che svela il lato più intimo e personale della giovane star cinematografica.

Mercoledì 11 giugno | 24.00| Sala Lumière 1
Being Charlie Kaufman
Being John Malkovich (USA/1999/112’) di Spike Jonze
Un film bizzarro e stravagante per un doppio debutto di classe: Charlie Kaufman alla sceneggiatura e Spike Jonze alla regia. Nessuno, dopo averlo visto, riesce a dimenticare l’immagine della porta nascosta al settimo piano e mezzo che conduce nella mente di John Malkovich. Un’allucinazione? In questo film tutto è plausibile.
Giovedì 12 |18.30 |Sala Lumière 2
Selezione ufficiale, in concorso
Children of the Sun (Israele-USA/2007/70’) di Ran Tal
Anteprima italiana
Il sorprendente racconto dei “Figli del sole”: i bambini cresciuti nei kibbutz israeliani. Interviste, canzoni d’epoca e una ricchissima e straordinaria serie di home movies raccontano l’esperienza di tre generazioni, facendo luce su un’utopia sociale controversa, ancora centrale nella storia e nella mitologia fondativa dello stato di Israele.

Giovedì 12 |20.00| Sala Lumière 2
Selezione ufficiale, in concorso
Hear and Now (USA/2007/84’) di Irene Taylor Brodsky
Anteprima italiana
L’ennesima biografia familiare? Molto di più! La storia di una coppia e del suo emozionante viaggio dal silenzio al suono. Irene Taylor Brodsky racconta la straordinaria avventura dei suoi genitori, Paul e Sally, che - dopo una vita trascorsa nel silenzio - decidono di sottoporsi ad un’operazione per recuperare l’udito. Premio del pubblico al Sundance Film Festival.
Sarà presente la regista Irene Taylor Brodsky

Giovedì 12 giugno| 22.00 | Sala Lumière 2
Selezione ufficiale
Finding Kraftland (USA/2007/75’) di Richard Kraft, Adam Shell
Anteprima italiana
Eccentrica autobiografia di Richard Kraft, agente dei grandi compositori di Hollywood. La storia di un padre e un figlio lanciati in una corsa mozzafiato per realizzare ad ogni costo i loro più bizzarri desideri. Una top 10 delle loro passioni: dalle montagne russe, a 007, dai giochi da tavolo al volo in assenza di gravità. Tra i narratori Danny Elfman, Alan Menken e John Ottman.

Giovedì 12 giugno| 24.00 | Sala Lumière 2
Being Charlie Kaufman
Human Nature (USA/2001/96’) di Michel Gondry
Secondo script di Kaufman che dipinge, per l’esordio alla regia di Michel Gondry, il triangolo più insolito del cinema contemporaneo: uno scienziato che insegna ai topi le buone maniere, una “donna scimmia” e un ragazzo cresciuto nella foresta. Originale variazione sul tema del buon selvaggio, in cui Kaufman rimescola le carte col suo consueto spirito ironico e paradossale.

Venerdì 13 giugno | 11.00 | Sala Lumière 1
Anteprima stampa e accreditati
Sabato 14 giugno | 22.30| Sala Lumière 1
Biografilm 2008
Getting Home (Hong Kong-Cina/2007/97’) di Zhang Yang
Liu ha promesso al suo compagno di cantiere Zaho che, se fosse morto lontano da casa, avrebbe riportato il suo corpo alla famiglia. Ma quando a morire improvvisamente è Liu, l’amico decide di onorare a sua volta la promessa. Un Week-end con il morto alla cinese, una tragicomica odissea costellata da un susseguirsi di incontri e avventure, raccontati con irresistibile ironia.

Venerdì 13 giugno | 24.00 | Sala Lumière 2
Being Charlie Kaufman
Confessions of a Dangerous Mind (Canada-Germania-USA/2002/113’) di George Clooney
Charlie Kaufman e George Clooney (al suo esordio alla regia) mettono mano alla biografia “non autorizzata” di Chuck Barris. La storia racconta di una doppia vita: produttore televisivo di giorno e sicario della CIA durante la notte. “Se hai due vite, è facile dimenticare quale stai vivendo”.

