Associazione Culturale Satura
Genova
piazza Stella, 5/1
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Quattro mostre
dal 8/2/2002 al 27/2/2002
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Segnalato da

saturarte




 
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8/2/2002

Quattro mostre

Associazione Culturale Satura, Genova

'Blu Mediatico': Modulazioni, Scansioni e Ritmi di Lorenza Roncallo; 'Di notte' di Cecilia Ravera Oneto; 'Blu Mediatico': Modulazioni, Scansioni e Ritmi di Concetta Pisano; 'Dopo Le Venti' di Elisabeth Cyran.


comunicato stampa

INAUGURANO I LOCALI DI SATURA

SABATO 9 FEBBRAIO 2002 ALLE ORE 17.00

"BLU MEDIATICO": MODULAZIONI, SCANSIONI E RITMI DI
LORENZA RONCALLO
A CURA DI GIANNINA SCORZA

Archetipi e modernità, limpidità e cripticità, abilità consumata pari all'estrosità compositiva; cognizione perfetta delle tecniche elaborative ed empito fantasmagorico, in questi parametri di ricerca icastica, metodologica ed introspettica sono contenuti i canoni dell'espressività ideativa e creativa, rilevabili nell'arte fittile della scultrice Lorenza Roncallo.
L'artista si connota per la valentia plastica consolidatissima, la personalità vibratile e sensibilissima che ha saputo coniugare il virtuosismo tecnologico così abilmente e compiutamente acquisito con la sbrigliatezza delle sue risultanze foggiative, intrise di raffinatezze culturali, storiche, filosofiche e mitiche. Le sue opere, nello sviluppo iconografico delle sagomature, nell'intima essenza plastica della manipolazione foggiativa (essenziale eppure ispirata all'arcaicità) mirano a ricercare il mistero e l'incanto della creazione, l'essenza nucleo della vita. Simboleggiate da forme allusive e metamorfiche, ispirate al naturalismo acquatico ed a rimandi arcani. Nell'argilla modulata, scandita, ritmata nelle foggiature dipinte, la Roncallo coedendo la terra, l'acqua e il fuoco, il colore, amalgama e confonde soprattutto organicità, energia, movimento, intelligenza, coscienza, dinamismo creativo.
I soggetti del suo fare sono "forme", che trovano assunti e rimandi nell'uso quotidiano ed anche nelle più insolite parvenze estetiche, fogge emblematicamente rivisitate come "contenitori" e metafore di evocazioni, ricordi epocali. Risolti in immagini di pregnanza onirica ed ermetica che 'traducono" concettualmente e chimericamente condizioni di vita dell'habitat sottomarino.
Le sculture della Roncallo sono effigi di"Totem di mare", simulacri di lische di pesce svuotato, impronte fossili di esseri acquatici, presenze primordiali, creature , pesci metamorficamente irrigiditi in posture allegoricamente "immobili", tra filamenti e tracce di vegetazione. Profili e sembianze impressi nella creta verniciata in blu, verde rame, scintillante di azzurro-giallo e schiumature di bianco. Risultanze di un immaginario icastico-plastico, consequenziale di una lucida disamina psichica esiti di un percorso a ritroso nelle ere più lontane del tempo, nella sfera più profonda delle emozioni e dell'affabulazione.
I singolari "personaggi" affioranti nelle composizioni roncalliane celebrano come codici atavici e con significanze rituali e misteriche le origini del mondo e l'elemento acqua come primaria fonte vitale. Nel ribollire magmatico, nelle modulazioni scandite e ritmiche della materia ceramica, la scultrice evidenzia, esalta, enfatizza il Blu Mediatico.
Proprio nella tonalità che diviene per Lei paradigma e similitudine di un passato ancestrale e di vivacità esistenziale blu, là dove la sapienza dell'arte ceramica trasforma acqua e terra , nei trasfert della Creazione e della ideatività più esuberante. Blu Mediatico: scansioni, modulazioni, ritmi per messaggi d'arte che provengono dal linguaggio più antico della Natura, dalla più profonda ed acuta trasmigrazione del pensiero umano e dell'espressione artistica.
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"DI NOTTE"
CECILIA RAVERA ONETO
TESTO DI GERMANO BERINGHELI

Gli itinerari del suo lavoro hanno attraversato, anno dopo anno, i processi della pittura in una situazione in cui al figurativo novecentesco, impegnato nella riconoscibilità immediata, è andata sostituendosi la liberazione del segno e l'aggressività gestuale alla ricerca del miglior modo per afferrare una sensazione, una emozione, una immagine, un pensiero particolare. (...)
La pittura della Ravera ci appare appassionata ed effusa in una sorta di iterazione del magma cromatico, in filamenti pronti ad esprimere, nello schermo della fantasia e del sentimento, la forza prorompente della materia, le sospensioni della luce che consentono all'osservatore di percepire una tela tutta sensibilizzata. (...)
La capacità trasfigurativi e l'energia vitale accentuano il registro delle paste cromatiche e di fatto quelli della Ravera sono, pittoricamente, orizzonti fantasiosi, sensuali, votati all'esternazione trepida del veduto. Per il quale, accanto alla cosa rappresentata, prende corpo l'ombra allungata di quelle analogie espresse dall'informale che la Ravera assume, avvertendo il compiacimento di chi si sente autorizzato a dipingere riversando spessi strati di pigmento e obbedendo agli impulsi del proprio atteggiamento psichico ed energetico.(...) Si guardino a riprova, le "Notti" dei primi anni '90 e la drammaticità espressionista, un po' alla Kokoscka, di "Nella bufera" (1996), a inscenare quella "cosa interna" che si presenta e ripresenta, costantemente, nell'estensione vitale di ogni artista e che nelle opere di Cecilia Ravera Oneto appare sempre con aspetti di furore sensuoso, di esuberanti, libere e fantasiose interpretazioni.(...)
La pittura della Ravera, spietata e tenera al tempo, non è una contraddizione in termini: dentro l'emergere di un'abbondanza quasi barocca del colore e della compattezza degli agglomerati formali, l'artista riverbera il trascolorare intimo di quella linea emotiva costituita, come avrebbe detto Proust, "sulle intermittenze del cuore".
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"BLU MEDIATICO": MODULAZIONI, SCANSIONI E RITMI DI
CONCETTA PISANO
A CURA DI GIANNINA SCORZA

