Mostra monografica dedicata a Giuseppe Desiato che propone 350 opere tra disegni, grandi tele pittoriche, scatole, installazioni, fotografie, video, scritti, in gran parte inediti che coprono un arco temporale di cinquant'anni, dal 1958 al 2008. Esponente della Body Art attivo dagli anni '50, si e' dedicato ad un'originale ricerca sul corpo che travalica il concetto di performance. Nell'ambito degli eventi culturali di Manifesta7.
Attivo già dagli Anni Cinquanta ed esponente della Body Art italiana, si è imposto grazie ad una originalissima ricerca sul corpo che ha travalicato il concetto di performance così come affermato negli anni Sessanta-Settanta. Dopo il clamore suscitato nel periodo delle neo-avanguardie, l’interesse nei suoi confronti è scemato complice la sua opposizione al mercato e al sistema dell’arte. La complessa prolificità di un percorso artistico sempre di altissima qualità (dalle prime opere pittoriche alle composizioni in “carta straccia”, dai “monumenti inutili” alle “performance, sino ai video e alle pi? recenti gigantofotografie a contatto), il ricorso alle pratiche correnti dello sperimentalismo avanguardista (in taluni casi addirittura anticipate), i rapporti di reciproca stima e amicizia instaurati con gli artisti del Wiener Aktionismus (Hermann Nitsch e Günter Brus) e del Fluxus (Charlotte Moorman e Nam June Paik), sono solo alcune delle ragioni a sostegno di un progetto che la Transarte, per la curatela di Sergio Poggianella e Micaela Sposito, promuove al fine di documentare e storicizzare la figura e la produzione di un artista del Novecento e della sua dimensione internazionale.
La mostra proposta nell’ambito dei Parallels Events di Manifesta7 ed in questa occasione trasferita in uno spazio espositivo più idoneo, presso la Fiera di Trento - 350 opere tra disegni, grandi tele pittoriche, scatole, installazioni, fotografie, video, scritti, in gran parte inediti, che coprono un arco temporale di cinquant’anni, dal 1958 al 2008 - è l’occasione per presentare la prima monografia dedicata a Giuseppe Desiato: un punto di partenza per ripercorrere le tappe di una ricerca originalissima. Il volume pubblicato dalla Edizioni Stella di Claudio Nicolodi - oltre alla presentazione di Gillo Dorfles e ai contrinuti dei curatori - raccoglie gli scritti di Claudio Cerritelli, Marco Dalbosco, Maria Tersa di Marco, Maria Garraffa e Giannantonio Morghen; esso è anche corredato da una esaustiva antologia critica che raccoglie, a partire dagli anni ‘60 sino ad oggi, gli interventi, tra gli altri, di Lea Vergine, Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Pierre Restany, Maria Campitelli, Emilio Villa, Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini, Roberto Vidali; ed ancora le testimonianze di Hermann Nitsch, Al Hansen, Franco Vaccari, sino ad alcune pagine inedite di Luigi Serravalli.
Così Desiato fa una sintesi della sua poetica:
”Arte e vita in Fotocopie / è una mostra / Antiallergica / Antieconomica / Antirabbica / Antisettica: / è un vero transito che mi porterà / a ridare a rigettare a ribaltare / tutto il marcio del colore, cominciando / dai feticci mercantili / e dai quadroni istituzionali. / Vorrei creare il nulla della materia / di fronte all’onnipotenza del sistema dell’arte / e non solo dell’arte. / Mi auguro un giorno che il mio lavoro / più che oggetto di mercato / sia momento vivace e spregiudicato / di dibattito politico e culturale / e voglio essere sempre indipendente / come la calma dei fiori / (non calpestate le aiuole).
Un artista così “inquietante” come Desiato - scrive Gillo Dorfles nella presentazione del catalogo - che proprio per la sua personalità anticonformista non aveva ancora ricevuto un’adeguata attenzione da parte di molta critica, troppo ottusa di fronte a chiunque non segua il conformismo imperante - meritava di essere finalmente situato nella giusta luce e sottratto all’equivoco di chi ancora lo include esclusivamente tra i rappresentanti di una “arte del corpo” o lo indica quale realizzatore di performance popolaresche; cose, queste, ai nostri giorni divenute spesso mera accademia. Al contrario Desiato, che ormai da mezzo secolo opera come artista del tutto autonomo, merita di essere riconosciuto finalmente come quella personalità (appunto “inquietante”, ma anche estremamente affascinante) creatrice di forme espressive ancora inesplorate.
Il progetto ? sostenuto da: Provincia Autonoma di Trento, Trento Fiere, Parallel Events to Manifesta7, Atelierx4, Oratorio di Santa Cita e Studio B Pubblicità e Marketing.
Ufficio stampa: Micaela Sposito
E-mail: stampa@transarte.it Tel: 347 8365264
Inaugurazione con Giuseppe Desiato inaugurazione: 18.07.2008 – h 18.00
Salone espositivo di Trento Fiere
via Briamasco 2 - 38100 Trento
Orario: tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00 15 agosto chiuso
Ingresso libero