Le scarpe di Auschwitz. 12 dipinti, realizzati con tecniche miste, nei quali sono protagoniste scarpe che schiacciano le teste di creature private della loro umanita'. Opere dai colori travagliati e fortemente impastati, che offrono una congerie di immagini come materializzazione di fantasmi della mente.
L’Associazione Oltre il Chiostro ed il Museo ARCA presentano Le scarpe di Auschwitz. Esposizione delle opere di Prisco De Vivo.
L’esposizione sarà inaugurata mercoledì 16 luglio 2008 alle ore 20.30 presso il Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova nell’ambito dell’appuntamento concertistico Holocaust Cantata. Songs from the camps di Donald Mc Collough in collaborazione con l’Amalfi Coast Music & Arts Festival che conclude il calendario degli appuntamenti della II edizione del Festival di Musica e Filosofia organizzato dall’Istituto Politeia e dall’Associazione Oltre il Chiostro.
La Mostra
Si tratta di un percorso espositivo di 12 dipinti realizzati da Prisco De Vivo con tecniche miste, nelle quali l’Artista tenta di dar voce ai personaggi dei suoi quadri.
Nelle varie opere sono protagoniste “le scarpe”. Sono le scarpe dei prigionieri di Auschwitz, che schiacciano le teste di creature private della loro umanità.
La sua tecnica è forte, dai colori travagliati e fortemente impastati, tali da rendere una congerie di immagini che sanno di prove di rappresentazione di drammi e tragedie che non sono della cronaca o della storia, ma sono materializzazione di fantasmi della mente che non si lasciano, per nulla, imbrigliare da un’ordinaria e serena tensione della meccanica esistenziale, ma si confondono con la simulazione della narrazione dell’assurdo o con lo squarciamento del velo della finzione.
“…Nei quadri di De Vivo ritornano quegli scarponi, a pesare sui volti disperati dei suoi personaggi, con la loro consistenza materica che più di tutto può dar conto della concretezza della sofferenza: anche quello dello spirito, nel momento in cui lo si prova, è un dolore concreto che diventa spasmo fisico e senso di nausea…” (Enzo Rega).
“…Le scarpe di Auschwitz rappresentano la scommessa di aprire la mente ad una riflessione instancabile ed imperturbabile sull’Olocausto, ferita difficile da rimarginare di una umanità che urla il suo dolore…” (Prisco De Vivo).
L’artista
Prisco De Vivo è nato a San Giuseppe Vesuviano (Na) nel 1971, vive a Saviano (Na); è pittore, scultore e poeta. Dal 1990 ad oggi ha partecipato a varie attività culturali sul territorio nazionale. Si è interessato di filosofia, teatro e cinema. Ha collaborato a diversi periodici e riviste d’Arte e Letteratura, cartacee ed on-line, è stato presente a mostre di poesia visuale e recitals poetici. Ha tenuto numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero: (Bruxelles, Lugano, Postdam, Praga, New York).
Le sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private.
Ha pubblicato le raccolte: L’inverno nel cuore, edizione Libroitaliano - Messina 1994, con prefazione di Luigi Simonetti; Dell’amore del sangue e del ricordo (selezionato al Premio Pascoli 2005) - Il Laboratorio/le edizioni, Napoli 2004 con prefazione di Plinio Perilli e postfazione di Raffaele Piazza; inoltre, sempre per Il Laboratorio/le edizioni, ha pubblicato Segni e Parole (In una notte oscura e uggiosa) lavoro di poesia/immagini a quattro mani con Raffaele Piazza, Napoli 2006; e L’oscuro fiore dell’arte (conversazioni con Enzo Rega e Pasquale Gerardo Santella), Napoli 2007. Di prossima pubblicazione la raccolta di poesie Dalla Penultima Soglia con la Marcus Edizioni e una plaquette di disegni e poesie con Maurizio Cucchi per l’edizione L’Arca Felice di Salerno.
Inaugurazione mercoledì 16 luglio 2008 alle ore 20.30
Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova
via Santa Maria La Nova, 44 Napoli