L'intervento di Gilda Scaglioni e' un percorso attraverso lo spazio, concepito come luogo chiuso, quasi segreto e intimo, come un armadio, dove sottovesti coperte di trine, camicie da notte leggere e vestine battesimali ricamate restano sospese nell'ambiente. La conferenza di Angela Vettese, in occasione del Congresso Mondiale IFOAM dell'Agricoltura Biologica, ha come tema "Arte contemporanea e manipolazioni della natura. Dalla Land art degli anni Settanta ai giochi genetici di oggi".
Inaugurerà sabato 14 giugno 2008 alle ore 19.00 presso Palazzo Santa
Margherita, in corso Canalgrande 103, 37 Gradi, installazione di Gilda
Scaglioni (Modena, 1977), ultimo appuntamento prima della pausa estiva di
Area Progetto.
La rassegna, dedicata ai giovani artisti attivi nel territorio modenese,
promossa e organizzata dalla Galleria Civica di Modena
<http://www.comune.modena.it/galleria> e dall'Ufficio Giovani d'Arte
comunale <http://www.comune.modena.it/gioarte> , presenta in questo caso il
lavoro di una poliedrica artista modenese la cui ricerca attraversa il
disegno, l'installazione e il video.
L'intervento è incentrato sull'idea di un percorso attraverso lo spazio,
concepito come luogo chiuso, quasi segreto e intimo, come un armadio, dove
sottovesti coperte di trine, camicie da notte leggere e vestine battesimali
ricamate restano sospese nell'ambiente e diventano al tempo stesso ostacolo
al nostro procedere e simbolo della violazione dell'intimità altrui.
Ricami rosso sangue, intessuti a mano sulle vestine da bambino, ripercorrono
brani tratti dal rito del battesimo e rimandano all'atmosfera cerimoniale e
mistica della purificazione. Lo spettatore è invitato a toccare gli
indumenti appesi che diventano tramite per un viaggio immaginario nella
memoria delle prime esperienze infantili della scoperta e dell'incognito.
L'installazione parla delle infinite e complesse relazioni che si
intrecciano intorno all'idea di maternità: attaccamento e separazione,
dipendenza ed emancipazione, protezione e autoconservazione. Anche il titolo
dell'opera 37 gradi allude al legame con la relazione materna: si riferisce
infatti alla temperatura interna del ventre durante la gravidanza. La scelta
ribadisce la dimensione intima e protettiva dell'installazione nello spazio.
Durante l'inaugurazione si esibirà in una performance dal titolo Niña
pequeña chiquita hermosa preciosa la danzatrice Daina Pignatti. L'artista si
esibirà in una danza soave e leggera che coinvolgerà lo spettatore facendolo
partecipare all'intimità del momento insieme alla figlia neonata Adele, alla
quale sussererà una canzone all'orecchio.
La performance avrà luogo lungo lo scalone di accesso alla Sala Grande,
nella zona dell'ammezzato, su di un tatami, in un'atmosfera intima e
accogliente.
Area Progetto è uno spazio che dal 2005 la Galleria Civica di Modena
<http://www.comune.modena.it/galleria> , in collaborazione con l'Ufficio
Giovani d'Arte del Comune di Modena <http://www.comune.modena.it/gioarte> ,
dedica agli artisti under 35 del suo territorio. I giovani sono invitati a
esporre un'opera progettata appositamente per porsi in relazione con gli
spazi architettonici di Palazzo Santa Margherita, nella zona dello scalone
principale.
Al loro lavoro la Galleria Civica dedica un pieghevole a colori con immagini
e testo critico.
L'iniziativa è curata da Ornella Corradini per l'Ufficio Giovani d'Arte, da
Silvia Ferrari e Serena Goldoni per la Galleria Civica di Modena e ha
ospitato fino ad ora gli interventi di Rocco Bizzarri, Michela Lorenzi,
Laura Serri, Davide Bertocchi, Claudia Collina, Leonardo Greco, Chiara
Tagliazucchi, Fabio Bonetti, Matteo Serri, Franco Hüller, Laura Renna,
Chiara Forti, Simone Fazio, Elena Ascari e Fausto Corsini.
