Una scelta di opere pittoriche dell'artista novecentesco che affidava i suoi dipinti al volto e al corpo umano, recuperati nella loro valenza poetica come elementi di una narrazione anche mitologica. La mostra verra' chiusa da un recital dell'arpista Tiziana Tamasi (domenica 28 ore 18)
Gli spazi del Castello di Macchia ospitano una scelta delle opere pittoriche di Giuseppe Canali (1906-1997).
L'artista originario di Ripatransone (AP), già dall'età di 16 anni si dedica alla pittura, apprendendo anche la tecnica dell'affresco, che poi ha reso pittorico cercando di avvicinarsi ad esso con le sue tele dipinte. Trasferitosi a Roma, venne a contatto con la nuova generazione romana di pittori e con loro condivise intenti innovatori; ha conosciuto e frequentato Mafai, Ziveri, Guttuso, Dorazio, Cascella, Severini, i futuristi romani, i conterranei Pericle Fazzini e Mario Tozzi. Canali non si è omologato entro alcun linguaggio, non ha seguito gli amici dall'espressionismo al più scoperto tonalismo, ma ha mantenuto una sua coerenza, mai rinnegando l'originaria passione per i colori puri.
All'interno del percorso pittorico di Giuseppe Canali una categoria va richiamata: quella dell'immagine come “mito”, come sintesi narrativa di una personale tessitura cromatica della finzione, che si affida al volto, al corpo umano, recuperati nella loro valenza poetica, non generante sgomento ed angoscia, ma elementi di una narrazione, avvalendosi dello stupore della composizione e dell'immagine. La mostra verrà chiusa da un recital dell'arpista Tiziana Tamasi (domenica 28 ore 18)
Promosso da:
In collaborazione con il MACI - Museo Arte Contemporanea Isernia
Castello Baronale De Jorio Frisari d'Alena
Via del Popolo, 5
Macchia d'Isernia (IS)
Orario: dal venerdì alla domenica, dalle ore 16.00 alle ore 19.30
Ingresso gratuito