Disegni inediti della collezione Liliana Betti. Due i colori predominanti, il bianco e il nero, in una cornice settecentesca che dialoga armoniosamente con quanto esposto. In mostra, inoltre, e' proiettato un film raro del 1974, dal titolo Diario segreto di Amarcord. A cura di Enrico Ghezzi e Domenico Montalto.
a cura di Enrico Ghezzi e Domenico Montalto
“Le cose esistono per chi le vede; per chi le vede male o non le vede, le cose esistono confusamente o non esistono affatto. Un artista, prima di essere un veggente, è uno straordinario vedente, per questo il mondo che riproduce è l’unico che esiste realmente”
Liliana Betti
“Ho sempre scarabocchiato su qualsiasi pezzo di carta mi capitava davanti. E’ una sorta di riflesso condizionato, di gesto automatico, una mania che mi porto dietro da sempre”
Federico Fellini
La mostra dal titolo “Fellini e la sua musa – Disegni inediti della collezione Liliana Betti” è stata presentata questa mattina, presso il Palazzo Reale di Milano, alla presenza di un folto numero di giornalisti e personalità.
L’esposizione, a cura di Enrico Ghezzi e Domenico Montalto, sarà ospitata, a partire dal 13 luglio fino al 19 ottobre 2008, all’interno delle sale settecentesche del Comune di Adro, con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Fondazione Federico Fellini e Teatro Filodrammatici di Milano.
Il Sindaco di Adro, Danilo Oscar Lancini, ha aperto la conferenza stampa ringraziando Giuseppe Betti, fratello di Liliana e prestatore dei disegni di Fellini, per aver permesso la realizzazione della mostra. “È con orgoglio che l’Amministrazione di Adro propone al pubblico una mostra di disegni di Federico Fellini che intende ricordare Liliana Betti, illustre personalità adrense, nel decennale della sua scomparsa. “Questo importante evento culturale è in grado di richiamare l’attenzione su un territorio storicamente insigne della provincia lombarda – ha sottolineato inoltre il Sindaco. La mostra intende ricordare questa donna straordinaria e promuovere un patrimonio artistico, ma anche un’idea nuova e un’immagine della Franciacorta quale realtà culturale legata non solo alla tradizione e all’eccellenza enogastronomica e turistica, ma anche alle ricerche che caratterizzano la modernità, specchio di una terra che è da sempre, per vocazione geografica, crocevia di cultura e di attualità.
“A dicembre, con ogni probabilità - ha concluso il Sindaco – una sezione della mostra sarà ospitata nella sede storica del Teatro Filodrammatici dietro Piazza Scala, a Milano”. Fabrizio Visconti e Tommaso Amadio, co-direttori del prestigioso Teatro hanno espresso la volontà di “connotare la Sala come luogo di sostegno e promozione dell’arte in genere, per lo sviluppo di un dibattito culturale interdisciplinare”.
“Federico raffigurò e ritrasse Liliana molte volte”, ha osservato Domenico Montalto, curatore della mostra e del catalogo, “nelle scene, nelle sembianze e nelle fogge più diverse e divertenti. La Betti raccolse questi fogli durante i venti anni del suo sodalizio professionale col grande regista, e costituiscono oggi un materiale inedito e straordinariamente significativo. […] Dopo due decenni di avventura comune, le strade di Liliana e di Federico si separarono. Tutte le storie importanti prima o poi finiscono. Ma di quell’amicizia e di quella collaborazione restano straordinari documenti. Molti sono già passati agli annali della cinematografia e della cultura. Ma tanti, certamente, rimangono ancora da scoprire. Infatti, se Fellini fu il genio alla luce del sole, o dei riflettori, la Betti fu il genio che restava nell’ombra, la vestale di quella magia, colei che teneva il diario di ciò che avveniva intorno e davanti alla cinepresa, e che – grazie anche a lei – si rivestiva di mistero, di fantastico, di magico, di poesia”. “L’aspetto straordinario di questa mostra” ha concluso Domenico Montalto – “consiste nel coniugare l’esposizione di un ricco numero di disegni inediti di Fellini insieme alla riscoperta di una scrittrice piena di sensibilità ed intelligenza”.
