Museo Diffuso della Resistenza
Torino
corso Valdocco, 4/a (Palazzo dei Quartieri Militari)
011 4361433, 011 4420780
WEB
Cecenia
dal 6/10/2008 al 21/2/2009
10-18, giovedi' 14-22, lunedi' chiuso
011 4363470, 011 4361433

Segnalato da

Gianni Ferrero




 
calendario eventi  :: 




6/10/2008

Cecenia

Museo Diffuso della Resistenza, Torino

Una guerra e una pacificazione violenta. Il percorso espositivo, attraverso fotografie, materiali video e testi, segue cronologicamente gli eventi degli ultimi vent'anni e si sofferma su temi come le dinamiche della violenza, il terrorismo, i diritti umani, la sorte dei profughi. La mostra e' dedicata ad Anna Politkovskaya, la giornalista russa uccisa il 7 ottobre 2006 a Mosca. Sono previsti 5 appuntamenti correlati.


comunicato stampa

La mostra tratta di quanto accaduto negli ultimi vent'anni in Cecenia.  
Dopo il crollo dell’URSS il governo nazionalista ceceno sfida Mosca e si arma per difendere la propria autonomia. La Russia impone allora il ritorno all’ordine attraverso una violenta occupazione militare, fino a una pacificazione imposta con la forza.
 
Il percorso espositivo, attraverso fotografie, materiali video e testi, segue cronologicamente gli eventi fino ad oggi e si sofferma su temi come le dinamiche della violenza, il terrorismo, i diritti umani, la sorte dei profughi.
 
La mostra è dedicata ad Anna Politkovskaya, la giornalista russa che ha fatto conoscere al mondo i crimini che si consumavano in Cecenia, uccisa il 7 ottobre 2006 a Mosca.

Il crollo dell’URSS è stato accompagnato dalla nascita di movimenti nazionalisti, che talvolta sono sfociati in conflitti armati. Di questi, il caso ceceno è stato il più drastico tentativo di secessione, che ha segnato l’inizio di una guerra decennale.
La guerra, dal 1994 a oggi, ha attraversato fasi diverse.
Per reprimere le tendenze indipendentiste, Mosca ha bombardato città e villaggi, compiuto rastrellamenti e violenze contro la popolazione. Dalla fine degli anni ’90 è iniziata una nuova campagna militare, definita da Putin come “lotta al terrorismo”.
Dopo l’11 settembre 2001, la guerra cecena è stata presentata da Mosca come parte della lotta al terrorismo internazionale. Nella società cecena, devastata da anni di guerra, sono comparsi militanti e organizzazioni islamiste, a cui è stata attribuita la responsabilità di tragici attentati.
A partire dal 2003 la politica russa ha portato ad una “cecenizzazione” del conflitto: il potere è stato trasmesso a una nuova dirigenza locale filo-russa che, guidata oggi da Ramzan Kadyrov, sta “normalizzando” la situazione. La ricostruzione economica continua a essere accompagnata da una diffusa violazione dei diritti umani. In Cecenia la gente continua ad essere arrestata, torturata, fatta sparire senza traccia. Le ONG che si occupano di denunciare le violazioni dei diritti umani subiscono continue pressioni da parte delle autorità. La violenza inoltre non si consuma più solo in Cecenia ma ha raggiunto anche le repubbliche confinanti del Dagestan e dell’Inguscezia.
Il recente conflitto tra Georgia e Ossezia del sud e le azioni militari russe ripropongono il tema del diritto alla secessione e all’indipendenza.
Le guerre in Cecenia hanno rappresentato l’indice della progressiva limitazione della libertà di stampa e dell’eliminazione del giornalismo indipendente: le poche voci che portavano testimonianza delle violenze in Cecenia sono state messe a tacere.

Nel periodo della mostra sono previste visite guidate serali il primo giovedì del mese a partire da novembre (informazioni e prenotazioni al numero 011 4361433).

Anche i servizi educativi del Museo propongono laboratori didattici e visite guidate per le classi.
Prenotazioni al numero verde Museiscuol@ 800 553130.
Per gli insegnanti è previsto un incontro propedeutico con i curatori il 9 ottobre alle ore 15.

Sono inoltre previsti 5 appuntamenti correlati:

Incontri
Studi e immagini sulla Cecenia
Cecenia: la guerra dopo la guerra
I diritti dell’uomo in Cecenia e la condizione dei profughi
Guerra e informazione

Spettacolo teatrale
Dies Irae per Anna Politkovskaja

Per i dettagli sugli appuntamenti consultare il sito
http://www.museodiffusotorino.it

L’iniziativa è promossa e sostenuta dalla Città di Torino – Vicedirezione Generale Gabinetto del Sindaco e Servizi Culturali – Settore Educazione al Patrimonio

Gianni Ferrero
Ufficio Stampa e relazioni con i media Servizio centrale informazione e rapporti con il cittadino Comune di Torino
Piazza Palazzo di Città, 1 10122 Torino tel 011/442.36.05 fax 011/442.23.01 gianni.ferrero@comune.torino.it

INAUGURAZIONE MOSTRA martedì 7 ottobre ore 17,00
Intervengono:
Tom Dealessandri, Vice Sindaco della Città di Torino
Dario Disegni, Responsabile Area Arte, Cultura, Beni ambientali della Compagnia di San Paolo
Elena Zhemkova, Memorial Mosca
Lidiya Yusupova, Memorial Groznyj
oltre ai due curatori della mostra:
Marco Buttino, professore di Storia dell'Europa orientale e dell'Asia centrale dell'Università di Torino
Alessandra Rognoni, specialista di storia del Caucaso

Al termine si terrà una lettura scenica di Claudio Canal tratta da “Anna Politkovskaya”

Museo Diffuso della Resistenza
della Deportazione della Guerra
dei Diritti e della Libertà
corso Valdocco 4a, Torino
orario: 10-18, giovedì 14-22, lunedì chiuso
Ingresso gratuito

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