Sabato 14 giugno | 24.00 | Sala Lumière 1
Being Charlie Kaufman
Adaptation (USA/2002/115’) di Spike Jonze
Kaufman e Spike Jonze di nuovo insieme per un film pluripremiato (un Oscar, due Golden Globe e l’Orso d’Argento a Berlino). Quando uno scrittore in crisi di ispirazione include se stesso nella sceneggiatura che sta adattando, realtà e finzione si confondono in modo inaspettato. Una satira dell'industria hollywoodiana, condotta attraverso un magistrale gioco ad incastro.

Domenica 15 giugno |22.30 | Sala Lumière 2
Being Charlie Kaufman
Eternal Sunshine of the Spotless Mind (USA/2004/108’) di Michel Gondry
Film della consacrazione per Charlie Kaufman, premio Oscar 2005 per la miglior sceneggiatura originale. Creato quasi esclusivamente con effetti speciali artigianali (più filmici che digitali), il film è un’urgente riflessione sulla rimozione della memoria. Straordinarie le interpretazioni di Jim Carrey e Kate Winslet, affiancati dai già notevoli Kirsten Dust e Elijah Wood.
La satira e il senso della vita

Se si accetta l’assioma che per giungere alla felicità bisogna prendere la vita con ironia, la satira allora diventa una cosa seria, tremendamente seria.
La satira risponde ad un'esigenza dello spirito umano e si occupa da sempre di temi rilevanti, principalmente di politica, religione, sesso e morte, e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità, semina dubbi, smaschera ipocrisie, attacca i pregiudizi e mette in discussione le convinzioni, per mostrare la realtà in tutte le sue sfaccettature.

Ciascuno a suo modo ha cercato di rispondere alla domanda “qual è il senso della vita?”, ma chi meglio dei Monty Python ha esplorato fino ai limiti del paradosso il suo significato più profondo?.
“Ed ecco il significato della vita. Beh non è niente di speciale. Siate gentili con il prossimo, non mangiate i grassi, leggete un buon libro, fate passeggiate e cercate di vivere in pace e armonia con gente di ogni fede o nazione” da il Senso della vita di Monty Python.
Biografilm dedica ai Monty Python sabato 14 giugno, una giornata delirante con una sorta di Stati generali della satira italiana, la redazione del mitico settimanale di resistenza umana Cuore, i Broncoviz e molti altri per rivedere le proiezioni dei più strepitosi sketch del Monty Python’s Flying Circus, il programma televisivo che ha rivoluzionato l’immaginario di milioni di spettatori.
La redazione di Cuore sarà di nuovo insieme per presentare il libro “Non avrai altro Cuore all’infuori di me” (BUR Edizioni) e riscoprire uno splendido fenomeno e una sorgente inesauribile di umori corrosivi sull’Italia contemporanea, un organo vitale e sabotatore – un “cuore”, appunto – annidato al centro dell’organismo moralmente e culturalmente malato del nostro Paese, ancora oggi un esempio di intelligenza militante, di “presidio” al tempo stesso ironico e serissimo della vita civile.
A chiudere il cerchio non poteva mancare Hunter Stockton Thompson,
il provocatorio, irriverente, anarchico e dissacrante reporter che ha saputo dare con il gonzo journalism uno sguardo soggettivo ma paradossalmente iper-lucido sulla realtà politica statunitense e sulla storia recente.

FILM La satira e il senso della vita

Mercoledì 11 |11.00| Sala Lumière 1
Anticipata stampa e accreditati
Giovedì 12 |21.30| Sala Lumière 1
Gonzo: The Life and Work of Dr. Hunter S. Thompson (USA/2008/120’) di Alex Gibney
Anteprima internazionale
Narrato da Johnny Depp. Con Jimmy Carter, Tom Wolfe, Gary Hart.
La biografia definitiva di una mitica figura Americana - l’uomo dei mille sorsi di bourbon, delle interminabili sniffate di cocaina e l’ inventore di un giornalismo sfacciato, irriverente e senza paura, ribattezzato “gonzo” in omaggio a un riff anarchico di James Booker. Dopo il suo suicidio la rivista Rolling Stone, dove aveva esordito, gli dedicò un intero numero.