L’allestimento della mostra, a cura di Francesca Bianucci, Chiara Cinelli, Giancarlo Rubagotti e Luigi tedeschi, “si caratterizza – come evidenziato da Francesca Bianucci – per una semplicità tesa a dar risalto alla lieve incisività dei disegni di Fellini. Due i colori predominanti, il bianco e il nero, in una cornice settecentesca che dialoga armoniosamente con quanto esposto”. In mostra, inoltre, sarà proiettato a ciclo continuo un film raro del 1974, scritto da Liliana Betti, dal titolo Diario segreto di Amarcord: “E’ il racconto della costruzione del film Amarcord, dei suoi retroscena e del rapporto di Fellini con i suoi attori e collaboratori. Straordinarie le immagini che ritraggono la mano del regista che disegna il volto di un personaggio creato dalla sua fervida immaginazione e che, pochi istanti dopo, vediamo in carne ed ossa sulla scena”.
Approfondimento
Grazie all’universalità del nome di Fellini, la mostra si propone come un evento culturale di caratura internazionale, in grado di richiamare l’attenzione dei mass media europei e d’Oltreoceano.
Oggetto dell’esposizione è un corpus di oltre 100 disegni in bianco e nero e a colori, tutte opere autografe e per la maggior parte inedite di Federico Fellini, finora custodite nella collezione privata di Giuseppe Betti.
A dieci anni dalla sua scomparsa, Adro rende omaggio a Liliana Betti (1937-1998), illustre scrittrice adrense, una fra le più importanti figure del cinema italiano del Novecento, legata a Federico Fellini da un lungo sodalizio professionale ed umano.
La Betti collaborò infatti col grande regista affiancandolo sul set – nelle vesti prima di segretaria di produzione, poi di assistente alla regia – in occasione della lavorazione di quasi tutti i suoi capolavori: Giulietta degli spiriti (1965), Fellini Satyricon (1969), Amarcord (1973), Casanova (1976), La città delle donne (1980).
In seguito, Liliana Betti ha firmato come sceneggiatrice molte celebri pellicole, fra le quali le due ultime opere di Marco Ferreri, La carne (1991) e Diario di un vizio (1993).
I disegni in mostra, caratterizzati da un humour grafico paradossale e grottesco, offrono uno spaccato formidabile non solo del mondo intimo di Fellini, ma di una stagione importante del nostro cinema e del nostro costume.
Enrico Ghezzi, nel suo testo introduttivo, afferma: “I quasi centocinquanta disegni e disegnini, omaggi o messaggi o fili di fumo spediti o dati a una sua collaboratrice fondamentale (Liliana Betti, anche se vorrebbe voglia qui di deformarla fellinianamente in ‘ligliana’), o lasciati immagino su un tavolino e da essa ricuperati o salvati, non sono meno affascinanti e illuminanti della trama fantastica dei disegni di quell’autoenciclopedia onirica di Fellini che è il Libro dei Sogni”.
Tre i filoni tematici individuati da Domenico Montalto, curatore della mostra:
-Liliana Betti, la “Boss” che doveva scrivere
-Fantasie fra un ciak e l’altro
-Le Maschere del grottesco
L’esposizione, oltre a presentare un patrimonio d’arte per la maggior parte inedito, intende ricordare un’illustre personalità di Adro e promuovere un’immagine nuova della Franciacorta, quale realtà legata, non solo alla tradizione e all’eccellenza eno-gastronomica e turistica, ma anche alle tendenze culturali della modernità, confermandosi importante crocevia di cultura e di attualità.
La mostra è stata resa possibile grazie a Giuseppe Betti, fratello di Liliana che ha messo a disposizione la sua collezione di disegni di Federico Fellini.
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Eventi collaterali (in date da destinarsi):
proiezione del film “Diario segreto di Amarcord” scritto da Liliana Betti (1974)
visite guidate e tour delle cantine del territorio
rassegna cinematografica dei film di Federico Fellini
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Ente Promotore: Comune di Adro
Curatori: Enrico Ghezzi e Domenico Montalto
Comitato Organizzativo: Giuseppe Betti, Francesca Bianucci, Arialdo Ceribelli, Chiara Cinelli, Giancarlo Rubagotti, Luigi Tedeschi
Catalogo: Edizioni Skira, con scritti inediti di Liliana Betti, saggi di Enrico Ghezzi e Domenico Montalto, e contributi di Gianfranco Angelucci, Giovanna Bentivoglio, Manuel De Sica, Norma Giacchero, Tonino Guerra, Nino Marino
Allestimento: a cura di Francesca Bianucci, Chiara Cinelli, Giancarlo Rubagotti, Luigi Tedeschi
Ufficio Stampa: Bianucci Cinelli studio - Milano
Inaugurazione - sabato, 12 luglio 2008 – h. 18
Sale Municipali di Palazzo Bargnani Dandolo
Via Tullio Dandolo, 55 Adro (Brescia)
Orari: tutti i giorni dalle h. 16.00 alle h 19.30 - sabato e domenica dalle h. 10.00 alle h. 22.00, chiuso il lunedì