Museo d'arte moderna Ugo Cara'
Muggia (TS)
via Roma, 9
040 3360340 FAX 040 9278632
WEB
Fabiola Faidiga
dal 25/7/2008 al 11/8/2008
mar-dom 18.30-20.30 / gio 10-12
040 567136
WEB
Segnalato da

Vanna Coslovich




 
calendario eventi  :: 




25/7/2008

Fabiola Faidiga

Museo d'arte moderna Ugo Cara', Muggia (TS)

La mostra nasce da un progetto sulla figura di Sony: l'elefante donato da Indira Gandhi a Josip Broz Tito e che attualmente vive in quella che un tempo era la dimora privata del dittatore. L'artista riflette su come i cambiamenti socio-politici si siano accumulati nei 38 anni di vita dell'elefante che diviene percio' inconsapevole simbolo del divenire storico. La mostra si sviluppa attraverso un percorso fotografico, alcuni video, un'installazione scultorea e una performance.


comunicato stampa

a cura di Maria Campitelli

Sabato 26 luglio alle ore 19.30 presso il Museo Ugo Carà, in Via Roma 9 a Muggia, (Trieste), s’inaugura “Circus Meme”, personale dell’artista Fabiola Faidiga. La mostra, curata da Maria Campitelli, nasce da un interessante progetto incentrato sulla figura di Sony: l’elefante indiano che nel 1972 fu donato, dall’allora Primo Ministro indiano Indira Gandhi, al maresciallo Josip Broz Tito, presidente sino al 1980 dell’ex Repubblica di Jugoslavia. Si tratta di un lavoro molto complesso che l’artista triestina sta portando avanti da qualche anno, dopo varie visite sull’isola di Brioni Maggiore, in Croazia, sede del Parco nazionale dell’arcipelago di Brioni, dove l’elefante Sony vive assieme alla sua compagna Lanka. La mostra si svilupperà attraverso un percorso fotografico, alcuni video ed un’installazione scultorea in scala reale dell’elefante Sony, su cui la sera dell’inaugurazione, un equilibrista eseguirà una suggestiva performance.

CIRCUS MEME di FABIOLA FAIDIGA è un progetto monumentale nel duplice senso che prevede concretamente un monumento e nel contempo abbraccia tematiche profonde che investono travagliati percorsi storici. L’artista lo ha elaborato in anni di lavoro, di ricerche, di spostamenti tra il luogo da cui è nata l’idea di costruire un grandioso evento d’arte attorno all’elefante Sony - e cioè l’isola maggiore dell’arcipelago di Brioni, in Croazia – e i luoghi svariati della sua realizzazione, configurandosi quasi come un’epopea di taglio concettuale e metaforico. CIRCUS MEME è dunque un articolato disegno progettuale, sul tema della memoria e sul “complicato rapporto tra passato, presente e futuro”. L’artista è stata affascinata dall’incontro con l’imponente animale che trattiene in sé tanti rimandi e significati storici. Sony infatti è l’elefante indiano donato nel 1972 dall’allora Primo Ministro indiano Indira Gandhi al maresciallo Josip Broz Tito presidente fino al 1980 dell’ex Repubblica di Jugoslavia.

Da allora Sony vive, assieme alla compagna Lanka, nel suo recinto accanto al parco safari dell’isola che un tempo era l’inaccessibile dimora privata del maresciallo Tito, ora invece curiosa e frequentata meta turistica. Il mutamento del significato rappresentativo dei due elefanti sull’isola, induce l’artista a riflettere su come radicali cambiamenti socio-politici di portata internazionale – a partire dal crollo del muro di Berlino - siano accumulati nei 38 anni di vita dei due elefanti che divengono perciò inconsapevole simbolo del divenire storico. Il peso della storia, e la percezione di un tempo che si avvia verso una prospettiva di riconciliazione, determinano questo grandioso progetto fondato su memoria (l’elefante ne è simbolo per eccellenza), superamento del passato, natura, continuità, trasformazione, proiezione verso un futuro migliore.

CIRCUS MEME contiene l’allusione al mondo circense (evocato dalla performance inaugurale con l’equilibrista che sale sulla lunga scala, appoggiata all’elefante) e ai “memi” ossia unità di base di “memoria” che, nel gioco circense possono essere riconosciuti, per diffondersi e trasformarsi. La performance sta per invito al gioco della trasformazione, avviando i “memi” ad organizzarsi verso prospettive positive. Diversi i media impiegati per raccontare questa storia emblematica: gruppi di fotografie e video, ma la prima presenza totalizzante è Sony, proposto in scala reale, come monumento alla “memoria che non commemora” con la pelle rivestita di mappe stradali delle città che in qualche modo lo hanno coinvolto.

Poi il ciclo di foto della “pelle dell’elefante/misura del tempo”, quello con le foto che ricompongono le parti del corpo degli elefanti in un unico blocco orizzontale, e le due grandi composizioni fotografiche in b/n che visualizzano la “forma dell’oblio”. Allora, infine Sony, riscattato dalle scorie del passato, può portare il suo messaggio nel mondo – la possibilità della convivenza delle diversità – può riaprire il circuito del sogno. I video completano l’esplorazione dell’immagine degli animali, cui si aggiunge una specifica intervista dello storico guardiano degli elefanti di Tito, Timotej Pejin
Maria Campitelli

dopo il Museo Cara' di Muggia il viaggio di Sony continua verso "Il Puppet Festival" alla Biblioteca Comunale di Gorizia dal 2 al 7 settembre 2008

Informazioni
GRUPPO78 I.C.A.
http://www.gruppo78.it
info@gruppo78.it
fabiolafaidiga@libero.it
tel/fax +39 040 567136
mob. +39 333 4344188

inaugurazione mostra e performance sabato 26 luglio 2008 h 19.30

Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà”
via Roma 9, Muggia (TS)
orario da martedì a domenica
18.30-20.30 / giovedì 10.00-12.00.
ingresso libero

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