Sussurri e grida. "Ester dipinge l'astratto. Principalmente nei toni caldi delle zolle. Ogni tanto compare del blu, della materia, dell'oro. Riproduce geometrie terrestri, spaccature agricole, ere geologiche". Silvia Pettinicchio.
La prima volta che incontrai Ester era un pomeriggio di inizio estate. Avevo notato l'abito insolito di una ragazza il cui tessuto era stampato con colori e figure mai visti. Sembrava un quadro. "E' un'artista" mi spiegò un amico gallerista. Un'artista totale. Incuriosita, mi avvicinai alla ragazza presentandomi. Dapprima mi studiò, rispondendo in maniera trattenuta alle mie domande. Sì, il vestito l'aveva disegnato lei ed il soggetto era ripreso da una delle sue tele. Poi successe qualcosa di non preannunciato: venni travolta da una cascata di parole, fisica, coinvolta, fatta di gesti ampi, di sguardi spalancati ed espressioni mutevolissime del volto. Ester per me è così: minuta, affilata, concentrata come un'aceto balsamico.
Piena di energia che trattiene a stento. Sembra sempre sul punto di esplodere. Dipinge quando sente che deve farlo, incurante degli orari, dei pasti, del sonno. Sperimenta, si mette in discussione, ascolta, incontra maestri da cui assorbe la saggezza. E' adorata dai collezionisti che la inseguono in tutta Italia ed è spesso in compagnia di galleristi e critici che ne tessono le lodi. Quando non dipinge, si muove sempre, viaggia. Sposta i suoi lavori tra gallerie e mostre pubbliche, fiere importanti e mercati di paese, il suo studio, il ristorante amico. Cerca continuamente nuove fonti di ispirazione e quando trova uno spunto interessante le si accendono gli occhi, diventa nervosa, parla ancora più veloce e capisci che non vede l'ora di lasciarti per correre a dipingere... Lavora e produce moltissimo, come pochi altri artisti che conosco e le sue tele sono piene, finite, perfettamente equilibrate come se invece fossero frutto di lunghissimi e ripetuti passaggi.
Ester dipinge l'astratto. Principalmente nei toni caldi delle zolle. Ogni tanto compare del blu, della materia, dell'oro. Riproduce geometrie terrestri, spaccature agricole, ere geologiche. E quegli antichi geni contadini da tempo sopiti in noi, vi si ritrovano, radicandosi. Ester ritrae la donna. Sono volti graffiati che emergono dalla condensa di uno specchio; Oppure corpi movimentati da spatolate fluo che fissano lo spettatore sfidandolo. Sono figure reali ed immaginarie, alter ego, sogni, personaggi di storie che non ci è dato conoscere fino in fondo. Ma che ci conquistano senza scampo.
Silvia Pettinicchio
inaugurazione 17 settembre dalle 18.30
Wannabee Gallery
via Goito, 3 Milano