Una pittura di campiture piatte, monocrome e dense di colore, pochi soggetti, contorni ben delineati. Ad ispirarla l'illustrazione, la nitidezza della Pop Art, la giocosa, colorata e impegnata Street Art.
Giovedì 17 luglio 2008, presso Fusion di Corbetta, avrà luogo la mostra personale di Luca Saverio Beolchi (LSB_art). Oltre che come artista e illustratore, Beolchi è noto come creatore del sito d’arte contemporanea Lobo di Lattice (http://www.lobodilattice.org), realtà divenuta recentemente Associazione culturale.
Quello che si coglie da subito della pittura di Luca Saverio Beolchi (LSB_art) è la semplicità essenziale dei suoi lavori: campiture piatte, monocrome e dense di colore, pochi soggetti, contorni ben delineati. Ad ispirarlo l’illustrazione, la nitidezza della Pop Art, la giocosa, colorata e impegnata Street Art. Attraverso un linguaggio immediato, moderno e spontaneo abbandona il contrasto luminoso per portare tutto alla luce, rappresentando il colore pieno, senza compromessi, lasciandosi alle spalle raffinatezze e menierismi tecnici, per creare una realtà bidimensionale.
E nella loro semplicità naïf i suoi soggetti sono “veri” in quanto possiedono tutto quello che è necessario venga rappresentato. “Prima di tutto io non creo una donna, faccio un quadro” diceva Matisse: l’artista si confronta in primis con la dimensione autoreferenziale del quadro, creando una pittura che rappresenta solo se stessa, riducendo al minimo l’artifizio e semplificando disegno, spazio e colore.
I soggetti di Beolchi sono generalmente isolati e solitari nello spazio del quadro, minimamente connotato. Pensierosi e riflessivi, incrociano lo sguardo dell’osservatore, comunicando una profonda malinconia. Persi dentro sè stessi, rapiti dal ricordo di un’infanzia, consapevoli dell’irraggiungibilità di una nuova stagione spensierata: i protagonisti dei suoi quadri sono adolescenti alle prese con nuovi e ingombranti problemi, a cavallo tra la fanciullezza e l’età adulta, in bilico tra l’essere qualcosa o esattamente il suo opposto, perchè tutto è ancora in fase di costruzione.
Beolchi utilizza sapientemente queste figure incerte e in transito, come figure del vero che caratterizza il sentire dell’uomo nel nostro secolo, nella nostra società, nella nostra nazione, città, casa e intimità. E di contorno ai protagonisti l’immediatezza del colore, in bilico quanto lo sono i soggetti delle tele: non vi sono sfumature perché ancora non vi è alcun significato. Si è in un mondo di mezzo. E come le figure anche il colore si presta ad essere metafora, ed è solo nella metafora, nel suo essere tra un luogo e l’altro, che può emergere il vero.
Inaugurazione Giovedì 17 luglio 2008 alle 20
presso bar/restaurant FUSION
Via della Madonna 15, Corbetta (MI)
Orari: dalle 20.00 alle 2.00
ingresso libero