La mostra nasce da un progetto sulla figura di Sony: l'elefante donato da Indira Gandhi a Josip Broz Tito e che attualmente vive in quella che un tempo era la dimora privata del dittatore. L'artista riflette su come i cambiamenti socio-politici si siano accumulati nei 38 anni di vita dell'elefante che diviene percio' inconsapevole simbolo del divenire storico. La mostra si sviluppa attraverso un percorso fotografico, alcuni video, un'installazione scultorea e una performance.
a cura di Maria Campitelli
Sabato 26 luglio alle ore 19.30 presso il Museo Ugo Carà, in Via Roma 9 a
Muggia, (Trieste), s’inaugura “Circus Meme”, personale dell’artista Fabiola
Faidiga. La mostra, curata da Maria Campitelli, nasce da un interessante
progetto incentrato sulla figura di Sony: l’elefante indiano che nel 1972 fu
donato, dall’allora Primo Ministro indiano Indira Gandhi, al maresciallo
Josip Broz Tito, presidente sino al 1980 dell’ex Repubblica di Jugoslavia. Si tratta
di un lavoro molto complesso che l’artista triestina sta portando avanti da qualche
anno, dopo varie visite sull’isola di Brioni Maggiore, in Croazia, sede del Parco
nazionale dell’arcipelago di Brioni, dove l’elefante Sony vive assieme alla sua
compagna Lanka. La mostra si svilupperà attraverso un percorso
fotografico, alcuni video ed un’installazione scultorea in scala reale
dell’elefante Sony, su cui la sera dell’inaugurazione, un equilibrista eseguirà una
suggestiva performance.
CIRCUS MEME di FABIOLA FAIDIGA è un progetto monumentale nel duplice
senso che prevede concretamente un monumento e nel contempo abbraccia
tematiche profonde che investono travagliati percorsi storici. L’artista lo ha
elaborato in anni di lavoro, di ricerche, di spostamenti tra il luogo da cui è nata
l’idea di costruire un grandioso evento d’arte attorno all’elefante Sony - e
cioè l’isola maggiore dell’arcipelago di Brioni, in Croazia – e i luoghi svariati della
sua realizzazione, configurandosi quasi come un’epopea di taglio concettuale e
metaforico. CIRCUS MEME è dunque un articolato disegno progettuale, sul tema
della memoria e sul “complicato rapporto tra passato, presente e futuro”.
L’artista è stata affascinata dall’incontro con l’imponente animale che trattiene
in sé tanti rimandi e significati storici.
Sony infatti è l’elefante indiano donato nel 1972 dall’allora Primo Ministro
indiano Indira Gandhi al maresciallo Josip Broz Tito presidente fino al 1980
dell’ex Repubblica di Jugoslavia.
Da allora Sony vive, assieme alla compagna Lanka, nel suo recinto accanto al
parco safari dell’isola che un tempo era l’inaccessibile dimora privata del
maresciallo Tito, ora invece curiosa e frequentata meta turistica.
Il mutamento del significato rappresentativo dei due elefanti sull’isola,
induce l’artista a riflettere su come radicali cambiamenti socio-politici di
portata internazionale – a partire dal crollo del muro di Berlino - siano
accumulati nei 38 anni di vita dei due elefanti che divengono perciò
inconsapevole simbolo del divenire storico. Il peso della storia, e la percezione
di un tempo che si avvia verso una prospettiva di riconciliazione, determinano
questo grandioso progetto fondato su memoria (l’elefante ne è simbolo per
eccellenza), superamento del passato, natura, continuità, trasformazione,
proiezione verso un futuro migliore.
CIRCUS MEME contiene l’allusione al mondo circense (evocato dalla
performance inaugurale con l’equilibrista che sale sulla lunga scala, appoggiata
all’elefante) e ai “memi” ossia unità di base di “memoria” che, nel gioco
circense possono essere riconosciuti, per diffondersi e trasformarsi. La
performance sta per invito al gioco della trasformazione, avviando i “memi” ad
organizzarsi verso prospettive positive.
Diversi i media impiegati per raccontare questa storia emblematica: gruppi di
fotografie e video, ma la prima presenza totalizzante è Sony, proposto in scala
reale, come monumento alla “memoria che non commemora” con la pelle
rivestita di mappe stradali delle città che in qualche modo lo hanno
coinvolto.
Poi il ciclo di foto della “pelle dell’elefante/misura del tempo”, quello con le foto
che ricompongono le parti del corpo degli elefanti in un unico blocco orizzontale, e
le due grandi composizioni fotografiche in b/n che visualizzano la “forma dell’oblio”.
Allora, infine Sony, riscattato dalle scorie del passato, può portare il suo messaggio
nel mondo – la possibilità della convivenza delle diversità – può riaprire il circuito
del sogno.
I video completano l’esplorazione dell’immagine degli animali, cui si
aggiunge una specifica intervista dello storico guardiano degli elefanti di Tito,
Timotej Pejin
Maria Campitelli
dopo il Museo Cara' di Muggia
il viaggio di Sony continua
verso "Il Puppet Festival"
alla Biblioteca Comunale di Gorizia
dal 2 al 7 settembre 2008
Informazioni
GRUPPO78 I.C.A.
http://www.gruppo78.it
info@gruppo78.it
fabiolafaidiga@libero.it
tel/fax +39 040 567136
mob. +39 333 4344188
inaugurazione mostra e performance sabato 26 luglio 2008 h 19.30
Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà”
via Roma 9, Muggia (TS)
orario da martedì a domenica
18.30-20.30 / giovedì 10.00-12.00.
ingresso libero