Archeologie interiori. La mostra ripercorre gli ultimi trent'anni dell'attivita' dell'artista strettamente segnata dal suo rapporto con l'Italia. Attraverso la scultura Philippe riesce a creare una vera archeologia interiore dove affiorano le tracce dei suoi incontri e dei suoi viaggi. La passione per l'architettura lo porta ad occuparsi dello spazio e ad avvicinarsi all'opera monumentale, senza rinunciare a quell'intimita' sempre presente nelle sue opere.
La mostra Archeologie interiori ripercorre gli ultimi trent’anni dell’attività artistica di Jean-Paul Philippe, strettamente segnata dal suo rapporto con l’Italia. L’inaugurazione sarà domenica 13 luglio alle ore 21.00, preceduta alle ore 20.00 dalla presentazione della monografia Jean-Paul Philippe. Archeologie interiori edizione Fonds Mercator, con interventi di Bernard Noël, Antonio Prete, Alessandra Rey e Jean-Paul Philippe.
Artista francese, nato ad Altfortville nel 1944, Jean-Paul Philippe vive e lavora fra Parigi e la Toscana. Il suo legame con l’Italia nasce da giovanissimo, grazie ad un viaggio con il fratello, dove scopre i grandi musei italiani e nel 1961 ha la straordinaria possibilità di poter studiare e lavorare a Firenze alla Galleria degli Uffizi. Agli inizi degli anni settanta arriva a Carrara, attirato dalle imponenti cave di marmo e dalla professionalità di laboratori artigiani come quello di Sem Ghelardini e Giorgio Angeli. Da allora si consacra totalmente alla scultura che diventerà il mezzo privilegiato dall’artista, senza dimenticare l’amore iniziale per la pittura.
Per la realizzazione de la Marelle, Entre Terre et Ciel, la tour méridienne, dedicata ad uno dei giochi più antichi, “la campana” o “mondo”, Jean-Paul Philippe arriva a Rapolano per l’unicità del suo travertino nocciola, con cui realizzerà l’opera, oggi installata nel centro di Bruxelles. Affascinato dalle cave di travertino e dalla campagna delle Crete senesi si ripromette di ritornare, sognando un’opera che sia un omaggio a questa natura singolare. Dieci anni dopo si trasferisce a Rapolano per realizzare il Site transitoire, complesso monumentale in basaltina etrusca, dedicato alle Crete, installato nel 1993 su una collina nel comune di Asciano, diventato ormai luogo ‘unico’, di passaggio e d’incontro tra artisti di discipline e orizzonti diversi. Gli elementi di cui è composto dialogano tra loro e con la natura: una sedia per accogliere il passante, una finestra orientata per ricevere l’ultimo raggio di sole al tramonto del solstizio d’estate, un labirinto.
Attraverso la scultura Jean-Paul Philippe riesce a creare una vera ‘archeologia interiore’ dove affiorano le tracce dei suoi incontri e dei suoi viaggi. La passione per l’architettura lo porta ad occuparsi dello spazio e ad avvicinarsi all’opera monumentale, senza rinunciare a quell’intimità sempre presente nelle sue opere e ricevendo così, nel corso della sua carriera, importanti e numerose commissioni pubbliche.
La mostra di Siena prende in esame questi aspetti del suo lavoro: le opere più intime e quelle monumentali o pubbliche, molte delle quali sono state realizzate in Italia vicino alle cave di estrazione delle pietre, per essere poi trasferite in altri paesi. L’esposizione si articola in sette sale, più un’istallazione nella corte degli archi, creata appositamente, un omaggio di Jean- Paul Philippe al Santa Maria della Scala.
Nelle prime quattro sale troviamo una selezione di opere legate ai temi più cari all’artista: la sedia, le stele, il carro, le statue giacenti. Le sculture sono accompagnate da disegni su marmo, su carta e ostraca (superfici metalliche, rese piatte dal tempo, trovate nel deserto vicino ad Assuan) che riprendono le stesse tematiche.
Alcune sale documentano, attraverso bozzetti, fotografie, schizzi e video, le grandi opere pubbliche tra le quali De l’Eau à l’Air, la Stazione di Depurazione delle Acque della Città di Parigi e della regione, realizzata con l’architetto Luc Weissman, inaugurata nel giugno 2007 e che, in corso d’opera, è stato il più grande cantiere in Europa. E ancora Aleph, Alpha, A una piazza per l’Università della città di Rennes, La lune embarque, una fontana per la città di Bruxelles Woluwé Saint Pierre, L’Oscillante, Mèmoires et Nombre, un intervento per l’Istituto di Statistica della città di Lille, Sicut umbrae il grande portico per la scuola navale dell’arsenale di Cherbourg e Neuf pierres à dechiffrer per il Palazzo delle Imposte della città di Foix.
Nella Sala detta delle Marelles sono esposti due grandi bozzetti/scultura sul tema del gioco della campana o del mondo (marelle), realizzati in travertino rosso e in basaltina etrusca e piombo; il modello della Marelle Mnémosis che è servito alla Savonnerie de la Manufacture des Gobelins per la realizzazione di un tappeto che appartiene alla collezione del Museo des Gobelins di Parigi; alcuni disegni su marmo, su carta e su tela ispirati al gioco e un video realizzato nelle cave di Assuan che documenta la realizzazione della grande scultura Marelles Mémoires et Miroirs I installata nel Parco Internazionale del Cairo. In questa sala troviamo anche i manoscritti inediti dedicati al “gioco del mondo” di poeti che hanno collaborato con Jean-Paul Philippe: Antonio Tabucchi, Tahar Ben Jalloun, Valère Novarina, Reefat Sallam, Ginevra Bompiani, Badr El Dib, Bernard Noël, Carlo Pasi, Antonio Prete, Jean-Marie Le Clezio, Jacques Dupin.
Non poteva mancare una sala dedicata al Site transitoire (bozzetti, sculture, fotografie, manifesti e disegni) e a tutte gli eventi che si sono svolti intorno ad esso a partire dall’anno della sua installazione nelle Crete senesi, nel 1993. Sarà proiettato il video Peau de Lune, realizzato in occasione dell’evento del 2005 “La Pelle della Luna”, di e con Marco Baliani e Maria Maglietta e con la “musica di pietra” di Tony di Napoli. Il video è stato realizzato da Jean-Paul Philippe in collaborazione con Andrea Piccardo e Federico Stampa, a cura di Alessandra Rey, una produzione dell’Associazione Site transitoire e Promovideo. Saranno presenti altri video dedicati al Site transitoire con testi di Bernard Noël e Antonio Prete.
Domenica 20 luglio, alle ore 20.00, al Site Transitoire, Località Leonina Asciano, si terrà, appuntamento ricorrente da nove anni a questa parte, un evento teatrale, Notte Trasfigurata, progetto speciale di Cesare Ronconi, versi di Mariangela Gualtieri con Danio Manfredini e le musiche dal vivo di Have Orkestra del Teatro Valdoca.
Archeologie interiori è stata realizzata dall’Associazione Site Transitoire, con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Siena, con il Complesso Museale Santa Maria della Scala e in collaborazione con l’APT- Siena, il Circondario Crete Senesi, con il prezioso contributo di Banca Monte Paschi di Siena e Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
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Inaugurazione domenica 13 luglio alle ore 21.00
Siena, Santa Maria della Scala
Piazza Duomo, 2 Siena
Orario d’apertura tutti i giorni dalle 10.30 – alle 19.30