Una selezione di venti scatti dedicati ai bambini di Bucarest, salvati dalla miseria e da una vita degradata dal clown Miloud, attraverso la Fondazione Parada. Le fotografie ritraggono i bambini nel back-stage, mentre si stanno preparando a entrare in scena, nel momento del trucco, o del riposo e del relax.
a cura di Vera Agosti
con la collaborazione di Parada Italia
In occasione dell’uscita del film Pa-ra-da, del regista Marco Pontecorvo, nelle sale cinematografiche milanesi, dopo la presentazione al Festival di Venezia, Stefano Merlini dell’agenzia fotografica Bejart propone una selezione di venti scatti, dedicati ai bambini di Bucarest, salvati dalla miseria e da una vita degradata dal clown Miloud, proprio attraverso la Fondazione Parada. Questa associazione si muove accanto al famoso pagliaccio e dal 1996 aiuta e sostiene i ragazzi poveri rumeni che hanno conosciuto l’esperienza della strada, quasi come i monelli di Charlie Chaplin, ma in modo più drammatico e straziante. L’impegno è il reinserimento sociale tramite il circo e grandi sono i successi che si stanno ottenendo.
Le fotografie ritraggono i bambini nel back-stage, mentre si stanno preparando a entrare in scena, nel momento del trucco, o del riposo e del relax dopo un’entrata o un esercizio. E’ la vita che precede la finzione, la realtà della preparazione, la soddisfazione e la gioia che seguono l’applauso. Accanto a queste foto, verranno proiettate sullo schermo circa duecento immagini tratte dallo spettacolo, che affiancheranno la bella e toccante mostra fotografica.
L’evento, presso l’elegante Caffé San Vittore a Milano, si intitola Bafta: è una parola rumena che significa in bocca al lupo ed è ciò che il fotografo e il suo pubblico vogliono augurare ai giovani di Bucarest, sottratti alla violenza e alla disperazione della strada dall’arte clownesca.
I bambini ritratti da Merlini sono i protagonisti assoluti del lavoro, com’è giusto che sia, e nelle loro immagini e soprattutto nei loro occhi si intuisce il travaglio della vicenda umana che hanno vissuto. La loro storia si intreccia con quella del clown parigino, di origine tunisina, Miloud Oukili, che, durante un viaggio in Romania, scopre per le vie della capitale la realtà degli adolescenti senza famiglia, scappati dall’orfanotrofio, che vivono in gruppi, arrangiandosi con piccoli furtarelli, chiedendo l’elemosina, fino a toccare il fondo con la prostituzione. Dimenticano gli stenti sniffando colla che li stordisce e la notte dormono nelle fogne scaldandosi col calore delle tubature.
Miloud, formatosi alla scuola di Annie Fratellini, decide di insegnare loro ciò che sa: le acrobazie, le entrate e le gag clownesche, il mimo, la giocoleria, offrendo un lavoro creativo e dignitoso. I piccoli ben presto lo seguono in tournée e acquistano una sicura notorietà, perfezionando la tecnica sostenuta da un crescente entusiasmo. A poco a poco si compie il miracolo. Korinna, ad esempio, è una ragazza della scuola e degli spettacoli di Miloud, che, con i proventi ricavati dagli show, è riuscita ad iscriversi alla facoltà di giurisprudenza e presto diventerà avvocato, per occuparsi del disagio infantile dal punto di vista legale.
Le immagini in mostra sono a colori perché colorato è il lieto fine di questa avventura umana e artistica.
Vera Agosti
per maggiori informazioni:
Parada Italia, via Breda 54, Milano
tel: 02 25539237
Inaugurazione mercoledì 1° ottobre ore 19
Presentazione di Vera Agosti + spettacolo giocoleria e clownerie
Caffé San Vittore
Viale Papiniano, 16 Milano
ingresso libero