Il nuovo spazio inaugura con una mostra di 4 autori. Vanda Catucci presenta un incontro tra i suoi abiti e i gioielli creati da Regina Gambatesa, Maki Kawakita propone scatti fotografici ispirati all'estetica Kabuki, nelle foto del progetto "The MiddleEastWestProject" Olaf Martens espone immagini di dissacrante ironia nei confronti del fashion lifestyle.
Nel centro di Milano, in quella che era un’antica fabbrica di vernici a due passi da piazza Cadorna, è sorto lo
spazio Vanda Catucci. Una superficie espositiva nella quale pur enfatizzando il ruolo delle strutture portanti si è
voluto lasciare ampio risalto all’illuminazione. Così dove un tempo venivano decisi gli impasti delle vernici oggi
si studiano e si sperimentano materiali e tessuti.
Dall’impegno e dalla ricerca sempre più evoluta sulle nuove forme di espressione nasce l’incontro tra il progetto
di editoria sperimentale NNM.Editions e Vanda Catucci che insieme danno vita alla NNM.Gallery.
Per inaugurare questo connubio, NNM.Gallery presenta FASHION[ABLE].
Quattro i protagonisti: Vanda Catucci, Regina Gambatesa Maki Kawakita e Olaf Martens, a cura di Johann Velit.
Per FASHION[ABLE] Vanda Catucci propone una limited edition di abiti-costume. Sette capi unici in cui il
crêpe e il voile di crêpe elasticizzati drappeggiano e si intrecciano disegnando forme che abbracciano i preziosi
gioielli creati da Regina Gambatesa.
Vanda Catucci Limited Edition ’08 si presenta come un incontro tra abiti e
gioielli, una comunione che dà origine a opere d’arte giocate sulla dicotomia tra volumi scultorei e leggerezze
impalpabili, tra bianco e nero, tra materia e forma. Così, esattamente come i tessuti, i metalli e le pietre si uniscono per dare volume a forme e abiti da indossare, allo stesso modo possono sciogliere l’armonioso legame
e restituire vita propria ai gioielli. Vanda Catucci è un nome apprezzato dello Swimwear internazionale. Riconosciuta da sempre per la ricerca di materiali e forme innovative e per l’uso inconsueto di lavorazioni speciali mai
utilizzate prima nel settore. Proprio il gioiello è una costante delle sue collezioni. L’unicità dei suoi capi nasce
dalla possibilità di estrarre gli accessori “bijoux” per poterli indossare anche al di fuori del costume.
Regina Gambatesa crea gioielli in pezzi unici, vere e proprie icone ornamentali. I metalli e le pietre preziose
richiamano la ritualità storicamente conferita al gioiello e si trasformano in mezzi per avvicinarsi alla propria
interiorità. I gioielli di Regina Gambatesa sono concepiti con uno ‘spirito meridiano’, capaci cioè di mettere in
correlazione il retaggio storico, l’immaginario individuale e la cultura di appartenenza.
Nata e cresciuta a Tokyo, Maki Kawakita, vive oggi a New York City, dove lavora nella moda e nella fotografia
concettuale. L’ispirazione di Maki spazia da Oriente a Occidente e si trasforma in qualcosa di unico lasciando
emergere il mondo iper-reale del Giappone con le sue diverse forme di espressione culturale.
Maki Kawakita presenta, in escusiva per NNM.Gallery, “Makirama Confession II, Kuroko myself and I”. Ispirandosi all’estetica Kabuki, il teatro tradizionale giapponese, nei suoi scatti Maki Kawakita utilizza come metafora della propria coscienza la figura del Kuroko, l’assistente dell’attore, un personaggio invisibile allo spettatore
ma dal quale dipende strettamente la riuscita dello spettacolo.
Un progetto in cui esplora il proprio Io più profondo e mostra le diverse personalità che convivono in lei, invitando lo spettatore ad intraprendere lo stesso processo. Un lavoro in continua evoluzione e virtualmente infinito.
Originario della Sassonia, Olaf Martens con le sue fotografie ispirate alla vita quotidiana si propone di smascherare il carattere fittizio dei miti e utilizza la sua ironia sferzante per affondare gli stereotipi contemporanei.
Attraverso un eclettismo post moderno combina elementi solitamente incompatibili per stimolare lo spettatore
ad interrogarsi sui diversi livelli della realtà.
Per FASHION[ABLE] Olaf Martens presenta “The MiddleEastWestProject” un progetto nel quale, come
lui stesso spiega, "l’Oriente non è l’Occidente e il centro è il punto d’equilibro". Una serie di scatti ambientati
nell’ex Germania comunista, in Russia e in Spagna. Le location sono inusuali: un’arena dei tori, un museo
zoologico, una chiesa usata come centro d’addestramento militare, un sottomarino nucleare, il mercatino delle
pulci più kitch d’europa...
Con la sua dissacrante ironia nei confronti del fashion lifestyle, Olaf Martens utilizza il format delle foto di moda
per enfatizzare il contrasto tra bellezza e decadenza.
Inaugurazione giovedì 25 settembre ore 20-23 solo su invito
NNM.Gallery
via Vincenzo Monti, 28 - 20123 Milano
solo su appuntamento