Paolo Avanzi
Renato Natale Chiesa
Alain Leroy
Milo Lombardo
Amato Patriarca
Charlotte Ritzow
La collettiva presenta 6 artisti caratterizzati da uno stile in cui componenti figurative e informali irrompono nelle opere come elementi imprevisti o devianti. Paolo Avanzi, Renato Natale Chiesa, Alain Leroy, Milo Lombardo, Amato Patriarca, Charlotte Ritzow.
In questa collettiva offrono un saggio della propria produzione sei artisti caratterizzati da un inconfondibile stile in cui elementi figurativi e informali irrompono come elementi di rottura e deviazione.
Il tratto comune a questi artisti, pur nella loro diversità di approccio, è un continuo sconfinamento dall’ambito figurativo a quello informale, e viceversa. Lo è verso l’informale per “figurativi” come Patriarca, Lombardo, Leroy e Avanzi. Lo sconfinamento avviene nel “figurativo” per gli “informali” Chiesa e Ritzow.
A ben vedere poi la stessa dicitura di pittore “figurativo” o “informale” sta stretta a ciascuno di loro, o quantomeno risulta riduttiva, così come la classificazione all’interno di una specifica matrice. Quello che conta soprattutto è la capacità di ogni artista di mettersi in gioco, preferendo, ai rassicuranti limiti di un consolidato mestiere, l’immersione nella magmatica e imprevedibile realtà metropolitana.
Questi sei, come collettivo, si sono dati la denominazione di “Gruppo Arte Moderna”, vuoi per ritrovarsi sotto una definizione ampia abbastanza da abbracciare le molteplicità degli stimoli e degli influssi riscontrabili nella produzione di ognuno, vuoi per sentirsi “moderni” con un pizzico di ironia (quando ormai la modernità appare superata oggi dal voler essere “contemporanei” a tutti i costi).
La denominazione di “Artemoderna” in secondo luogo richiama la casa d’aste cui partecipano questi artisti, insieme ad altri “storici” non più in vita.
Una breve presentazione di ognuno (in ordine alfabetico):
Paolo Avanzi. Frammentazione ed energia cinetica sono gli elementi che contraddistinguono il suo stile, unitamente ad un effetto “a specchio” per cui le sue figure (uomini e donne) risultano come filtrate attraverso dei vetri deformanti. C’è una ricerca gestuale di tipo espressionistico che subentra a quella di tecnologico-digitale da cui scaturiscono le singole immagini .
Renato Natale Chiesa. Le sfere, che campeggiano su sfondi magmatici con straordinari effetti d’ombra, costituiscono un’icona della sua arte. In sottile equilibrio fra informale e figurativo, l’arte di Chiesa è caratterizzata da una continua dialettica fra l’elemento noto anzi notissimo (l’oggetto di consumo, la star hollywoodiana…) e l’elemento ignoto raffigurato come forze oscure in continuo divenire.
Alain Leroy. Nelle sue figure femminili e ancor più nei suoi paesaggi urbani emerge una forte connotazione erotica accentuata dall’elemento astratto che prende le forme di un dissolvimento o di una scomposizione dell’elemento figurativo. E’ un gioco di “vedere” e “non vedere” che stuzzica l’immaginazione suggerendo inusuali prospettive.
Milo Lombardo. La sua produzione si colloca entro un figurativo fatto di continue digressioni e trasgressioni nell’informale, dove quest’ultimo è il particolare (cioè la pennellata istintiva e sapiente) in cui si scompone il quadro di insieme carico di tonalità lussureggianti e di esotiche emozioni.
Amato Patriarca. Tutta l’energia della civiltà multimediale penetra sulle sue tele con una forza dirompente. E’ la televisione, con le sue deformazioni magnetiche, che essa stessa diviene pittura rappresentativa del mondo contemporaneo. E proprio tali deformazioni costituiscono il marchio inconfondibile di questo grande artista.
Charlotte Ritzow. E’ un figurativo completamente immerso nell’informale ciò che caratterizza questa artista di Berlino. L’apertura e la chiusura (rappresentate da chiavi e da cerniere) sono gli elementi che, in un gioco di contrasti, dominano la tela prendendo forza da una pittura istintiva quanto ricercata negli effetti cromatici.
Per maggiori informazioni sulla produzione di questi sei artisti, potete visitare il sito: http://www.gruppoartemoderna.com
La mostra è stata possibile grazie alla disponibilità della Banca Sella di Chieri, e all’iniziativa “l’Arte si Mostra in Succursale” che il Gruppo Banca Sella promuove su tutto il territorio nazionale per valorizzare gli artisti locali.
Succursale di Banca Sella
Via Vittorio Emanuele, 44 - Chieri (TO)
Da Lunedì a Venerdì: 8.30 – 13.30 e 14.45 – 15.45
Ingresso libero