La poesia del vero. Oltre duecento opere di Fattori (di cui ricorre il centenario della morte), fra pittura e grafica, si affiancano ai capolavori di Durer, Gentile da Fabriano, Tiziano, Rubens, Goya, Canova, Monet, de Chirico, Morandi e dei tanti altri maestri dal Trecento al Novecento. I temi ricorrenti dei lavori esposti sono le battaglie risorgimentali, l'elegia del paesaggio e la vita agreste. A cura di Andrea Baboni.
a cura di Andrea Baboni
La Magnani Rocca accoglie "tutto Fattori".
L'Ottocento delle battaglie risorgimentali, dell'elegia del paesaggio e
della vita agreste rivive tra i capolavori di Goya, Tiziano, Rubens e
Canova.
Oltre duecento opere di Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908),
fra pittura e grafica, dal 6 settembre al 30 novembre si affiancano ai
capolavori di Dürer, Gentile da Fabriano, Tiziano, Rubens, Goya, Canova,
Monet, de Chirico, Morandi e dei tanti altri maestri dal Trecento al
Novecento esposti stabilmente alla Fondazione Magnani Rocca, nella
splendida dimora che Luigi Magnani riempì di capolavori a Mamiano di
Traversetolo, nell'area pre-collinare vicino a Parma.
Può apparire quasi una nemesi storica il fatto che i contadini, i butteri
e i buoi che Fattori scelse per alcune delle sue più celebri opere siano
esposti in questa sede. Qui Luigi Magnani, straordinaria figura di
imprenditore coltissimo, mise a frutto, creando una magnifica collezione
d'arte, proprio i proventi dell'attività agricola di famiglia, proventi
assicurati da vaste campagne, allevamenti e caseifici in un'area di
assoluta eccellenza nell'agroalimentare.
La mostra, realizzata nel centenario della morte di Giovanni Fattori
grazie al contributo della Fondazione Cariparma e di Cariparma (Gruppo
Crédit Agricole), è curata da Andrea Baboni, massimo studioso dell'opera
del grande artista e curatore anche della retrospettiva livornese di cui
questa mostra rappresenta un importante esito.
E' la prima volta che in Emilia Romagna si riunisce un'antologica
esaustiva di tutta l'opera di Fattori, maestro del realismo europeo,
considerato anche il più importante pittore macchiaiolo. Il movimento dei
Macchiaioli, al quale Fattori aderisce per alcuni anni, nasce di fatto nel
1856, affermando che la luce e il colore sono per l'individuo l'unico modo
di entrare a contatto con la realtà, che dovrà, per i macchiaioli, essere
restituita nei dipinti come una composizione a macchie.
L'arte di Fattori viene così indagata in tutta la sua complessità tecnica
e tematica, a partire dagli inizi accademici ai primi studi militari,
dalle tele di battaglia, alle sintetiche, liriche tavolette degli anni
1865-1875, ai mirabili ritratti, ai quadri di butteri, sino a toccare
tutti gli aspetti del vero, dal paesaggio alla figura, comprese le opere
che aprono al nuovo secolo, dipinti dalle cadenze vagamente
espressioniste, dove figure come isolate in uno spazio senza tempo,
rimandano al dramma esistenziale dell'uomo del Novecento.
Dalla mostra emerge una grandezza, quella fattoriana, fondata sulla
complessità di una produzione ricca di tante sfaccettature, in cui i più
alti raggiungimenti stilistici affiorano lungo tutto l'ampio arco
creativo, nell'utilizzo delle più svariate tecniche: all'efficacia del
robusto disegnatore, va affiancato il momento riassuntivo e intimo delle
acqueforti nel cui formato l'artista riprende e reinventa, con energia
costruttiva sempre nuova, i suoi temi come asciugati dal superfluo e
scavati al comune denominatore di una faticosa esistenzialità, non
frammenti, ma in tutto organismi autonomi. La mostra si articola secondo
le venti sezioni di seguito elencate:
Studi di figure. I primi ritratti 1859-1865. Primi studi di temi militari
1859-1865. L'epopea risorgimentale: le tele di battaglia 1860-1870. Le
tematiche agresti: classicità della figura e sentimento elegiaco della
natura 1861-1866. Le abbreviate sintesi dal vero 1862-1870. Concitazione e
movimento nelle composizioni militari degli anni settanta 1865-1880. Il
periodo di Castiglioncello 1867-1875. Gli accampamenti militari 1868-1880.
Vedette e pattuglie 1870-1880. La poesia dei campi: erbaiole e fascinaie
1870-1890. Il primo periodo romano. La poesia dei muri bianchi 1871-1880.
Riflessi d'acqua: l'Arno, Antignano, Livorno 1870-1890. I luoghi
dell'anima 1870-1895. La fatica quotidiana 1870-1900. Lo studio degli
animali 1875-1890. Figure e ritratti della maturità 1875-1900. Scene di
vita urbana 1880-1885. Il soggiorno alla Marsiliana: lo studio dei butteri
1880-1895. Esplorazioni e manovre 1880-1900. Le disillusioni e
l'isolamento 1890-1900.
Ufficio Stampa: Studio Esseci di Sergio Campagnolo tel. 049 663499
http://www.studioesseci.net info@studioesseci.net
Vernice per la Stampa e inaugurazione: venerdì 5 settembre, ore 17
Fondazione Magnani Rocca
Strada Provinciale Pedemontana (via Fondazione Magnani Rocca, 4) - Traversetolo (PR)
Dal martedì alla domenica orario continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17). Lunedì chiuso.
Ingresso 8 euro