Le vedute di Tomaso Filippi fotografo. L'esposizione avra' come tema una delle tradizionali attivita' fotografiche dell'Ottocento: le riprese di vedute e paesaggi. Venezia paesaggio ottocentesco e' anche un titolo ambiguo e un po' provocatorio, poiche' la citta' e' sovente rappresentata nel modo oleografico a cui ci hanno abituato pittori e fotografi di fine Ottocento. Filippi, ha saputo in qualche caso forzare questa lettura in senso moderno, lasciando indicazioni che molti suoi successori non hanno saputo raccogliere...
Le vedute di Tomaso Filippi fotografo
Mostra fotografica
Il successo ottenuto dalla mostra antologica tenutasi l'anno scorso
presso la Fondazione Querini Stampalia sull'importante opera svolta, fra
Ottocento e Novecento, dal fotografo veneziano Tomaso Filippi - di cui
è stato esposto in quell'occasione soltanto un piccolo campione di
opere - ha rafforzato il progetto originario dell'Ire di dar luogo a una
serie di mostre tematiche destinate a proporre, con scadenza annuale e
in modo sempre più ampio e articolato, questo straordinario patrimonio
iconografico conservato nell'archivio dell'Ente.
La prossima esposizione avrà come tema una delle tradizionali attività fotografiche
dell'Ottocento: le riprese di vedute e paesaggi.
Filippi ha vissuto appieno, con la sua lunghissima carriera
professionale, il passaggio fra i due secoli. Questo periodo è stato
un momento di transizione fra due distinte fasi storiche della
produzione fotografica, le quali corrispondono alle due aree tematiche e
concettuali in cui si divide il lavoro del maestro Tomaso Filippi: il
"paesaggio ottocentesco" - cioè quell'insieme di linguaggi e scritture
che ha condizionato la fotografia alla pittura e ai suoi canoni
espressivi - e le prime documentazioni sistematiche di industrie, grandi
eventi, monumenti e opere d'arte.
Gli scorci di città , i palazzi, i paesaggi con figure sui quali
lavorano i fotografi di quel tempo, propongono inquadrature e
composizioni che richiamano esplicitamente alla pittura.
Gli stessi pittori veristi, del resto, traggono ampiamente ispirazione
dalle grandi possibilità offerte dal realismo delle stampe
fotografiche.
Per alcuni anni, dal 1895 fino ad almeno il 1905, Filippi si dedica alla
realizzazione di vedute di Venezia e delle isole della laguna,
destinate, in gran parte, ad essere vendute come piccole opere della
nuova arte ai viaggiatori e ai turisti già numerosi in città .
Ma il suo lavoro, pur ricorrendo alle tecniche tradizionali - come la
colorazione delle stampe fotografiche e gli interventi sui negativi per
attenuarne i contrasti - e rimanendo ancorato in buona misura
all'universo "pittorialista", rivela un carattere singolarmente
realistico e del tutto moderno nella scelta dei soggetti e nelle
inquadrature.
Tale originalità offre importanti spunti di analisi e riflessione
sull'opera del fotografo ma, soprattutto, ci consegna un grande ed
inedito affresco su Venezia e Laguna.
La straordinaria qualità di questo materiale, permette la
realizzazione di una mostra che, come la precedente ha ampiamente
dimostrato, avrà un forte impatto sul pubblico e desterà un grande
interesse negli addetti ai lavori.
Venezia paesaggio ottocentesco è anche un titolo ambiguo e un po'
provocatorio, poiché la città è sovente rappresentata nel modo
oleografico a cui ci hanno abituato pittori e fotografi di fine
Ottocento. Filippi, ha saputo in qualche caso forzare questa lettura in
senso moderno, lasciando indicazioni che molti suoi successori non hanno
saputo raccogliere.
Saranno esposte prevalentemente grandi stampe originali colorate,
accanto ad una serie di vedute proposte con tecniche digitali di
acquisizione dai negativi e stampa.
Accanto a stampe originali e iconografie, si potranno anche ammirare
alcune macchine fotografiche utilizzate da Filippi.
Presso le postazioni informatiche sarà consultabile il database che
contiene il catalogo del fondo Filippi, arricchito dagli approfondimenti
realizzati per questa mostra e comprendente oltre 7500 immagini schedate
e consultabili a video.
Museo
da martedì a domenica 10 / 18
venerdì e sabato 10 / 22;
alle 17 e alle 20.30 concertini di musica
antica;
dal martedì al venerdì visite accompagnate gratuite alle 11
chiuso il lunedì
ingresso intero Euro 6,00, ridotto Euro 4,00. Gratuito tutti i giorni dalle 10
alle 15 per i residenti veneziani; il mercoledì per gli utenti della
biblioteca.
Biblioteca
da lunedì a venerdì 16 / 24
sabato 14,30 / 24
domenica e festivi 15 / 19
Fondazione Querini Stampalia
Santa Maria Formosa, Castello 5252, 30122 Venezia
Tel. 041-2711411 Fax 041-2711445
E-mail (museo) querini.stampalia.@provincia.venezia.it
E-mail (biblioteca) querini@provincia.venezia.it