Giovedì 12 |15.30| Sala Lumière 1
Hunter S. Thompson
Where the Buffalo Roam (USA/1980/96’) di Art Linson
Con Bill Murray, Peter Boyle, Bruno Kirby
Basato su alcuni racconti biografici di Hunter Thompson, racconta le deliranti avventure di Gonzo e del suo avvocato Oscar Acosta, soprannominato Laslow. Fin dalla conquista della sua popolarità, negli anni ’70, lo scatenato giornalista di Rolling Stone sembra del tutto incapace di restare sulla retta via.

New York e la Factory

Il viaggio di Biografilm attraverso l’America continua anche per l’edizione 2008: dopo la tappa a Woodstock e l’escursione nel filone rock anni ‘70, il percorso del festival bolognese procede con un’intrigante esplorazione nella New York dei primi anni ‘80. Biografilm ha infatti scelto di raccontare il profilo di una città al suo apice culturale, centro del mondo occidentale, in un momento storico irripetibile in cui il concetto di arte ha subìto una rivoluzione e ha cominciato a percorrere una strada mai esplorata, inaugurata da quel gruppo di pittori e musicisti che proprio nella Grande Mela emettevano i loro primi vagiti artistici. Biografilm 2008 dipingerà la biografia di New York attraverso gli occhi dei personaggi che hanno animato il fertile sottobosco artistico dei primi anni ’80, primo fra tutti il fotografo e cineasta Edo Bertoglio, che sarà ospite di Biografilm con una mostra fotografica, una retrospettiva cinematografica ed un incontro per raccontare al pubblico, con testimonianze ed immagini, la New York della Factory. Bertoglio è uno dei più importanti esponenti della downtown scene newyorchese. Biografilm rende omaggio a Bertoglio presentando i suoi film: Downtown ’81, scritto da Glenn O'Brien e prodotto da Maripol, e Face Addict del 2005, un walk-movie sul filo della memoria, fra ricordi personali, filmati e fotografie originali di chi non c'è più e di chi è sopravvissuto. In Downtown ‘81 Bertoglio ci porta tra i grattacieli della Grande Mela al massimo del suo splendore artistico e culturale. La nostra guida è Jean-Michel Basquiat, arstista travolgente e attore di una fotogenia accecante. Face Addict, ovvero “ossessionato dai volti”, è un documentario autobiografico del 2005 in cui Bertoglio compie un viaggio tra i ricordi, i primi scatti e le amicizie che lo hanno legato alla città di New York.

Biografilm Festival 2008 presenta inoltre una carrellata di film unici e indimenticabili su Andy Warhol e la Factory a cominciare dal documentario del 1965 (Andy Warhol) in cui la star della pop-art viene osservata attraverso gli occhi di Marie Menken, protagonista del cinema underground al femminile e animatrice della scena culturale alternativa newyorkese anni ’60, per finire con l’anteprima italiana del film di Ric Burns Andy Warhol: a Documentary Film, definitivo film su Warhol narrato da Laurie Anderson, in cui emerge il lato privato della sua ambigua personalità. In mezzo scorrono le pellicole di alcuni interessanti registi che hanno immortalato Warhol e la Factory, come il film di Jonas Mekas Award Presentation to Andy Warhol del 1964, Where Did our Love Go? di Warren Sonbert, Factory, October 14-25, 1965 di Danny Williams, che racconta undici giorni nel mitico studio situato al quinto piano del 231 di East 47th Street, e l’eccezionale Ciao! Manhattan di John Palmer e Davis Weisman, biografia dell’attrice preferita di Warhol Edie Sedgwick.
Le sorprese che Biografilm dedica al mitico periodo della Factory warholiana non finiscono qui. Oltre al film Pie in The Sky: The Brigid Berlin Story di Vincent Fremont e Shelly Dunn Fremont girato nel 2000 e dedicato a Brigid “Polk”, una delle muse di Warhol sopravvissute a quell’epoca, il festival presenta in anteprima italiana due interessanti pellicole: Superstar in a Housedress: The Life and Legend of Jackie Curtis di Craig Highberger, meraviglioso omaggio a Jackie Curtis, performer e commediografo che spesso amava esibirsi come una donna, e il toccante documentario A Walk into the Sea: Danny Wlliams and the Warhol Factory di Esther B. Robinson, nipote del montatore e light designer Danny Williams: la Robinson ricostruisce la vita dello zio per far luce sulla sua misteriosa scomparsa avvenuta nel 1966.

