I gioielli della collezione Perusini. Sono esposti circa 600 preziosi, relativi alle tipologie ornamentali femminili e maschili, ai donativi nei riti di passaggio, alla religiosita', al mondo degli amuleti, con la presentazione di alcune specifiche aree a confronto con il Friuli, la Sicilia, la Valsesia e la Dalmazia.
Si terrà dal 27 giugno al 30 novembre 2008 presso palazzo Giacomelli in via Grazzano, nuova sede del Museo etnografico del Friuli (Museo friulano delle arti e tradizioni popolari) la mostra “Ori e Rituali, I Preziosi i gioielli della collezione Perusini” grazie alla disponibilità del Sovrano Militare Ordine di Malta, attuale proprietario della collezione, al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia.
In un itinerario rivolto a sottolineare la ricerca e lo studio di Gaetano Perusini, saranno esposti circa 600 preziosi, relativi alle tipologie ornamentali femminili e maschili, ai donativi nei riti di passaggio (l’infanzia, il fidanzamento e il matrimonio, il lutto), alla religiosità, al mondo degli amuleti, con la presentazione di alcune specifiche aree a confronto con il Friuli, la Sicilia, la Valsesia e la Dalmazia.
La mostra costituisce un primo passo verso l’apertura del nuovo museo cittadino, attualmente in corso di definizione e intende rendere omaggio allo studioso, scomparso poco più di trent’anni fa, e che si era in prima persona impegnato per la nascita di una struttura museale dedicata a studiare, valorizzare la cultura demologia friulana, donando anche materiali, soprattutto i costumi popolari, raccolti con l’etnografa, pittrice e sceneggiatrice Lea D’Orlandi.
La rassegna si avvale anche della collaborazione del Museo di storia naturale che ha allestito una sezione mineralogica relativa all’individuazione di molte delle pietre trattate nei gioielli. Il catalogo della mostra, curata dal conservatore dei Civici Musei, Tiziana Ribezzi, propone alcuni studi accanto al ricco corredo iconografico con interventi di Gian Paolo Gri, sulle tipologie e le funzioni dei gioielli popolari, di Enrico Lucchese, sui preziosi nella pittura e nella scultura del Friuli Venezia Giulia, dal Medioevo al Neoclassicismo, di Gabriella Bucco con un excursus sugli orafi udinesi, di Silvana Altamore sul corpus di gioielli siciliani, il percorso espositivo illustrato da Tiziana Ribezzi e un’intervista con Novella Cantarutti, rivolta a comprendere le motivazioni che spinsero Perusini ad avviare la collezione di preziosi.
La mostra si articola nelle seguenti sezioni:
1)Gaetano Perusini, la collezione degli ori e la passione per gli amuleti.
La sezione di apertura introduce alla figura del grande studioso e collezionista, ai suoi studi dedicati al mondo degli amuleti, con una documentazione delle diverse tipologie di preziosi apotropaici che per materiali, forma e significato simbolico erano utilizzati come oggetti protettivi.
2) Preziosi e i riti di passaggio.
Oggetti preziosi donati per proteggere l’infanzia, gioielli legati all’evolversi delle diverse tappe della vita e dei legami affettivi, il corredo ornamentale simbolo della condizione di lutto.
3)Gioielli: superfluo o necessario?
Vengono presentate le tipologie femminili e maschili dei preziosi destinati a ornare diverse parti del corpo: orecchini, collane, pendenti, spille, braccialetti, anelli, catene. Ritratti e fotografie contestualizzano i pezzi esposti. Una sottosezione è dedicata al gioiello come segno di status e distinzione sociale.
4)Gioielli, votività e segno religioso.
La sezione è dedicata a una serie preziosa di rosari e croci di diversa fattura e formato, mentre altrettanto sostanzioso è il corpus di ex voto metallici delle più svariate forme: figure umane, parti anatomiche, targhette con raffigurate scene devozionali.
5)A confronto con il Friuli.
L’ultima parte della mostra analizza i materiali friulani e li confronta con analoghi provenienti dalle regioni vicine. Particolarmente significativi i rapporti con la Valsesia, l’Istria, la Dalmazia. Di grande interesse il ricco e completo corpus della collezione proveniente dalla Sicilia che permette utili confronti iconografici con le tipologie dei preziosi friulani.
6) Sezione mineralogica.
In collaborazione con il Museo di storia naturale, la sezione analizza i minerali e la loro applicazione nella manifattura dei gioielli.
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS tel. 050 36985 / 36660
Guido Spaini guido.spaini@spaini.it
Matilde Meucci matilde.meucci@spaini.it
Inaugurazione 27 giugno 2008
Museo etnografico del Friuli
(Museo friulano delle arti e tradizioni popolari)
palazzo Giacomelli, via Grazzano 1 - Udine
Orari:
estivo
da lunedì a venerdì: mattina su prenotazione pomeriggio: 15.30 18.30
sabato e domenica: 16.00 – 20.00
invernale
da lunedì a venerdì: mattina su prenotazione, pomeriggio: 15.00 – 18.30
sabato e domenica: 9.30 – 12.30 / 15.00 – 18.30
biglietti:
Interi: 5 euro
Ridotti: 3,50 euro (ragazzi dai 6 ai 18 anni, anziani over 65, scolaresche non scuola dell’obbligo, gruppi, tessera Touring, Associazioni archeologiche, Carta Giovani e Carta Ateneo).
Scuole: 1,50 euro
visite guidate tel. 0432 271980 a cura della cooperativa Sebastiano Ricci che promuove anche i seguenti incontri: