Ap-Art
Salerno
Parco Arbostella, 3

PierFrancesco Mastoberti
dal 17/6/2008 al 29/6/2008

Segnalato da

Antonio Tateo




 
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17/6/2008

PierFrancesco Mastoberti

Ap-Art, Salerno

Arte classica dalla tradizione all'innovazione. La mostra presenta un artista che pone grandi interrogativi sulla direzione di un arte piuttosto tradizionale, che ricorre a figure non finite, solo abbozzate. A cura di Antonio Tateo.


comunicato stampa

Anche quest'anno la galleria ''Ap-Art'', arte in apprtamento, chiude la sua vivace attività con un ennesima mostra-seminario destinata allo ''acculturamento'' all'arte contemporamea delle giovani generazioni. Di proprietà della professoressa Maria Gabriella Guglielmi, titolare della cattedra di storia della fotografia presso l'Università di Salerno, con la collaborazione del curatore dello spazio, il prof. Antonio Tateo, asua volta artista, la galleria si presta a chiudere, per la pausa estiva, l'attività espositiva destinata agli allievi della cattedra, presenta uno artista che pone grandi interrogativi sulla direzione di un arte piuttosto tradizionale. Le opere di Pier Francesco mastoberti, infatti, pur presentando gli stilemi di un'arte figurativa, solleva nel fruitore inquietandi riflessioni. La connotazione delle opere del medico- artista Mastorberti, e profondamente legate al ''senso'' dei gruppi sociali subalterni, i quali avevano le chiavi per costruire un ''senso'' etico necessario per la sopravvoivenza del gruppo stesso.

Basta leggere le analisi di De Martino che parlva apertamente di un ''ristabilire'' un equilibrio perduto, per comprendere l'importanza di quel vissuto, nient'affatto intriso di ''superstizione e magia''.

Ebbene l'artista medico ''ricorrendo alle figure volutamente non finite, solo abbozzate - ci torna alla mente la tecnica impressionista e la scultura di Medardo Rosso - così scive la prof. Guglielmi - l'artista è tutto teso a cogliere nelle maschera tragica-grottesca di un Pulcinella ( tema prevalente delle sue opere esposte, ndr), gli stati d'animo più eelementari dell'uomo: lo stupore, la meraviglia....''. Un elemento pittorico-grafico-scultoreo che suscita inquietudini paragonabili al quelle che esprime la figura delle ''bocche urlanti'' raffigurate da Leonardo a Munch, Insomma, Mastoberti ripropone l'eterna ansia del vivere degli uomini nei secoli, ancora oggi attuale e che traspare nelle figure di Pulcinella e altre riconducibili ad altrettante figure simboliche della cultura subalterna.

Farsa e tragedia le leggeremo in questa occasione espositiva di uno spazio piuttosto attento a ''acculturare'' in modo non terrorista le giovani generazioni, non abituate ad un'arte che non sia autoreferenziale, nè di mercato, ma ad un'arte che pone seri interrogativi sul destino dell'uomo. La mostra sarà segnata, la sera dell'inaugurazione, da un apposito seminario per gli studenti dell'Unisa, con relativo debito formativo, perchè prendano visione di un ''figurativo'' non estetico, ma ''riflessivo'' e connotato fortemente.

A gestirlo, oltre i due docenti, vi saranno neo laureati del corso dei Beni Culturali della Facoltà di Lettere, i cui nomi sono Emma Caterina, Carmen Calcaterra, Valentina Parrella e Matilde Mastroberti, oltre l'artista. Dopo la pausa estiva l'Ap-Arta riprenderà la sua attività con le stesse motivazioni e di queste, poi, scriveremo dandone ampia comunicazione.
Antonio Tateo

Ap-Art
Parco Arbostella, 3 - Salerno
Ingresso libero

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PierFrancesco Mastoberti
dal 17/6/2008 al 29/6/2008

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