I FILM New York e la Factory

Mercoledì 11 | 16.00| Sala Lumière 2
Pop Lives! Warhol, le sue superstar e la Factory
Andy Warhol (USA/1965/22’) di Marie Menken
Una lunga giornata di Warhol riassunta in pochi minuti filmati da Marie Menken: habitué della Factory, protagonista del cinema underground al femminile e animatrice della scena culturale alternativa newyorkese anni ’60.

A seguire:
Pie in The Sky: The Brigid Berlin Story (USA/2000/75’) di Vincent Fremont, Shelly Dunn Fremont
Da erede di una delle famiglie più in vista dell’economia americana, a junkie bulimica di casa alla Factory, la biografia di Brigid Berlin riassume la rottura tra abitudini middle class del dopoguerra e anni ‘60. Artista a modo suo, ispiratrice di alcune delle migliori intuizioni di Warhol, maniacale fotografa e collezionista di registrazioni telefoniche, Brigid “Polk” è una delle poche sopravvissute di quell’epoca.

Giovedì 12| 16.00 | Sala Lumière 2
Pop Lives! Warhol, le sue superstar e la Factory
Award Presentation to Andy Warhol (USA/1964/12’) di Jonas Mekas
Nel 1964 la rivista “Film Culture” scelse Warhol per il suo riconoscimento annuale, il quale però rifiutò di andare a ritirarlo pubblicamente. Mekas decise allora di visitare Warhol alla Factory con un premio improvvisato: un cesto di frutta e verdura.
A seguire:
Superstar in a Housedress: The Life and Legend of Jackie Curtis (USA/2003/95’) di Craig Highberger
Anteprima italiana
“Jackie Curtis non è una drag queen. Jackie è un artista, un pioniere senza frontiera” (A. Warhol). Il film di Highberger è la biografia “underground-glam”, dal tragico finale, di una delle stelle più fulgide che abbiano attraversato la Factory, il performer, poeta e commediografo Jackie Curtis, che, ispirato dai suoi idoli James Dean e Joan Crawford, visse e si esibì talvolta come uomo, più spesso come donna.

Venerdì 13 | 15.00| Sala Lumière 1
Andy Warhol
Andy Warhol: a Documentary Film (USA/2006/240’) di Ric Burns
Anteprima italiana
Definitivo film fiume su Warhol - la sua ambigua figura pubblica e privata - e il suo contributo alla cultura americana. Realizzato per la PBS da uno dei maestri del documentario biografico e narrato da Laurie Anderson. La prima parte è dedicata all’infanzia di Warhol in quel di Pittsburgh, gli studi e gli inizi nel mondo dell’illustrazione. La seconda al successo artistico newyorkese e alla scena creativa che si raccolse intorno a “Drella” e la Factory.

