Triennale di Milano
Milano
viale Alemagna, 6
02 724341 FAX 02 72434239
WEB
Due eventi
dal 15/9/2008 al 29/9/2008

Segnalato da

Sguardi Altrove




 
calendario eventi  :: 




15/9/2008

Due eventi

Triennale di Milano, Milano

Laughter Project e' il titolo della video-installazione di Piero Steinle nell'ambito di 'FestivAll - Milano Settembre Cinema'. L'opera si compone di 12 monitor sui quali viene proiettata in modo simultaneo una serie di volti che ridono. Sguardi Altrove Film Festival organizza un evento articolato in 3 proposte di attualita' internazionale che affrontano la condizione della donna. In programma gli ultimi lavori della documentarista iraniana Firouzeh Khosrovani; il documentario It Happened Just Before di Anja Salomonowitz e la serie documentaria di Jennifer Fox Flying: Confessions of a Free Woman.


comunicato stampa

Il Goethe-Institut Mailand presenta in collaborazione con INVIDEO by A.I.A.C.E. nell’ambito di “FestivAll - Milano Settembre Cinema”, promosso dall’assessorato al Tempo Libero del Comune di Milano, dal 16 fino al 30 settembre 2008 la videoinstallazione “Lachsack” dell’artista tedesco Piero Steinle presso la Triennale di Milano.

“Lachsack” costituisce insieme con le videoinstallazioni “1-2-3 Laugh” e “The Triumph of Laughter” la trilogia “Laughter Project” con la quale Steinle affronta il riso come fenomeno culturalmente trasversale. L’installazione “Lachsack” si compone di dodici monitor su quali viene proiettata in modo simultaneo una serie di volti che ridono. Persone delle più svariate provenienze - vecchi, giovani, europei, indiani e giapponesi - ridono nella loro sfera privata e pubblica formando un panorama universale del riso. Nelle opere il riso è concepito come atto performativo, che viene seguito dalla fase della genesi fino allo scoppio della risata, che spesso aumenta di intensità fino a sfociare nell’isteria assumendo tratti estatici - animaleschi. Steinle mette a punto uno scenario di grande effetto nel quale il riso viene portato alle sue forme estreme con un impatto inquietante sull’osservatore che potenzia ulteriormente l’occultamento di un motivo scatenante. L’osservatore si immerge in un mondo coinvolgente di esperienza estrema - tra piacere e turbamento.

Studiando il riso Steinle tematizza un fenomeno di alta rilevanza nella società odierna. Da alcuni anni si sta diffondendo un “movimento del riso” iniziato in India e negli Stati Uniti che ha scelto il “riso senza motivo” come motto di vita da seguire per la propria salute psichica e fisica. Gli studi di Steinle sul riso riescono ad avviare una riflessione sul rapporto col riso e allo stesso tempo mettono in rilievo la sua necessità essenziale. Steinle proclama che “la dimensione ammiccante e provocatoria del mio progetto si basa su realtà osservate. Così come l’uomo ride sempre meno man mano che invecchia, anche gli abitanti delle metropoli soffrono di un crescente deficit del riso con l’aumentare delle dimensioni delle grandi città.”

Steinle, che è nato nel 1959 a Monaco, inizia il suo percorso artistico dopo gli studi in architettura e archeologia a Monaco, Roma e Sevilla lavorando con il video. L’installazione documentaria “Stadt im Verborgenen” (1994) e le complesse ed impressionanti videoinstallazioni “Die unbekannten Kathedralen” (1995) e “Detonation Deutschland” (1996) lo fanno conoscere a livello internazionale. Steinle ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, tra cui al Haus der Kunst a Monaco, al P.S. 1 a New York e presso la Tate Gallery of Modern Art a Londra. I suoi lavori fanno parte di importanti collezioni come quelle della Deutsche Bank e della Kunsthalle Mannheim.

La mostra verrà presentata anche in altre città in collaborazione con le sedi locali del Goethe-Institut a Genova, Napoli, Palermo e Roma. Inoltre il lavoro “The Triumph of Laughter” sarà presentato presso il Goethe-Institut Seoul.

In occasione della mostra esce un catalogo a cura del Goethe-Institut Mailand presso Mimesis Edizioni.

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Sguardi Altrove Film Festival

Video-installazioni, mostra fotografica, documentari. Nell'ambito della seconda edizione di Festivall, all'interno di Milano Settembre Cinema - promosso dall'Assessorato al Tempo Libero del Comune di Milano - Sguardi Altrove Film Festival organizza un evento articolato in tre proposte di attualità internazionale che affrontano la condizione della donna. In programma gli ultimi lavori della documentarista iraniana Firouzeh Khosrovani; il documentario It Happened Just Before di Anja Salomonowitz e la serie documentaria di Jennifer Fox Flying: Confessions of a Free Woman.