Gilda Scaglioni è nata a Modena nel 1977 e attualmente vive e lavora a
Torino. Ha frequentato l'Istituto Superiore di Industrie Artistiche a
Firenze. Inizia la propria attività artistica nell'ambito del design con i
progetti per una serie di abiti per il teatro-danza di Paolo Deganello e
Nanni Strada. Lavora con il disegno, il video e soprattutto l'installazione
ambientale in cui riesce a raccogliere tutte queste specificità artistiche
in opere di grande suggestione e coinvolgimento emotivo.
Mostre personali: Femminina gradi 37, installazione, galleria adelinquere,
Torino, Punkpony and friend, collaborazione con ter et bantine, collezione
autunno-inverno 2004-2005, intervento sui capi con illustrazioni (2004),
Bubbles, abiti per ballerine, spazio zero zone, Milano, (2003), Sogno 0.0,
videoinstallazione sonora, tenax, Firenze (2002)
Mostre collettive: Gemine Muse, Bilderlexicon, installazione, (2007) Scout #
2, galleria a.k.a., Roma (2005), Intrecciano, spazio Foro Boario Modena,
(2004), I sette re di Roma, evento adidas presso lo Spazio 40 °, Roma, A
bagnomaria, 50 ° Biennale di Venezia, Flip, my home, evento per il Salone
del Mobile presso Store Diesel Stayl Lab, Milano (2003), 10 routes tra
quotidiano e immaginario, Chiostri della Ghiara, Reggio Emilia (2002)
Daina Pignatti è nata a Modena nel 1980. Dopo aver conseguito il diploma
all'Accademia Nazionale d'Arte "S. D'Amico" si è perfezionata con diverse
compagnie ed istituzioni italiane e straniere. Danza e teatro nella sua
carriera iniziata nel 1998 con "Ubutango" per la regia di L. Archibugi, ma
anche insegnamento, laboratori, video, regia e coreografia.
In occasione del Congresso Mondiale IFOAM dell'Agricoltura Biologica
<http://www.modenabio2008.org> che si terrà a Modena dal 16 al 20 giugno
2008, sabato 14 giugno alle ore 18.00, presso la Sala Grande di Palazzo
Santa Margherita, Angela Vettese, Direttrice della Galleria Civica di
Modena, terrà una conferenza dal titolo Arte Contemporanea e manipolazioni
della natura. Dalla Land Art degli anni Settanta ai giochi genetici di oggi.
La conversazione, ad ingresso gratuito, si inserisce nel ricco programma di
eventi dedicati al Biologico organizzato dal Consorzio ModenaBio 2008
costituito da Provincia di Modena <http://www.provincia.modena.it> e AIAB
<http://www.aiab-emiliaromagna.it/home/> Emilia Romagna, incentrato in
particolare sui principi IFOAM dell'Agricoltura Biologica: Salute, Equità
Solidale, Ecologia e Cura.
"A partire dagli anni Sessanta - scrive Angela Vettese - in parallelo con
l'emergere dei primi studi allarmati sullo stato del pianeta, sulle
tematiche ecologiche, sull'abuso delle risorse naturali da parte dell'uomo
e, in particolare, dei Paesi occidentali, hanno preso corpo ricerche
artistiche su questi temi, connotate da un linguaggio spesso sperimentale.
Si colloca in quegli anni la nascita della Land Art, degli Earthworks, di
opere fatte con materiali quali polline, cera, grasso animale e altri
elementi tratti dall'universo vegetale.
Nel corso dei decenni successivi e in particolare negli anni novanta nuove
leve di artisti si sono rivolte anche al tema della paura di contaminazioni
genetiche e in generale ai problemi destati da un futuro che si immagina
ricco di ribellioni e mostruosità nate dalla violenza umana sul corpo
naturale.
L'ambito denominato Post Human, ha così indagato attraverso sultura, video,
fotografie ma anche piante e animali manipolati il panorama che potrebbe
attorniarci si perdessimo - o se non riuscissimo a conquistare affatto - il
rispetto della natura vivente come ci è stata consegnata da millenni di
lenta evoluzione".
Inizio conferenza Sabato 14 giugno 2008 alle ore 18
Inaugurazione mostra sabato 14 giugno 2008, ore 19
Palazzo Santa Margherita
corso Canalgrande 103 - Modena
Orari da martedì a domenica, festivi inclusi 10.30 13.00 | 16.00-19.30 lunedì chiuso
Ingresso gratuito