L'origine delle specie. L'artista presenta una serie di lavori inediti realizzati con semplici chiodini di plastica colorati per bambini e polistirolo. La mostra indaga le relazioni esistenti tra il mondo del gioco e quello della realta', incrociando l'azione ludica con quella creativa in un continuo alternarsi di linguaggi aulici e prosaici.
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In occasione della sua seconda personale presso la galleria Biagiotti Progetto Arte,
Andrea Mastrovito presenta una serie di lavori inediti realizzati con semplici chiodini di plastica colorati per bambini e polistirolo.La mostra L'origine delle specie indaga le relazioni esistenti tra il mondo del gioco e quello della realtà, incrociando l'azione ludica con quella creativa in un continuo alternarsi di linguaggi aulici e prosaici.
Qui l'utilizzo del chiodino colorato è da intendersi come volontà e rappresentazione di un mondo parallelo in cui ogni singolo elemento va ad incastrarsi con l'altro seguendo una sorta di codice genetico rivisitato dall'artista, dove tutto viene portato allo stesso livello, smontato, indagato e ricomposto ogni volta in maniera diversa, parafrasando l'unicità di ogni sequenza di DNA con la semplicità del gioco dei bambini, capace di reinventarsi continuamente partendo sempre dallo stesso sostrato.
E così la Danae mitologica si libera, letteralmente, della sua pioggia dorata ammiccando all'Origine del mondo di courbettiana memoria, dando vita ad una colonizzazione tridimensionale degli spazi della galleria da parte di un esercito di giocattoli itterici, mentre nella seconda stanza lo spettatore è immerso in una candida distesa di polistirolo in cui un gruppo di bambini sta ridisegnando l'evoluzionismo darwiniano, messo puntualmente e sottilmente in discussione negli altri lavori presenti lungo il percorso espositivo.
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Andrea Mastrovito's second solo exhibition at Biagiotti Progetto Arte gallery, consists of a series of new works made with colored plastic pegs and polystyrene.
The exhibition “L'origine delle specie” investigates the existing relationships between a play world and reality, mixing recreational games with creative actions, in a continuous alternation of noble and prosaic language.
The using of the colored plastic pegs should be understood as the will and the representation of a parallel world, where each element fits into another, following a sort of genetic code revisited by the artist. Everything is brought to the same level, disassembled, analyzed and created each time in a different way, paraphrasing the uniqueness of each sequence of DNA with the simplicity of a children's game that is able to continuously reinvent itself, always beginning from the same basis. In this way the mythological Danaidi becomes literally free of her golden rain, winking at the memory of the Origin of the World by Courbet, giving life to a three-dimensional colonization by an army of jaundice toys. In the adjacent room, in Via del Moro, the spectator is immersed in a candid sprawl of polystyrene where a group of children is redrawing Darwin's theory of evolution, calling into question the other works along the exhibition path, from io che disegno il sole and Ficantropo to the great installation A.D.I.D.A.S., a modern sacred text of the coupling and its consequences.
Biagiotti Arte contemporanea
via delle Belle Donne 39r - Firenze
ingresso libero