Sabato 14|19.30| Sala Lumière 1
Pop Lives! Warhol, le sue superstar e la Factory
Where Did our Love Go? (USA/1966/15’) di Warren Sonbert
“Giornate alla Factory. Piacevoli visite, Janis, Castelli e Bellevue passano a dare un’occhiata… Gerard Malanga al lavoro… sguardi a Le Mepris e North by Northwest… Gruppi rock e l’apertura di una discoteca… Una passeggiata attraverso il Moderno. Il mio secondo film.” (W. Sonbert)
A seguire:
Ciao! Manhattan (USA/1972/87’) di John Palmer, Davis Weisman
Film tra i più originali e visionari del cinema indipendente americano anni ’70, per il quale l’inflazionata definizione “cult movie” è spesa a proposito, Ciao! Manhattan è un eccezionale documento della fine del sogno anni ’60 e della fase comunitaria della Factory, realizzato mettendo in scena, tra materiali d’archivio e ricostruzioni fiction, la biografia psichedelica della sua più fragile musa: Edie Sedgwick.

Domenica 15 |20.30 |Sala Lumière 2
Pop Lives! Warhol, le sue superstar e la Factory
A Walk into the Sea: Danny Wlliams and the Warhol Factory (USA/2007/75’) di Esther B. Robinson
Anteprima italiana
Oggi quasi dimenticato, Williams è stato non solo uno degli amanti di Warhol, ma anche un promettente montatore e regista, oltre che il mago delle luci dei “light show” montati alla Factory. La scoperta dei suoi film inediti, realizzati in quegli anni è il punto di partenza di questo toccante documentario realizzato dalla nipote per far luce sulla misteriosa scomparsa di Williams, avvenuta nel 1966.
A seguire:
Factory, October 14-25, 1965 (USA/1965/22’) di Danny Williams
Undici giorni della vita quotidiana nel leggendario studio argentato di East 47th Street, in cui appaiono Warhol, Brigid Berlin, il fotografo Billy Name, Gerard Malanga, Chuck Wein, Ondine e altri “abitanti” della Factory.

Gli sguardi femminili

Biografilm quest’anno racconta il mondo attraverso gli occhi delle donne: l’arte della downtown scene newyorchese, la vita delle nuove generazioni, la scienza e il cinema. Non a caso anche l’immagine rappresentativa del festival è una donna: Anita.
Biografilm incontra e scopre le donne che hanno saputo crearsi uno spazio nella società, sono scienziate, artiste, registe e attrici, donne fragili o incredibilmente forti, coraggiose e ribelli, che hanno saputo rappresentare la contemporaneità e anticipare i tempi.

La prima donna che incontriamo al festival è l’attrice e regista Isabella Ragonese. La giovane palermitana che ha esordito nel cinema in Nuovomondo di Crialese e che è approdata al ruolo da protagonista nell’ultimo film di Virzì Tutta la vita davanti, dove interpreta Marta, una giovane neolaureata in filosofia alle prese con le complessità tipiche del post-laurea, come la difficoltà di trovare un lavoro. Isabella Ragonese sarà la madrina di Biografilm Festival e aprirà i festeggiamenti della IV edizione che si terranno al MAMBo mercoledì 11 giugno.

Il famoso detto “la curiosità è donna” ben si lega ad una personalità che ha fatto dell’esplorazione e della ricerca i suoi cavalli di battaglia: l’astrofisica italiana Margherita Hack. La Hack presenterà il documentario Il Secolo Lungo di Marina Catucci e Roberto Salinas che la vede protagonista.

Biografilm rende omaggio all’icona per eccellenza della Nouvelle Vague Jean Seberg, con il focus “Fino all’ultimo respiro. La turbolenta passione di Jean Seberg”. Una delle attrici più complesse degli anni ’60 e ’70, ricordata per la delicata interpretazione di Patrizia in A Bout a Souffle (Fino all’ultimo respiro) di Jean-Luc Godard, visse tra la Francia e gli Stati Uniti dove interpretò ruoli in molti film di successo prima di intraprendere la devastante parabola discendente che le costò la vita. Durante i primi anni ’70, Jean Seberg si avvicinò al movimento delle Black Panthers, organizzazione rivoluzionaria afroamericana, e fu per questo perseguitata dall’FBI come “sovversiva”. Le continue minacce accelerarono le tremende crisi che portarono l’attrice alla morte, avvenuta a soli 41 anni. Una teoria del complotto ha da sempre affermato che non si trattò di suicidio.