Illusività ed allusione delle forme armoniose, euritmiche, inquietanti, ermetiche, evocative creazioni di arte fittile; risolte in circonvolute, labirintiche, indecifrabili, fantasmagoriche, avviluppanti ed intriganti foggiature. Sagomature di problematici "tondi", piastre estrose ed occulte; suggestivi pannelli che pulsano di "giochi" d'incastri ed interagenze tra visione ottica e percezione emotiva. Soggetti modellati con ritmate e mordacemente incisive scansioni di tratto-segno ; solcati di pieghe, rugosità, frastagliature, increspature, rilevature tridimensionali di materia magmatica: impressa con tagli, fratture, striature laceranti, rabeschi caleidoscopici. Sculture, pezzi unici di squisita ed originale fattura, vibranti e pulsanti superfici di terra refrattaria: "magia" di creta dipinta con smalti blu-azzurro-turchese-bianco e resa scintillante da riflessi luministici di vernice cristallina. Sono gli esiti di un'esultante e rigorosamente consapevole imprinting plasmativo, della cottura a gran fuoco, della trasformazione virtuosistica quanto oculatissima dell'oggetto dell'elaborazione modanativa ed estetica, trasporto in soggetto di contemplazione estatica e mediatica.
Concetta Pisano espleta il suo linguaggio visivo plastico di scultrice pittrice in risultanze di esuberante pathos ideativo, di fascinazione creativa che coniugano singolare eleganza progettuale e sbrigliata libertà compositiva.
Le immagini in rilievo, duttili e insinuantemente tattili della sua precipua soggettualità, rappresentano visioni, sublimazioni aggallanti dalla sfera introspettica, da meditazioni metafisiche : raffigurano, ipotizzano, propongono trasmutazioni oniriche ed affabulanti delle profondità marine, della realtà del mondo sommerso, rivisitano la condizione esistenziale delle creature che vivono sotto le acque, negli intrecci della vegetazione, nel ribollire delle schiume, nel giacere e sommuoversi di sabbie e fondali, fra improvvisi guizzi ed esplosioni di forze misteriose. All'acqua, al blu mediatico: simbolo di vigore e di pace, di tranquillità e travolgimento, di riflessione ed impeto; alla profondità del mare (inteso come transfert del rinnovamento e medium della continuità e del fluire del tempo e della vita) Concetta Pisano dedica questa rassegna di magnifici e smalianti "piastre" e provocatori manufatti. In queste opere, nei loro spazi simbolici, viene evocato il mistero dell'origine del Creato e la visionarietà dialetticamente lirica, di una natura idealizzata, edenizzata, mitica.
Le sculture di Pisano, rinnovano al contempo, i reparti e i sogni di una ipotetica Atlantide ed il bisogno di una nuova natura limpida, pura: che é soprattutto desiderio di memoria del sé, identità del proprio fare, stupore dell'atto.
Il Blu mediatico affiorante nelle modulazioni, scansioni e ritmi delle sculture acquatiche e sottomarine di Pisano è dunque immediato messaggio di rigenerazione, speranza, rasserenamento psichico; racchiuso negli intrecci, viluppi di foggia e colore blu comunicazione di quiete e movimento di espressività generosa, impulsiva, logica, fremente e rigorosa.
Blu Mediatico, suggestioni in ceramica e dimensioni inconsce dell'anima.

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"DOPO LE VENTI"
ELISABETH CYRAN
A CURA DI GIANNINA SCORZA

Elisabeth Cyran, ligure di adozione e residente a Genova, ha già realizzato numerose mostre in Europa, Medio Oriente, Olanda, Liguria e Genova e con grande devozione ha partecipato agli eventi culturali della nostra città.
L'ultimo quadro della Cyran "Ritratto di Fabrizio de Andrè" è stato esposto il 31 novembre 2001 sullo schermo del palcoscenico del Teatro Carlo Felice durante lo spettacolo dedicato al cantautore, ed oggi appartiene alla fondazione di Fabrizio de Andrè.
La mostra "dopo le venti" contiene 14 tele e pastelli realizzati con una pittoresca variabilità ed intimità che ci accompagnano dopo le venti.

Le mostre rimangono aperte fino al 27 febbraio 2002 con i seguenti orari :
pomeriggio: dal martedì al sabato dalle ore 16.30 alle 19.00
chiuso lunedì e festivo, altro orario su appuntamento

Tel / Fax : 010.2468284 // 010.6046652

INGRESSO LIBERO

SATURA ASSOCIAZIONE CULTURALE, GENOVA

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