Mostra fotografica. "Il tufo e' il catarro del vulcano, lo spurgo della sua canna fumaria. Ricopre tutta la buccia del golfo, il fondale marino. Napoli e' costruita sul raschio di eruzioni e scosse." (Erri De Luca)
Il tufo è il catarro del vulcano, lo spurgo della sua canna
fumaria. Ricopre tutta la buccia del golfo, il fondale marino. Napoli è
costruita sul raschio di eruzioni e scosse.
Ho lavorato il tufo nei cantieri. E' una pietra assetata, bagnata
pesa il doppio, si squadra con un ferro, perfino con i denti della
sega. Perciò se n' è servita la città cavandolo da sotto per
fabbricare sopra.
Le civiltà hanno usato le pietre per muraglie e case, il tufo non è
pietra. E' la stesura di materia in fiamme, sputata fuori e
raffreddata al sole. E' sughero di terra che tiene bene la chiusura e
fa respirare, va bene per sepolcro e per cantina. E' la materia di cui
è fatto il carattere del nostro luogo e dei suoi abitanti. Cristina
Cusani fa affiorare la trama piroclastica che sta a sostegno delle
nostra ossa e degli incubi. C'è tufo nel maestrale e nello scirocco,
nelle onde del mare e nelle rughe delle nostre facce. C'è tufo
sulfureo nelle collere della città irritabile e incendiaria, c'è tufo
nell'immenso delle sue pazienze.
Per una buona volta una ragazza visionaria lo denuncia. E' il
nostro azoto, l'inerte che si lega all'ossigeno per trasportarlo in
giro per il sangue. Non è anima il tufo, è la nostra zavorra per non
partire in cielo a cavallo del libeccio. Non è anima, è sale che ci
aderisce al suolo.
Il tufo è partito per terre assai lontane nelle tasche sfondate e
rattoppate dei nostri migratori, scesi a milioni nelle stive della
terza classe, rispuntati all'aria dopo un oceano o due. Il tufo li ha
riportati indietro, sconfitti o fortunati, perchè il tufo ritorna alla
sua origine.
Di tufo è la nostra parlata, ruvida e smozzicata, da venditori
ambulanti e da poeti, che devono sbrigarsela in poche sillabe. Perciò
Grazie Cristina Cusani per farcelo trovare sparso e scritto sotto il
nostro luogo. Per quanto possa apparire fitto e denso il nostro
abitare, il tufo manda a dire che è deserto, e noi una sua escrescenza
di stagione, meno avvinghiata al suolo di un lichene.
Erri De Luca
Cristina Cusani nasce a Napoli nel 1984, l'anno seguente si trasferisce a Roma con la famiglia. Nel 2005 dopo la laurea in Scienze della Comunicazione all'università La Sapienza di Roma si dedica allo studio della fotografia prima all'University of the Art, London College of Communication a Londra e successivamente all'Outside school a Roma. Nel 2004 vince il terzo premio al concorso Fotografare il gusto indetto dall'associazione enogastronomia Comgusto. Nel 2005 collabora come fotografa con la galleria d'arte Officina 14 e dal 2006 con la società di comunicazione Leonardo Extra. Nel 2005 espone nella mostra collettiva Cooperazione alla Locanda Atlantide a Roma; nel 2006 espone al XXXIX PREMIO VASTO d'arte contemporanea a Vasto e allo spazio Living a Barcellona. Nel 2007 espone Lu'cere un progetto sull'autoritratto in una personale allo spazio Penguin di Napoli.
Inaugurazione 1 ottobre 2008
PicaGallery
vico Vetriera, 16 - Napoli
Ingresso libero