Rough Cut: videoinstallazioni, mostra fotografica, documentario - produzione Sguardi Altrove Film Festival
Il progetto Rough Cut dell'artista iraniana Firouzeh Khosrovani - che si articola attraverso i linguaggi differenti della video-installazione, della fotografia e del documentario - si ispira ai manichini femminili esposti nelle vetrine dei negozi d'abbigliamento di Tehran. I manichini, inquietanti e grottesche riproduzioni di figure femminili - metafora del corpo velato e mutilato, ridefinito secondo i dettami della legge - saranno al centro della riflessione proposta dall'autrice. Il progetto si completa con la proiezione del documentario Rough Cut, che amplia le informazioni sul tema anche con una visita nelle fabbriche di produzioni dei manichini e interviste ai negozianti di Tehran.

Videoinstallazione : Rough Cut - Cutting Off
La video-installazione si compone di cinque manichini disposti in uno spazio che rappresenta metaforicamente il corpo femminile. Lo spettatore avrà come primo impatto visivo la luce proveniente da due mostruosi fori praticati dal simbolico intervento di mastectomia sul corpo artificiale di un manichino. L'interrogativo che sorge spontaneo sul brutale taglio troverà risposta nel video proiettato all'interno del corpo del manichino amputato e nella proiezione che si rifrange sugli altri corpi artificiali che occupano il restante spazio e che si dilata sulla parete di fronte. Teste mozzate, seni amputati e deformati sono il risultato della "lotta all'immoralità" rappresentata concretamente dalla lobotomia, simbolica riduzione della capacità di pensiero, e dello svilimento della femminilità violentemente modificata.

Mostra fotografica
In mostra sette fotografie della dimensione di 50x70 stampate su alluminio. Le immagini scattate in Iran, all'interno della fabbrica di produzione dei manichini, mostrano l'estetica del corpo femminile 'ritagliata' in efficaci dettagli di volti velati da un sottile strato di nylon e un esempio di simbolica lobotomia.

PROIEZIONI
18 e 19 settembre - ore 20.30

Rough cut Firouzeh Khosrovani, Iran, 2007, dvd, 22'
Storia della concezione del corpo femminile prima e dopo la guerra tra l'Iran e l'Iraq attraverso le mutilazioni apportate ai manichini esposti nelle vetrine di Tehran.

Firouzeh Khosrovani
Nata a Tehran, si trasferisce in Italia per studiare all'Accademia di Belle Arti di Brera dove si laurea nel 2002. Ritorna in Iran nello stesso anno e nel 2004 consegue un master in giornalismo a Tehran. Debutta come documentarista scrivendo il soggetto e collaborando alla fotografia del documentario Behesht-e Zahra su Madre dei Martiri della guerra Iran-Iraq.Collabora per diverse testate italiane come Il Manifesto, Limes, D della Repubblica, sul quale ha pubblicato recentemente il reportage Corpi del Reato sui manichini di Tehran.

18 e 19 settembre ore 18.30

Fying: confessions of a free woman [episodi 2, 4, 5 e 6] Jennifer Fox, USA, 2007, Beta SP, 120' + 120'
Cosa significa essere una donna moderna oggi? Confrontando la sua vita con quella di numerose donne in paesi diversi, Jennifer Fox trova un filo conduttore nella condizione femminile che trascende le differenze di razza, classe e nazionalità, con un linguaggio che vuole rispecchiare il modo in cui le donne si mettono in relazione tra di loro.

Jennifer Fox è una regista, produttrice e camerawoman pluripremiata che si dedica alla realizzazione di documentari da 25 anni. Il suo primo film, Beirut the Last Home Movie è stato proiettato in venti paesi e ha vinto numerosi premi, tra cui quello per il Miglior Documentario al Sundance Film Festival nel 1988 e il Gran Prix al festival Cinema Du Reel di Parigi nello stesso anno. Ha diretto l'acclamata serie televisiva An American Love Story prodotta da PBS/BBC/ARTE e ha prodotto numerosi documentari, tra cui Love & Diane; On the Ropes; Double Exposure; Project Ten: Real Stories From a Free South Africa; Cowboys, Lawyers and Indians.

19 settembre ore 21.00

It happened just before,
Anja Salomonowitz, Austria, 2007, Beta, 72'
Sospeso tra fiction e documentario, il film riflette sul problema della tratta delle donne dall'Europa dell'Est, a partire dalle storie delle protagoniste, narrate da persone che hanno un rapporto diretto con i luoghi in cui le storie si sono svolte: un ufficiale della polizia di confine, il barista di un bordello, un tassista...

Anja Salomonowitz
Anja Salomonowitz, studia cinema a Vienna ed è interessata al confine tra la finzione e il documentario. I suoi film sono riconosciuti a livello internazionale: You will never understand this ha vinto il "Prix Regards Neufs" al Festival di Nyon ed è stato presentato in vari festival internazionali. It happened just before ha ricevuto il "Caligari Filmprize" alla Berlinale 2007.

Inaugurazione 16 settembre ore 20

Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6 - Milano
Orario: 10.30-20.30, chiuso il lunedi

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Rosanna Bianchi Piccoli
dal 14/12/2015 al 23/1/2016

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