Una pittura che associa all'indagine sulla bidimensionalita' della superficie fotografica una componente fortemente espressionista e materica. Paesaggi lividi e coinvolgenti, in cui l'alienazione metropolitana si trasforma nella volonta' da parte del cittadino di riappropriarsi dei luoghi che abita.
A cura di Stefano Castelli
A nove mesi dalla personale a Milano (e su Milano), la Galleria Le Stelle di Parma presenta la mostra “La Città del Sole” di Mihailo Beli Karanovic. Karanovic (1980), serbo di nascita e milanese d’adozione, si è fatto notare negli ultimi anni con la sua pittura che associa all’indagine sulla bidimensionalità della superficie fotografica una componente fortemente espressionista e materica. Paesaggi lividi e coinvolgenti, in cui l’alienazione metropolitana si trasforma nella volontà da parte del cittadino di riappropriarsi dei luoghi che abita.
Rovine di un presente catastrofico o reperti archeologici di un futuro pacificato? Questa la domanda che lo spettatore è spinto a porsi davanti alle tele di Karanovic, soprattutto nel caso del ciclo “Superfuturo” del 2007-08. La mostra di Parma presenta l’ulteriore evoluzione dopo quella serie, con 10 tele dedicate tra l’altro al centro residenziale per operai “Quartiere del sole” di Belgrado, esempio dell’eterogenesi dei fini che spesso contamina le opere architettoniche odierne. Modificando il nome di tale centro residenziale, il titolo fa ironico riferimento a “La città del sole”, il celebre testo del 1602 del filosofo Tommaso Campanella, che prescriveva l’utopica creazione di una città e di una società ideali e perfette.
Altra novità della mostra, il ciclo dei “piccioni”, chiamato dall’artista “Blacklight n.2”. Sculture-assemblaggio fatte di semplici rifiuti (carta, plastica ecc.) danno vita con pochi gesti a colonie di volatili dall’impatto illusionistico; come un simbolo delle tribù di umani che si raggruppano intorno a un’identità di gruppo che tenga assieme il caos frammentario del periodo postmoderno. Abitanti della galleria per un mese, ma soprattutto presenze tridimensionali uscite dalle tele, che faranno della mostra nel suo complesso una sorta di grande installazione.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione con le riproduzioni delle opere e il testo critico del
curatore Stefano Castelli.
Inaugurazione sabato 27 settembre 2008, dalle ore 18
Galleria Le Stelle Arte
Vicolo Politi, 5a - Parma
Orari: da martedì a venerdì: 16 -19,30; Sabato 11-13 e 15,30 – 19,30; Fuori orario su appuntamento.
Ingresso libero