Un’altra affascinante esponente dell’universo femminile protagonista del festival è l’americana Mimi Weddell, poliedrica artista che a novant’anni è stata considerata dal NY Magazine una delle 50 persone più belle della città di New York. La Weddell ha interpretato svariati ruoli in numerosi film e telefilm, come Law and Order e Sex and the city dove veste i panni della nonna di Stanford (l’amico gay di Carrie Bradshaw). A Biografilm Festival verrà presentato in anteprima internazionale Hats Off di Jyll Johnstone: un meraviglioso ritratto della splendida attrice novantatreenne.

Il cerchio si chiude con le donne made in NY che accompagnano l’intero festival: le protagoniste di “New York Figurines 1978/82”, mostra urbana che raccoglie alcuni degli scatti più belli della collezione Figurines di Edo Bertoglio. Le foto immortalano un pezzo di storia newyorchese e ritraggono, sullo sfondo del Lower East Side, alcune delle donne più intriganti della downtown scene: Maripol, Anna Sui, Robin Wright Penn, Debbie Harry, Anya Phillips e Wendy Whitelaw.

FILM Gli sguardi femminili

Domenica 15 |18.30| Sala Lumière 2
Selezione ufficiale, fuori concorso
Hats Off (USA/2007/84’) di Jyll Johnstone
Anteprima internazionale
A novant’anni Mimi Weddell è, secondo il NY Magazine, tra le 50 persone più belle di New York. A 93 la sua giornata è scandita da casting, servizi fotografici, lezioni di danza e canto. La sua agilità e la sua energia sfidano il tempo, il suo stile e la sua grazia ne fanno una vera e propria icona americana. Lo straordinario ritratto di una donna affascinante e singolare.
Saranno presenti la regista Jyll Johnstone e Mimi Weddell

Mercoledì 11 | 16.30| Sala Lumière 1
Jean Seberg
Incontro con Mark Rappaport e proiezioni.
From the Journals of Jean Seberg (USA/1995/97’) di Mark Rappaport
La controversa vicenda di Jean Seberg raccontata in modo affascinante e originale, ipotizzando che non sia morta e ridandole la vita grazie all’interpretazione di Mary Beth Hurt. Un percorso attraverso la sua incostante carriera e la sua vita tormentata, ma anche uno sguardo sulla cultura e sulla società americana, che si allarga fino ad abbracciare il cinema stesso.
A seguire:
Jean Seberg (USA/2007/20’) di Mark Rappaport
La storia di Jean Seberg, dal disastroso debutto in Saint Joan di Preminger al grande successo conquistato grazie a Godard, che immortala il suo straordinario fascino in Fino all’ultimo respiro.
Diventata una vera e propria icona degli anni 60, la sua carriera si consumerà in fretta tra successi e delusioni, fino ad una tragica conclusione.

Mercoledì 11| 20.00| Sala Lumière 2
Selezione ufficiale, fuori concorso
Il secolo lungo (Italia/2007/52’) di Marina Catucci, Roberto Salinas
Anteprima mondiale
Margherita Hack non è solo ricercatrice di fama internazionale, ma anche divulgatrice di un’etica tout court. In questo documentario si racconta in modo intimo e spontaneo, con il suo consueto carisma e la sua penetrante ironia. Un percorso affascinante, tra vissuto personale e memoria storica di un secolo, il XX, tanto straordinario quanto terribile.
Sarà presente Margherita Hack
Libertà d’espressione, memoria e verità

Esiste un filo che lega alcuni lavori presentati al Biografilm: il tema della libertà di espressione e della ricerca della verità. Libertà e ricerca che vanno di pari passo con la riscoperta della memoria, intesa come storia di un popolo e storia di un individuo. Un tema attuale e difficile da trattare che Biografilm Festival celebra in questa IV edizione in molte maniere.

