Museo Archeologico Regionale MAR
Aosta
piazza Roncas, 12
0165 275902 FAX 0165 230537
WEB
Augusta fragmenta
dal 18/6/2008 al 25/10/2008
tutti i giorni dalle 9 alle 19

Segnalato da

Ufficio stampa Regione




 
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18/6/2008

Augusta fragmenta

Museo Archeologico Regionale MAR, Aosta

Vitalita' dei materiali dell'antico da Arnolfo di Cambio a Botticelli a Giambologna. Un articolato progetto espositivo, curato da Mario Scalini, che intende valorizzare le ricchezze di Aosta romana e offre una riflessione sulla complessa linea di sviluppo del gusto antiquario umanista. Capolavori di pittura e scultura dialogano con oggetti di arte applicata, manufatti antichi in pietre dure, sculture classiche e frammenti architettonici.


comunicato stampa

“Augusta fragmenta. Vitalità dei materiali dell’antico da Arnolfo di Cambio a Botticelli a Giambologna” è il titolo dell’esposizione che, dal 19 giugno al 26 ottobre, si svilupperà nelle sedi del Museo Archeologico Regionale e del monumentale Criptoportico forense di Aosta. La mostra è il frutto della collaborazione instauratasi tra l’Assessorato Istruzione e Cultura della Valle d’Aosta e la Soprintendenza Speciale per il Polo museale della Città di Firenze e presenta un articolato progetto espositivo, curato dallo storico dell’arte Mario Scalini, che intende valorizzare le ricchezze di Aosta romana offrendo nel contempo una riflessione sulla complessa linea di sviluppo del gusto antiquario umanista, che vide dopo un primo apprezzamento generico delle antichità romane, un progressivo affinarsi delle conoscenze sino all’affermarsi di un approccio filologico.

Dal Medioevo e con un notevole incremento nel Rinascimento e nel primo Manierismo, si assiste a un consapevole reimpiego di materiali costruttivi e di varia natura tratti dalle vestigia antiche esistenti nella penisola e provenienti da scavi archeologici più o meno sistematici o ritrovamenti occasionali.

Nell’ambito degli eruditi, che già dal Trecento avevano iniziato a considerare i pezzi archeologici come fonte di ispirazione, si affermò presto un rispetto reverenziale per gli stessi materiali e le collezioni fiorentine sono uno dei più complessi e sfaccettati specchi di questa predilezione.

Solamente i Musei Vaticani possono vantare una concentrazione di opere antiche paragonabile anche nel senso della ricontestualizzazione e mai è stato messo a fuoco in maniera puntuale in una esposizione quale processo di reinvenzione subirono i reperti romani durante i due secoli culminanti della ‘nascita’ del mondo moderno.

Al tempo dell’unità italiana, quando ancora le leggi di tutela del nascente stato non riuscivano a bloccare l’emorragia di opere da contesti collezionistici formatisi in epoche storiche, un mercante di grido, Stefano Bardini, riuscì a comporre una straordinaria raccolta che, finendo congelata a seguito della legislazione di tutela elaborata a partire dal 1909, si mantenne pressoché senza eccezioni nel palazzo che ospitava anche la galleria di vendita a Firenze e che un tempo era appartenuto alla famiglia Mozzi.

Aosta si propone come sede ideale per sviluppare una tematica sullo spoglio collezionistico delle vestigia romane per l’imponente quantità di resti che conserva e per il saccheggio probabilmente sistematico cui deve essere stata soggetta nel tempo proprio a vantaggio dei collezionisti e dei dinasti che attraverso l’aulicità di resti e materiali ammantarono di quella autorità ‘augustea’, che irradiava dal possesso di tali beni, la propria legittimazione all’esercizio del potere.

Per dar corpo a un lapidario che attesti alcuni dei caratteri salienti di questa ‘epopea antiquaria’ si farà confluire nel Criptoportico Forense della città di Aosta una cospicua selezione di questa ricca raccolta del tutto inedita. Si potranno così ammirare alcuni monumentali prodotti dei primi secoli dell’impero come la statua in nudità eroica di un imperatore, già creduto Augusto ma probabilmente Claudio, due statue femminili al vero e un considerevole numero di are e basi figurate e recanti iscrizioni nonché un certo numero di capitelli monumentali e di parti architettoniche significative, urne cinerarie, cippi e simili.

Negli spazi del Museo Archeologico Regionale di Aosta, inoltre, l’esposizione temporanea vedrà protagonisti capolavori di pittura e scultura di artisti quali Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Filippino Lippi, Sandro Botticelli e Giambologna che dialogheranno con oggetti di arte applicata, manufatti antichi in pietre dure, sculture classiche e frammenti architettonici. Tale iniziativa senza precedenti è stata già auspicata dalle Soprintendenze coinvolte e costituirà l’evento espositivo più importante della stagione estiva.

L’esposizione consentirà al visitatore di percorrere un suggestivo itinerario che dalle sale del Museo Archeologico Regionale, in cui sono esposte opere quali un’Annunciazione del Botticelli proveniente dalla Galleria degli Uffizi, si snoda attraverso il Criptoportico Forense per giungere fino al Teatro Romano di Aosta.

La rassegna sarà corredata da un catalogo bilingue italiano–francese di Silvana Editoriale.

Ufficio stampa Spaini & Partners
via R. Francardi 26 - 56128 Pisa tel 050 36985 info@spaini.it

Giovedì 19 giugno alle ore 18, l’Assessore all’Istruzione e alla Cultura, Laurent Viérin, inaugura la mostra

MAR-Museo Archeologico Regionale
piazza Pietro Leonardo Roncas, 12 Aosta
tutti i giorni dalle 9 alle 19
Ingresso: € 5,00 intero, € 3,50 ridotto in abbinamento con l'ingresso alla mostra L’alchimia dell’arte contemporanea. Opere dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presso il Centro Saint-Bénin € 6,00 intero, € 4,00 ridotto

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