Stato Solido. Nelle sue sculture organiche la materia perde parte di se', si svuota, si schiude; a volte sembra esplodere sotto il peso insostenibile della matrice creativa che rifluisce dalle mani dell'artista.
a cura di Alfio Cangiani
Quella di Renzo Buttazzo è una passione travolgente, che da più di diciassette anni lo ha indotto ad abbandonare ogni altra attività per potersi dedicare interamente alla ricerca ed alla sperimentazione su questa generosa lapis dal colore del sole.
Tracce di visioni ancestrali si fondono ad un sensibile spirito d’osservazione per mutare in un oggetto che sembra pulsare di vita propria: natura e mito divengono i luoghi del tempo che si arresta, che si espande su sé stesso per rappresentare e ripresentare quanto, da sempre, sta intorno a noi, ma non viene quasi mai colto da una distratta e frettolosa umanità.
Nelle opere di Renzo Buttazzo la materia perde parte di sé, si svuota, si schiude; a volte, addirittura, sembra esplodere sotto il peso insostenibile della matrice creativa che rifluisce dalle mani dell’artista. Ecco, dunque, che le superfici cedono alla luce primaria e potente che esonda dal profondo più remoto. Spaccature, crepe e tagli si alternano a sinuose serpentine e richiami fitomorfi dai quali, emergono morbide o accecanti lame di luce che si mimetizzano nell’ambiente circostante.
Un processo straordinario che si rinnova in ogni oggetto attraverso uno straziante lavoro di sottrazione dell’elemento materico e che, dopo una necessaria agonia, giunge all’essenza pura della forma nascosta nel blocco grezzo.
I mastri lapicidi lo sanno dalla notte dei tempi che andare alla ricerca della forma equivale ad intraprendere un viaggio dentro sé stessi e, spesso, questo periplo avventuroso non conduce verso alcun approdo sicuro. Le pietre che dimenticano di essere tali, sono testimoni della scelta coraggiosa di Buttazzo e restano a fissare l’abisso dall’orlo di un precipizio; da un nuovo punto d’osservazione che ha fatto emergere la dignità della materia, la coscienza del sé.
Gli esseri-sculture di Renzo Buttazzo sono stati accolti dalla critica nazionale come la rinascenza della pietra leccese nella società contemporanea e vengono richieste ovunque a dimostrazione che la è la forma a piegare la materia e non già viceversa.
La funzionalità e la purezza delle linee di lampade, contenitori, credenze, elementi modulari passano in secondo piano rispetto alla prepotenza della forma che si staglia intorno in tutta la sua bellezza. (Alessandro Stajano)
Opening 3 ottobre 2008 dalle ore 19.30
SPAZIO W!
Acquaviva delle Fonti, V. Monsignor Laera 180
Aperto dal martedì alla domenica dalle 19 alle 21
ingresso libero