Direttamente collegata alle tematiche di memoria storica è la novità di quest’anno: le postazioni multimediali presiedute da Wikimedia Italia, Associazione per la diffusione della conoscenza libera, in cui sarà possibile partecipare attivamente al progetto che ha rivoluzionato il concetto di sapere collettivo. Tutti i giorni, all’interno del Wiki Village, sarà possibile aggiornare direttamente le voci di Wikipedia e imparare ad inserirne di nuove.

Paul Collins, vincitore del Lancia Celebration of Lives- Biografilm 2008, è un vero e proprio appassionato della ricostruzione meticolosa delle vite altrui, specialmente quelle di personaggi poco noti. Biografo nato e scrittore unico, Collins pubblica il suo primo romanzo “La follia di Banvard” che in poco tempo diventa un caso letterario: è la sorprendente narrazione della vita di 13 personaggi realmente esistiti che, per un motivo o per l’altro, avevano quasi raggiunto la fama mondiale per poi cadere inesorabilmente nel dimenticatoio. Collins ha saputo restituire il giusto onore ad imprese importanti quanto poco conosciute.

La ricerca della verità prende talvolta strade particolari: come quella intrapresa dal regista Jonathan Demme con il suo film Jimmy Carter: Man from Plains, straordinario incontro con l’ex-presidente americano in cui viene svelato il lato più sconosciuto della sua personalità. Demme sceglie come filo conduttore il tour promozionale del libro di Carter “Palestine: Peace Not Apartheid”, argomento scottante e capace di innescare una reazione a catena di proteste ed interrogativi morali.

Il diritto di tutti alla libertà di espressione viene indagato nel coraggioso An Independent Mind di Rex Bloomstein: ispirato dall’ articolo 19 della Dichiarazione Universale per i Diritti Umani, la libertà d’espressione, il film racchiude in 90 minuti la storia di otto persone che, ciascuno a suo modo, hanno avuto a che fare con la negazione di un diritto inviolabile come la libertà di esprimere se stessi. Un altro interessante esempio di lotta per il diritto alla libertà d’espressione è rappresentato dall’ottimo documentario Freedom From Fear, girato in Birmania, della regista Milena Kaneva che sarà al Biografilm Festival nelle vesti di giurata. Il film è un’ esclusiva intervista al premio Nobel Aung San Suu Kyi, costretta dalla dittatura militare agli arresti domiciliari.
Ultimo ma non ultimo omaggio alla memoria storica è il film Pancho Villa, la revolución no ha terminado di Francesco Taboada Tabone, dedicato alla leggendaria figura del rivoluzionario Pancho Villa.

I FILM Libertà d’espressione , memoria e verità

Venerdì 13 |16.00| Sala Lumière 2
Selezione ufficiale, in concorso
Pancho Villa, la revolución no ha terminado (Messico/2006/95’) di Francesco Taboada Tabone
Anteprima italiana
Brigante. Rivoluzionario. Sanguinario. Eroe. Sono molti i misteri che circondano la vita del Generale Francisco Villa, il mitico Pancho Villa della rivoluzione messicana. Un nome che evoca enigmi insoluti e dietro cui si nasconde più di una persona. Una figura controversa a metà tra storia e leggenda, raccontata da una sarabanda di surreali narratori ultracentenari.

Mercoledì 11 | 21.30 | Sala Lumière 1
Biografilm 2008
Jimmy Carter Man from Plains (USA/2007/120’) di Jonathan Demme
Vincitore del Biografilm Lancia Award 2007 al Festival di Venezia.
La cinepresa del premio Oscar Jonathan Demme segue l’ex US-President Jimmy Carter attraverso l’America raccontando la campagna di promozione del suo libro “Palestine: Peace not Apartheid”. L’ottuagenario artefice degli accordi di Camp David ingaggia con i media una lotta senza quartiere, perseguendo con energia la sua idea della riconciliazione e della pace.

