Diario giapponese. Immagini di oggi tra ieri e domani. Un racconto per immagini quotidiane in bianco e nero, colte da occhi europei alla ricerca di contrasti, una raccolta di istantanee tra Kyoto, Tokyo e la sua provincia, scattate sulle metropolitane e nelle scuole di campagna, nelle strade caotiche e nel silenzio dei templi.
In programma dal 19 giugno al 31 luglio 2008 alla Sala Santa Rita di Roma "Diario Giapponese. Immagini di oggi tra ieri e domani", la mostra fotografica di Andrea Quattrini, che racconta in 32 fotografie - stampate manualmente su carta baritata - la particolare esperienza artistica vissuta da Quattrini nel Paese del Sol Levante.
La mostra è promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, con il patrocinio dell'Ambasciata del Giappone in Italia e dell'Istituto Giapponese di Cultura in Roma (Japan Foundation), e organizzata dalla Fondazione Italia Giappone in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Un racconto per immagini in bianco e nero, tratte dal quotidiano, colte da occhi europei alla ricerca di contrasti, una raccolta di istantanee tra Kyoto, Tokyo e la sua provincia, fotografie scattate sulle metropolitane, nei treni e nelle scuole di campagna, nelle strade caotiche e nel silenzio dei templi. Sacralità e nevrosi, dolcezze e solitudini. L'armonia del vecchio e le fughe del nuovo. Al centro l'uomo e le sue paure, le speranze, le sconfitte e le vittorie di tutti i giorni. Tra passato e futuro, contraddizioni del tempo presente. Un passato lontanissimo che resiste e un futuro ancor più distante: il Giappone di ieri e di domani.
«Dai finestrini le risaie scorrono veloci. Il display rosso in fondo al vagone segna 240; a questa velocità il Nozomi, uno dei treni proiettile di ultima generazione, divora i 513,6 km che separano Kyoto da Tokyo in 2 ore e 21 minuti. Flora aggiorna il suo blog, lo fa con il telefono cellulare, coloratissimo e sempre connesso ad internet. Accanto a lei una madre e sua figlia, entrambe in kimono, maneggiano con cura i loro piccoli vassoi di lacca ricolmi di sushi e le ciotole di tè verde; tornano a casa dopo una giornata trascorsa fra i templi di Kyoto. Usano le bacchette delicatamente, cenano in silenzio: vorrei scattare una foto ma preferisco non disturbare. Rifletto sui kimono, il riso bianco, l'alta velocità, gli schermi al plasma nel vagone. Al mio amico Wynn non sfugge l'espressione stupita del mio volto. Lui vive in Giappone da 30 anni ed è abituato a tutto questo, mi sorride, chiude gli occhi e schiaccia un pisolino»
Andrea Quattrini
Andrea Quattrini nasce a Roma nel 1967 dove vive e lavora nel settore della comunicazione.
La passione per la fotografia lo accompagna sin dall'adolescenza e il bianco e nero è il suo linguaggio. Attraverso questa tecnica interpreta l'uomo ed il mondo che lo circonda con una visione interiore e del tutto personale: "[…] la fotografia è per me il mezzo più facile per comunicare quello che vivo, quello che vedo. Potrei farlo con il disegno, la pittura, la scrittura, la musica, ma non ne sono capace, la fotografia è la forma di comunicazione che forse mi riesce meglio, almeno spero". Fotografo discreto e sensibile, ama usare l'obbiettivo come uno strumento di conoscenza di persone, luoghi e storie dal quotidiano. Le sue immagini sono caratterizzate da rigore, pulizia e accuratezza dei tagli. Lavora a progetti personali, ispirati anche da viaggi decisi all'ultimo minuto che gli permettono di scoprire luoghi e volti inaspettati; è su questi percorsi di vita che realizza mostre e pubblicazioni in Italia e all'estero. La fotografia è per lui comunicazione, creatività e lavoro manuale: utilizza macchine fotografiche prive di automatismi, sviluppa e stampa personalmente le sue immagini. È un procedimento che richiede tempo, calma e pazienza, quasi un cerimoniale cristallizzatosi nel tempo: "[…] mi piace il rituale della camera oscura, la preparazione dei chimici, l'attesa, a volte ansiosa, che intercorre tra lo scatto ed il momento in cui si tira fuori il film dalla tank per appenderlo ad asciugare. Poi c'è la stampa, attraverso la quale posso ancora intervenire creativamente sull'immagine finale". Il bianco e nero come istinto: "[…] qualcuno ha detto che i nostri sogni sono in bianco e nero e forse è proprio così."
Venerdì 20 giugno 2008 alle ore 17.00, in occasione della mostra "Diario Giapponese. Immagini di oggi tra ieri e domani", la Maestra Mayumi Mezaki, dell'antica Scuola Ikenobo di Kyoto, presenta presso la Sala Santa Rita "L'ARTE DI DISPORRE I FIORI: IKEBANA TRA TRADIZIONE E ATTUALITÀ" una dimostrazione di composizioni floreali artistiche, moderna interpretazione degli stili e principi della cultura giapponese dell'Ikebana.
Ingresso libero.
Organizzazione: Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali, Fondazione Italia Giappone in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
Promotore: Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali con il patrocinio di: Ambasciata del Giappone in Italia e Istituto Giapponese di Cultura in Roma (Japan Foundation)
Ufficio stampa Zetema Via Attilio Benigni 55/59, 00156 Roma tel 06 820771 ufficiostampa@zetema.it
Inaugurazione 18 giugno ore 18
Sala Santa Rita
Via Montanara (adiacente Piazza Campitelli) Roma
Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00 - sab e dom chiusa
Ingresso libero