Retrospettiva. La mostra riunisce piu' di 200 opere e conferma il posto determinante che occupo' Kees Van Dongen durante i primi 15 anni del XX secolo e del suo ruolo unico di ritrattista in seno al Fauvismo, contribuendo a modificare l'immagine di un movimento che si era maggiormente indirizzato verso i paesaggi.
L’esposizione retrospettiva concepita e co-prodotta dal Nuovo Museo Nazionale di Monaco e dal Museo delle Belle Arti di Montreal, in partenariato con il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, è senza dubbio la più importante manifestazione dedicata a Kees Van Dongen dopo quella del Museo d’Arte Moderna di Parigi del 1990.
Essa riunirà più di 200 opere delle quali alcune non esposte al pubblico da più di mezzo secolo.
Organizzato congiuntamente dal Nuovo Museo Nazionale di Monaco e dal Museo delle Belle Arti di Montreal, in partenariato con il Museo Boijimans Van Beuningen di Rotterdam, questa grande esposizione delle opere di Kees Van Dongen (Delfshaven, Olanda 1877 – Monaco, 1968) è realizzata in collaborazione con la famiglia dell’artista. Grazie alle opere maggiori recentemente acquistate dal Nuovo Museo Nazionale di Monaco e con il sostegno di grandi istituzioni come il Museo Nazionale d’Arte Moderna , il Centro Pompidou e il Museo d’Arte Moderna della città di Parigi, questa esposizione raggrupperà più di 130 tele molto importanti, una quarantina d’opere su carta, delle ceramiche e dei libri illustrati dall’artista.
L’esposizione confermerà il posto determinante che occupò da Kees Van Dongen durante i primi quindici anni del XX° secolo e del suo ruolo unico di ritrattista in seno al Fauvismo, contribuendo a modificare l’immagine di un movimento che si era maggiormente indirizzato verso i paesaggi. La stravaganza e la virulenza delle tele di Van Dongen suscitarono immediate reazioni all’estero, più particolarmente in seno al gruppo degli artisti espressionisti del gruppo « Die Brücke» in Germania il quale, alla pari dell’orientalismo che si prefigurava nelle opere di Matisse, colloca van Dongen come figura di primo piano dell’ avanguardia.
Le sue opere, eclatanti ed impudiche, spesso paragonate a delle « prodigiose orge di luce, calore e colore », testimoniano l’affermazione del suo stile personale in seno all’arte moderna, accanto a quelle di Matisse e di Picasso.
Questa esposizione offrirà inoltre una prospettiva inedita sull’artista, alla luce della nuove ricerche e della presentazione di opere ad oggi ancora poco conosciute. Infatti particolare attenzione sarà dedicata ad illustrare la produzione giovanile di Van Dongen che si svolse durante gli anni che hanno preceduto il Fauvismo, ai tempi in cui la sua arte era sovvenzionata dal commerciante Ambroise Vollard e dal critico Felix Fénéon. Questa mostra riunirà dunque un gran numero di disegni del giovane Van Dongen (realizzati in gran parte per dei giornali satirici), che qui saranno esposti e valorizzati in un contesto più ampio.
Alla fine della 1^ guerra mondiale, Van Dongen acquista la sua notorietà nella alta società degli « anni folli », soprattutto come ritrattista delle più grandi personalità in questa « epoca dei cocktail ». La mostra comprenderà un gruppo ristretto, ma ben definito, di queste grandi composizioni, a testimonianza di un vero spaccato di vita, di un epoca che si voleva fosse senza pensieri.
Nouveau Musee national de Monaco
4, Quai Antoine Ier - Monaco