L’immaginazione al potere

Quando tutto quello che immagini si trasforma in realtà e la più strana e fantastica storia si rivela vera e dimostrabile, c’è bisogno di qualcuno pronto per raccontarla: così hanno fatto tre registi con altrettante storie di uomini che hanno fatto la Storia. Peter Entell in Shake the Devil Off ci riporta una meravigliosa storia vera di speranza e rinascita ambientata a New Orleans sei mesi dopo Katrina. Dalla Francia arriva Les Lip, l’imagination au pouvoir : il regista Christian Rouaud rievoca, attraverso il racconto dei protagonisti, lo sciopero del 1973 dei lavoratori della Lip: uno straordinario esempio di lotta pacifica nel nome della democrazia. Altro esempio di lotta al sistema è quello che ci viene offerto dalla Spagna con José Mari Goenaga che presenta il film Lucio, biografia del re dei falsari Lucio Urtubia, l’ultimo dei “bandidos buenos” che ha continuato a lavorare come muratore mentre truffava una delle più potenti banche al mondo, perché “i ladri sono le banche – dichiarò Lucio- noi, la sola cosa che cerchiamo di fare è quella di ristabilire un po' di equilibrio."

FILM L’immaginazione al potere

Sabato 14 |17.30 |Sala Lumière 2
Selezione ufficiale, in concorso
Les Lip, l’imagination au pouvoir (Francia/2007/118’) di Christian Rouaud
Un racconto a più voci: parlano i leader dello sciopero delle fabbriche Lip a Besançon, che negli anni ’70 ha sconvolto la Francia e l’Europa mobilitando le folle con lo slogan: “E’ possibile: fabbrichiamo, vendiamo e ci paghiamo!”. Un incredibile movimento di lotta che ha spinto il bisogno di democrazia a livelli mai raggiunti, senza mai cedere alla tentazione della violenza.
Sarà presente il regista Christian Rouaud

Sabato 14 |20.00| Sala Lumière 2
Selezione ufficiale, in concorso
Lucio (Spagna/2007/93’) di Aitor Arregi, José Mari Goenaga
Anteprima italiana
Il mondo è pieno di anarchici. Molti hanno compiuto furti o contrabbando. Un po’ meno hanno discusso le strategie con Che Guevara o salvato la pelle al leader delle Pantere nere. Solo Lucio ha fatto tutto questo, oltre a truffare per 25 milioni di dollari la Citibank, usando il denaro per le cause in cui credeva. E senza perdere un giorno del suo lavoro da muratore.
Saranno presenti in sala Lucio Urtubia e il regista José Mari Goenaga

Sabato 14 | 11.00| Sala Lumière 1
Anticipata stampa e accreditati
Domenica 15 |16.00| Sala Lumière 2
dopo
Lo sguardo ritrovato (Italia/2007/16’) di Marco Ottavio Graziano
An Independent Mind (UK/2007/90’) di Rex Bloomstein
Anteprima italiana
Come convivresti con la minaccia di venire arrestato per aver disegnato una vignetta sul tuo presidente? Che effetto farebbe essere torturato per aver scritto una poesia? O essere esiliato per aver cantato una canzone? Otto personaggi fanno i conti con uno dei più importanti e controversi diritti umani: la libertà di espressione.
Sarà presente il regista Rex Bloomstein

Venerdi 13| 22|Sala Lumière 2
Selezione ufficiale, in concorso
Shake the Devil Off (Svizzera/2007/99’) di Peter Entell
Sei mesi dopo che Katrina ha devastato New Orleans, la chiesa di St. Augustine rischia di chiudere. Ma la gente non vuole perdere anche questo simbolo di libertà e fratellanza, che si dice essere la culla del jazz. Mentre Padre LeDoux invita alla pazienza, i musicisti decidono di passare all’offensiva. Una straordinaria storia di lotta, speranza e rinascita.

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Per maggiorni informazioni: http://www.biografilm.it/2008/index.php

Diverse Sedi di Bologna:
Biblioteca della Cineteca
Biografilm Village
Cinema Lumière 1
Cinema Lumière 2
Galleria Artsinergy
la Feltrinelli | International
la Feltrinelli | Librerie
MAMbo
Museo Civico Archeologico

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dal 30/10/2015 al 7/11/2015

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