Prometeogallery
Milano
via G. Ventura, 3
02 26924450 FAX 02 26924450
WEB
Ciprian Muresan
dal 30/6/2008 al 19/9/2008
mar/sab 11-14 e 15-19

Segnalato da

Sofia Boffardi




 
calendario eventi  :: 




30/6/2008

Ciprian Muresan

Prometeogallery, Milano

Compulsory Rules. Il percorso dell'artista rumeno si sviluppa attraverso diverse forme di linguaggio: il disegno e la pittura, la fotografia, il video, la video animazione. La rivisitazione dei leggendari pellegrinaggi di Asterix e Obelix, che l'artista racconta attraverso improbabili avventure consumate nei fumosi pub di Praga, diventano spunto per parlare di cliche' storici e nazionali. A cura di Marco Scotini.


comunicato stampa

A cura di Marco Scotini

Prometeogallery di Ida Pisani è lieta di ospitare, per la seconda volta nei suoi spazi espositivi di Milano, una mostra personale del giovane artista rumeno Ciprian Muresan.

Ciprian Muresan, classe ’77, vive e lavora a Cluj in Romania ed è uno dei fondatori, insieme a Mircea Cantor e Gabriela Vanga, di Version Magazine. Il suo lavoro è stato presentato all’interno di manifestazioni di rilievo internazionale, come la Biennale di Praga (2007), nelle più importanti città europee e negli Stati Uniti. Selezionato tra oltre 290 candidature, ha realizzato una mostra personale ad Art 39 Basel, all’interno della sezione Art Statements dedicata ai giovani artisti.

Il percorso artistico di Ciprian Muresan si sviluppa attraverso diverse forme di linguaggio: il disegno e la pittura, la fotografia, il video, la video animazione.
Nel testo critico che Mihnea Mircan scrive per l’artista in occasione della mostra The Embodied City, tenutasi alla Fondazione Gulbenkian di Lisbona nel 2005, bene emerge l’analisi di tutta una serie di lavori dove, attraverso la ricontestualizzazione di opere-icona del recente passato (“Salto nel Vuoto" di Yves Klein, "Andrej Rublev" di Tarkovskij ", "Un Chien andalou" di Luis Bu¨¾uel e Salvador Dalí, "La Nona Ora" di Maurizio Cattelan, per fare alcuni esempi), Muresan prende in esame il concetto di trasformazione e di ‘distanza temporale’ tra l’opera e la sua copia. In questo ciclo di opere, come evidenzia Cosmin Costinas, è possibile inoltre rintracciare una serie di problematiche della società contemporanea - l’utopia modernista, le implicazioni delle nuove tecnologie sulla cultura visiva, il feticismo dei personaggi dei fumetti, la relazione tra lo Stato (la società civile) e la Chiesa- nei confronti dei quali l’artista si interroga e discute.
Ma sono anche altre le tematiche su cui Ciprian Muresan articola la sua ricerca. Nel video Rhinoceros (2006) - libera interpretazione per voce di bambini del celebre romanzo di Eugene Ionesco- l’artista ci invita a una lettura della metamorfosi come perdita della responsabilità individuale; nel disegno Romanian Blood (2004) sposta la riflessione sul concetto di superamento dell’identità nazionale, in quanto anacronistica e storicamente delegittimata, dichiarandosi favorevole a un modello socio-culturale improntato sul singolo individuo e quindi sull’identità individuale. Ed ancora, la rivisitazione dei leggendari pellegrinaggi di Asterix e Obelix, che l’artista racconta attraverso improbabili avventure consumate nei fumosi pub di Praga, diventano spunto per parlare di clichè storici e nazionali.

Compulsory Rules, la nuova personale che Ciprian Muresan realizza da prometeogallery di Milano, presenta un progetto inedito, espressamente concepito dall’artista per gli spazi espositivi che lo accolgono.
La riflessione che ha dato vita a questo corpus di opere parte dalla lettura di un cartellone che, posto all’entrata di una discarica di rifiuti di Cluj (città natale dell’artista), elenca le normative che regolano l’accesso e l’uso della discarica stessa. La frase su cui Muresan si sofferma è la seguente: “E’ vietato l’insediamento e la costruzione temporanea o permanente di nuclei abitativi”. Una vera e propria contraddizione in termini dal momento che la collina-discarica è da tempo occupata da una comunità Rom.
Il percorso espositivo si articola attraverso il susseguirsi di immagini fotografiche che raccontano, tra baracche e rifiuti, panni stesi e parabole, il degrado in cui le famiglie Rom si trovano a vivere. Un video-documentario girato in situ completa questa prima parte della mostra.

La riflessione prosegue con un’altra opera che Ciprian Muresan realizza insieme a Mircea Cantor e Gabriela Vanga. Si tratta di due quotidiani della serie VERSION MAGAZINE (courtesy aMAZElab, Milano and Version Magazine, Cluj) che raccolgono articoli collezionati lungo tutto l’arco del 2005 e che allargano l’analisi ad una problematica assolutamente attuale, la convivenza tra culture diverse e la necessità di una reciproca accettazione/integrazione. Il primo quotidiano raccoglie articoli pubblicati da quotidiani rumeni con focus sulla comunità italiana in Romania; il secondo, viceversa, articoli pubblicati su quotidiani italiani che trattano della comunità rumena in Italia.
Questi quotidiani sono stati realizzati come special project per “Going Public '05. Dai Balani al Baltico”, a cura di Claudia Zanfi, Modena 2005.

Conclude il percorso espositivo una traduzione del Manifesto Comunista in alfabeto farfallino. Il farfallino è un gioco linguistico per bambini e si può intendere come una forma estremamente semplice di codice segreto. Consiste nel raddoppiare ogni vocale con l’aggiunta di una F interposta: per esempio, a diventa afa, e diventa efe, e così via. Viene detto "farfallino" perché la parola "farfalla" ha un suono simile a quello delle parole "codificate" seconda questo schema.

Inaugurazione 1 luglio 2008, ore 19

Prometeogallery di Ida Pisani
via G.Ventura 3, Milano
Orari: mar-sab. 11-14/15-19
ingresso libero

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