Una selezione di lavori ripercorre la ricerca di Pantin dalla fine degli anni '90 fino ad oggi: New landscapes, Chelsea Galleries e Studio informale sull'architettura ibrida, Vol.I. La narco-architettura e i suoi apporti alla comunita'. Le tre serie sono dedicate tutte ad un'idea di paesaggio immaginifico, metafisico, legato al ricordo all'idea di souvenirs. A cura di Alberto Salvadori.
a cura di Alberto Salvadori
Per la prima volta a Firenze vengono esposte le fotografie dell’artista
venezuelano Luis Molina- Pantin. Una selezione di lavori ripercorre la
ricerca di Pantin dalla fine degli anni ‘90 fino ad oggi: New landscapes,
Chelsea Galleries e Studio informale sull’architettura ibrida, Vol.I. La
narco-architettura e i suoi apporti alla comunità. (Calì-Bogota, Colombia)
2004-2005, costituiscono il percorso della mostra.
Le tre serie sono dedicate tutte ad un’idea di paesaggio immaginifico,
metafisico, legato al ricordo all’idea di souvenirs, mettendoci di fronte la
presenza dell’assenza di un luogo, di un oggetto, di una terribile storia di
sfruttamento e arricchimento tramutata in una grottesca allegoria
architettonica.
La mostra sarà allestita nello spazio BardiniContemporanea che si propone
come nuovo luogo per Firenze dedicato all’arte di oggi.
Luis Molina-Pantin venezuelano è nato a Ginevra nel 1969 e vive a Caracas.
Dal 1992 ha al suo attivo un’intensa attività espositiva internazionale,
documentata in cataloghi e monografie, e le sue opere si trovano in
collezioni private e museali. Ha partecipato alla IV Bienal di Mercosur di
Porto Alegre, in Brasile, alla 25° Bienal de Sao Paulo, alla 7° Bienal de La
Habana. Mapas Abiertos Fotografia Latino Americana 1991-2002, Fundacion
Telefonica.
In Italia ha recentemente esposto alla Federico Luger Gallery (aprile-maggio
2008) la serie “Narco-Architettura e il suo contributo alla società”;
l’intera mostra sarà esposta alla Biennale di Gwangju 2008, Corea del Sud,
curata da Okwui Enwezor.
Inaugurazione 23 giugno 2008
Villa Bardini
Costa San Giorgio, 4 - Firenze