Artesina Contemporary Art
Frabosa Sottana (CN)
Via Artesina, 18
0174 242000 FAX 0174 242010
WEB
Susan Philipsz
dal 5/9/2008 al 5/12/2008

Segnalato da

Paolo Palmieri



approfondimenti

Susan Philipsz
Gelitin



 
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5/9/2008

Susan Philipsz

Artesina Contemporary Art, Frabosa Sottana (CN)

The Lost Reflection. Si tratta di un'installazione sonora realizzata nel 2007, in occasione di Skulptur Projecte Munster e acquistata dal collezionista di arte contemporanea Paolo Palmieri che, dopo averla ascoltata sotto il ponte Tormin (Torminbrucke) sul lago Aa in Westfalia, ha deciso insieme all'artista di riambientarla nel bosco del Bontempo di Artesina.


comunicato stampa

Artesina (Cuneo) Italia si candida come nuovo museo all’aperto di Arte Contemporanea. Alla mega installazione dei Gelitin, il “Pink Rabbit” (2005), definita la più grande scultura esistente in uno spazio pubblico in Italia e recensita dai più importanti organi di stampa internazionali, si aggiunge infatti quest’anno una nuova opera site-specific: “The Lost Reflection” di Susan Philipsz.

Si tratta di un’installazione sonora realizzata da Susan Philipsz nel 2007, in occasione di Skulptur Projecte Münster e acquistata dal collezionista di arte contemporanea Paolo Palmieri che, dopo averla ascoltata sotto il ponte Tormin (Torminbrücke) sul lago Aa in Westfalia, ha deciso insieme all’artista di riambientarla nel bosco del Bontempo di Artesina.

Dalla piazza di Artesina 1.400 si percorre una facile strada sterrata e in circa 25 minuti si raggiunge il bivio che porta al Bontempo e dopo cinque minuti si arriva nel bosco. Susan Philipsz canta: “Dolce notte, oh notte di dolcezze, sorridi alle nostre gioie!”, la barcarola de I Racconti di Hoffmann di Jacques Offenbach . Lo spartito si basa sulla Storia del Riflesso Perduto, dello scrittore romantico E.T.A. Hoffmann. È la storia dell’accattivante, eppur funestamente insidioso, fascino della cortigiana Giulietta, al cui incanto gli uomini non sanno resistere, perdendo il loro riflesso, cosicché né le loro mogli né i figli sono più in grado di riconoscerli.

La storia è ambientata a Venezia, la città lagunare con i suoi numerosi canali, quando la voce amplificata di Susan Philipsz risuona echeggiando siamo trasportati verso il balcone di un palazzo sul Canal Grande, mentre ascoltiamo Giulietta e Niklaus intonare: “Il tempo vola e porta via per sempre le nostre tenere carezze. Il tempo vola via da questa felice oasi e non ritorna”. Susan Philipsz canta entrambe le voci, registrate su due diverse tracce, e sembra quasi che le voci si chiamino reciprocamente, ricongiungendosi soltanto per perdersi un’altra volta . . . e nel bosco del Bontempo di Artesina si viene coinvolti in una particolare esperienza sensoriale.
Guarda il video: http://it.youtube.com/watch?v=da6OvAT1mNM
La presentazione dell’opera di Susan Phlipsz cade nel terzo compleanno del “Pink Rabbit” dei Gelitin, che sarà visitabile a pochi minuti di distanza.

Susan Philipsz è nata a Glasgow nel 1965. Vive e lavora a Berlino. Dopo aver studiato scultura al Duncan of Jordanstone College of Art, Dundee, completa i suoi studi con un Master in Fine Art alla University of Ulsler, Belfast.

Artesina Contemporary Art
Via Artesina, 18 - Frabosa Sottana (CN)
Ingresso libero

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Susan Philipsz
dal 5/9/2008 al 5/12/2008

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