L'esposizione e' la prima occasione per stilare il bilancio completo di una delle esperienze cruciali delle neo-avanguardie degli anni Sessanta e Settanta: quella del gruppo fiorentino degli Archizoom che ha prodotto una ricca serie di progetti di design, di abiti, di architettura e visioni urbane a scala territoriale, fonte d'ispirazione fondamentale per architetti quali Isozaki, Koolhaas, Tschumi.
Il 22 settembre si inaugura a Firenze, presso le sale espositive dell’Istituto degli Innocenti in Piazza SS. Annunziata, la mostra Archizoom Associati, 1966 - 1974: dall'onda pop alla superficie neutra, promossa dalla Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna in collaborazione con il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e l’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Firenze, e curata da Roberto Gargiani.
L’esposizione è la prima occasione per stilare il bilancio completo di una delle esperienze cruciali delle neo-avanguardie degli anni Sessanta e Settanta: quella del gruppo fiorentino degli Archizoom che ha prodotto una ricca serie di progetti di design, di abiti, di architettura e visioni urbane a scala territoriale, fonte d’ispirazione fondamentale per architetti quali Isozaki, Koolhaas, Tschumi.
Autori di progetti di megastrutture e città visionarie, eseguiti durante i loro studi universitari a Firenze, gli Archizoom sono dapprima diventati, nel 1966, con Superstudio, gli inventori della Superarchitettura e i promotori di processi creativi Pop nel progetto di design, per poi inoltrarsi in territori figurativi dove il gusto comune, banale e kitsch delle masse popolari viene assunto a fondamento di un progetto critico che pretende di distruggere principi e consuetudini del design e dell’architettura di derivazione funzionalista.
Disegni di divani, poltrone, armadi, abiti, progetti di allestimenti artistici, di ville, chiese, padiglioni per esposizioni internazionali e di città, assieme a prototipi di mobili e di abiti e modelli di architettura, si susseguono nella mostra offrendo al visitatore un inedito e completo panorama dell’opera degli Archizoom, fondamentale per cogliere i legami culturali e figurativi delle ricerche degli anni Sessanta e Settanta con le avanguardie artistiche del primo Novecento, il Movimento Moderno e le ultime generazioni di architetti e designer.
Una sezione importante della mostra è quella in cui, per la prima volta, sono esposti tutti i più importanti disegni di quella No-Stop City che è diventata uno dei capisaldi del dibattito architettonico contemporaneo, ancora oggi al centro di discussioni in Europa come negli Stati Uniti, punto di arrivo delle ricerche degli Archizoom, e anche visione tra le più enigmatiche e radicali di una città del futuro senza limiti resa possibile dall’illuminazione artificiale e dall’aria condizionata.
Alla fine della loro storia, e in un arco di tempo molto breve, gli Archizoom ci hanno lasciato un sistema completo che va dall’abito al mobile, sino alla città concepita a scala territoriale, un sistema, il loro, che è anche testimonianza appassionata degli ideali di una generazione che ha creduto in una umanità liberata dai vincoli dell’architettura, che ha lottato per una cultura alternativa, che ha sperato in uno stile di vita non-conformista, totalmente libero.
La mostra è esito di una ricerca condotta presso gli archivi privati degli ex-membri degli Archizoom, quelli dei principali produttori dei mobili Archizoom, quali Poltronova e Cassina, e presso l’importante donazione degli Archizoom conservata negli archivi del CSAC di Parma. Da questa ricerca nasce il saggio monografico che accompagna la mostra, Archizoom Associati, 1966 - 1974: dall'onda pop alla superficie neutra, scritto da Roberto Gargiani, riccamente illustrato ed edito da Mondadori Electa.
Per accrediti e materiale iconografico in formato stampa rivolgersi a:
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Tel: +39.055.2345891
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Istituto degli Innocenti
Piazza SS. Annunziata, Firenze
lunedì – domenica : 10 - 19
Ingresso: 6 euro – 4 euro (ridotto studenti/over 60)